4.

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Flaviola mi accompagnò a casa e la invitai ad entrare.
Non mi meravigliai affatto che ci fossero i Magcon.
"Buonsalve ragazzi!" Dissi entrando
"Ma guarda chi si vede, la mia splendida ragazza" disse Cam avvicinandosi a Flaviola
"Giuro che vomito" dicemmo insieme io e Has per poi scoppiare a ridere.
"Brooklyn, possiamo parlare un attimo?" Mi chiese JackJ
"Dimmi"
"In privato" insistette

Andammo in cucina a parlare, mi appoggiai all'isola di marmo bianco e Jack cominciò a parlare.
"Senti allora... non so come dirlo. Ti va di uscire con me?" Chiese
Allora, due calcoli brevi. JackJ, Magcon, carino, un po' bassino ma carino, vuole uscire con te.
"Perché no" dissi.

Nash's pov

Johnson ci aveva detto che voleva invitare ad uscire Brooklyn.
Mi dava fastidio, molto fastidio.
Uscirono dalla cucina ed io misi il broncio, Johnson sorrideva. Cazzo sorridi poi.
Johnson si sedette vicino a Gilinsky e JacG chiese "e allora?"
"Tutt'apposto bro, ha accettato" disse JackJ.
Avevo una strana voglia di prenderlo a pugni sul naso.

E alla mia sinistra Flaviola chiese a Brooklyn "che voleva?"
"Mi ha chiesto di uscire" rispose Brook
"E tu?" Chiese Fla
"Ho accettato" disse sorridendo.
"Ragazzi,fate quello che volete. Non mi sento bene. Se volete restate a dormire qui o quel che cazzo vi pare."
Dissi scazzato salendo le scale.

Brooklyn's pov

Ma che aveva? Ah bo.
"Ragazzi sapete che ha?" Chiesi
"No" dissero tutti tranne Cameron ed Hayes che si guardarono.
"Has, Cam, che ha?" Continuai
"Se vuoi saperlo chiedilo a lui, io non dico niente" rispose Has
Cameron lo guardò storto.
"Bene, grazie mille eh."

Salii le scale e mi fermai a metà quando sentii qualcosa sbattere a terra e urla di frustrazione.
Entrai in camera di Nash.
"Hey, tutt' okay?" Chiesi
No che non era tutt'okay genia.
Aveva appena scaraventato a terra la libreria.
"Secondo te?" Rispose.
"Nash ti ho fatto qualcosa?" Chiesi
"No, ho fatto tutto da solo."
"Ovvero?" Chiesi
"Innamorarmi di te cazzo.
Il peggior errore che io possa mai aver fatto. Anche perché tu non provi lo stesso, quindi va a preparare la tua serata per non so quando con Johnson. La porta è là." Disse tutto d'un fiato.
Avrei voluto dire qualcosa, non sapevo cosa. Così feci come disse lui. Andai in camera mia.

Mi stesi sul letto e cominciai a piangere, non ero nemmeno arrivata e già avevo fatto piangere un componente della mia ""famiglia"".
"Brava" mi dissi.

Ormai non c' erano più lacrime, solo singhiozzi. Ed è quella la cosa che odio di più di un pianto. Perché dopo non riesco più a smettere.
Mi addormentai con le guance bagnate e il mascara colato.
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Mi svegliò Has che mi scuoteva la spalla.
"Has che c'è?" Chiesi aprendo gli occhi e chiudendoli subito dopo a causa della luce forte.
"Nash piange da ieri sera. Brooklyn non ce la faccio a vederlo così ti prego fa qualcosa." Mi supplicó.

Mi alzai dal letto.
Andai in camera di Nash che dormiva con tutte le guance bagnate come le mie, la faccia schiacciata sul cuscino e un braccio che gli penzolava fuori dal letto.
Scostai le coperte e mi misi vicino a lui.
E fu in quel momento che capii cosa dovevo e volevo dire la sera precedente.
"Nash, anche io sono innamorata di te" lui sorrise ancora con gli occhi chiusi e mi mise le braccia intorno ala vita attirandomi a lui.

Ero esattamente dove volevo essere. Sentii che le sue braccia fossero la mia casa.
E così era.




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