16 Capitolo

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SARAH

Sono arrabbiata con Derek, adesso ho voglia di conoscere mio padre, ho voglia di uscire e pensare, da sola. «Adesso non so cosa pensare, e se tu mi avessi mentito per tutto questo tempo?» Chiedo frustrata camminando avanti e indietro per la cucina. «Io ho tutte queste cose, tutti questi ricordi di noi due, non ti sto mentendo.» Lo guardo e faccio una risata isterica. «Io non li ho i ricordi! Non avevo niente a cui aggrapparmi!» Lui sospira abbassando lo sguardo. «Ok, scusa.» Risponde capendo di aver sbagliato, io gli lancio un'occhiataccia. «Se non te ne sei accorta, però, io ho cercato di aiutarti, sono stato vicino a te sempre e ho risposto a tutte le tue domande.» Dice.
«Mi hai tenuto nascosta la cosa più importante di tutte!» Urlo a un tratto, lui indietreggia senza parlare continuando a fissarmi mentre io chiudo gli occhi, devo trattenere le lacrime. «Ho bisogno di pensare, io ho bisogno di fare un giro.» Dico quasi con un filo di voce, prendo le chiavi della macchina e senza guardarlo esco fuori sentendomi più persa che mai.
Non appena arrivo alla macchina comincia a piovere.

**********

Piove ed è mattino presto mentre guido fino al negozio, ho bisogno di prendermi una pausa da tutto, Derek ubriaco, il ritorno di mio padre, mi avevano scombussolata troppo.
Non appena arrivo al negozio di dischi entro immediatamente vedendo l'espressione stupita Martha. «Ehi, cosa ci fai qui? Oggi è la tua giornata libera.» Mi dice mentre io scuoto la testa. «Ho bisogno di una settimana di riposo, devo andare fuori città e non pensare o forse si, forse ho bisogno di riflettere, io, non lo so.» Rispondo confusa. «Ma cosa ti succede?» Mi chiede preoccupata, io mi lascio scappare un singhiozzo mentre appoggiò le mani sul bancone guardo l'anello che mi ha dato Derek, lo fisso con disprezzo e lo sfilo dal dito. «Restituisciglielo, devo pensare.» Dico a Martha dandoglielo e uscendo dal negozio prima che mi fermi.
Salgo in macchina e parto di nuovo.

**********

Piango sentendo quella sensazione forte espandersi per tutto il corpo.
Continuo a guidare e poi mi fermo, accosto, prendo il mio cellulare e cerco nella rubrica il suo nome.

Ti ricordi cosa eravamo?Where stories live. Discover now