Capitolo #1 {Pt. 1}

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La luce accecante penetra tra le fessure delle tapparelle, facendomi mugugnare rumorosamente. Cerco a tastoni l'interruttore della lampada sul comodino, e inizio a imprecare qualsiasi entità esistente a mezza voce, non trovandolo.

Che poi, io non ricordo nemmeno di essere andata a letto, ieri sera. A dire il vero, io non ho proprio lasciato la postazione di gioco.

Cammino insicura nella penombra della stanza, cercando di far adattare i miei occhi a quel semi buio. Spalanco, poi, la porta e la luce intensa che entra dalle enormi vetrate mi fa socchiudere istintivamente gli occhi. Mi ritrovo in un lungo corridoio interamente bianco e azzurro, e il diaframma mi si comprime appena noto il panorama che si erge dietro alle grandi finestre, composto dal lungomare e un giardino immenso e troppo verde per essere naturale. Resisto all'impulso di rimanere a contemplare il paesaggio di fronte a me e penso piuttosto a capire il motivo per cui sono qui... e soprattutto in cosa consiste "qui".

L'odore di bacon bruciacchiato mi invade le narici, e mi appiccico alla parete fresca appena sento delle voci provenire dai dintorni.

"Dio, è normale che questa carne diventi nera?"- la voce e maschile, leggermente bassa e piuttosto familiare, con un spiccato accento australiano.

"Michael, è la terza volta che bruci la colazione. Lascia cucinare al vero chef!"- ribatte un'altra voce, sempre maschile e anch'essa molto familiare.

Michael.. l'ha chiamato Michael.

"Pff, saresti tu il vero chef? Andiamo, Lucas, non sai nemmeno scaldare il latte"

"Luke. LUKE. Mi chiamo Luke!"- strilla la seconda voce -"Lo sai che odio quando voi ragazzi mi chiamate Lucas."

Michael e Luke. Non può essere..

Mi affaccio leggermente, portandomi le mani alla bocca appena li riconosco; il ragazzo dai capelli tinti di verde che indossa una canottiera sciatta e bucata abbinata ad un paio di boxer multicolore è perfettamente identico a Michael della -mia- band -preferita- "5 seconds of Summer", mentre il ragazzo dai capelli biondo grano, gli occhi azzurrini e il pigiama troppo piccolo per il suo corpo lungo e slanciato è la copia sputata di Luke, componente della medesima band.
I nomi e l'aspetto sono coincidenti; che siano realmente   loro?
Ma per quale diavolo motivo hanno due diamanti verdi che fluttuano sopra le loro teste!?

Che devo fare, adesso? Sembra quasi che io sia entrata nel videogioco; in effetti il corridoio assomiglia parecchio a quello della casa che ho scelto, e pure la cucinetta dai colori magnetici.

E addirittura i componenti della famiglia sono gli stessi. Inizio a mordicchiarmi nervosamente le unghie delle mani, respirando affannosamente; sono spaesata.

"Ehm.. scusa, tu chi saresti?"- una voce alla mia destra mi fa sobbalzare dalla paura e d'istinto caccio un urlo a pieni polmoni, facendo urlare pure il ragazzo dai capelli ricci e biondi di fronte a me.

Il mio cuore martella all'impazzata, talmente forte che a breve potrebbe spaccare in mille pezzi la mia cassa toracica.

"Scusami, non volevo spaventarti"- farfuglia, grattandosi nervosamente la nuca -"Sei ...sei la nostra nuova coinquilina?"

Sono la nuova coinquilina?

"Ehm.. sì, sono.. sono Gwen"- mi presento, allungando la mano destra verso di lui -"Piacere"

Lui ammica un sorriso perfetto, facendo spuntare un'adorabile fossetta "Ashton, il piacere è mio"

Rimane a fissarmi per qualche secondo prima di afferrarmi per il polso e di trascinarmi verso la cucina, senza alcun preavviso "Ti faccio conoscere gli altri"- mi annuncia, eccitato, mentre io sgrano gli occhi, realizzando solo ora del mio attuale stato: ancora in pigiama e senza trucco.
Non so nemmeno che aspetto io abbia in questo momento, ma sinceramente preferisco non saperlo.

Game Life [sospesa]Where stories live. Discover now