Game Life [sospesa]

Capitolo 5 {pt. 2}

"...oh Cielo, ragazzi! Guardate: questi cotton fioc sono veramente enormi! Come fanno ad entrare dentro i timpani? Seriamente, dovrebbe essere doloroso. Molto, molto doloroso." non appena riconosco il disegno stampato sulla scatola fucsia che lo spillungone dai capelli color banana tiene cautamente tra le mani grandi e ossute, sgrano gli occhi dallo stupore; non può essere veramente così coglione, andiamo! Non è possibile che un essere umano abbia così pochi neuroni in testa da non poterci arrivare da solo!

.....e invece, a quanto pare, è possibile eccome.
Vorrei poter sperare in uno scherzo, sebbene sia a piena conoscenza del fatto che la sua serietà e la sua totale convinzione siano fottutamente concrete.
Oh, Santo José.
Questo è troppo per me.

"L-Luke... quelli sono ass...assorbenti interni..." lo correggo con qualche tentennamento nella voce, facendolo arrossire fino alla punta dei piedi in men che non si dica. È talmente in imbarazzo che mi sento a disagio pure io per lui.

"Sul serio? Ma-Ma peRCHÉ NON LO HAI DETTO PRIMA!? IO PENSAVO FOSSERO DEI FAZZOLETTI SPECIALI!" mi strilla contro il tinto che, per qualche strana ragione al mondo, ha due assorbenti interni infilati dritti dritti nelle narici. Onestamente, non mi sorprende più di tanto. Non più, ormai.
Infondo, si tratta pur sempre di Michael Gordon Clifford.
La sua stranezza è del tutto nella norma.

"Anche se lo fossero stati, non sarebbe stato ugualmente educato ficcarseli nel naso" - lo rimprovera Ash, assottigliando gli occhi verdi per rendere la sua espressione più severa ... senza alcun risultato, sia chiaro - "Ora toglili prima che qualche commesso ti veda e ci costringa a comprarli. Non sono nemmeno scontati, per l'amor di Dio"

"NON CI PENSARE NEMMENO! SONO COMODI, ASSORBONO TUTTE LE CACCOLE E MI RISPARMIANO LA SCACCOLATA CONTINUA. EFFICIENZA, PRATICITÀ, COMODITÀ, RISPARMIO. TUTTO IN UNO. CHE VUOI DI PIÙ, MH?" non ho la minima idea del perché stia urlando nel bel mezzo del reparto femminile né tanto meno del perché si stia dimenando come un'anguilla sulle note di un brano dubstep basato su una frequenza pari alla velocità della luce, ma ormai la situazione è diventata fottutamente ingestibile: nulla ha senso, in loro.

"Woah, è vero" - approva il corvino che, appena mi volto verso la sua direzione, me lo ritrovo con gli assorbenti incastrati nel naso a sua volta; mi sei caduto proprio in basso, Hood - "sono soffici e allo stesso tempo resistenti. E la cosa migliore è che si modellano perfettamente alla narice... all'istante!"

"Col nasone che ti ritrovi dovresti metterne di più affinché ti assorba anche solo la metà delle caccole" lo punzecchio, facendo il ghigno più diabolico del mio repertorio.

"Beh, qualcuno dovrà pur sfruttarli, e tu non sarai di certo quel 'qualcuno'... dato che la tua patatina è tale e quale a quella di una bambina di tre anni"  ribatte con prontezza, ricambiando il ghigno; merda, mi ha stesa.

Per tutta risposta, sbuffo talmente forte da far svolazzare una mia ciocca intrisa di quel ridicolo rosa oltretutto osceno, facendo "retro marcia" ed avanzando verso la fine del corridoio per poi svoltare a sinistra, in modo tale a ritrovarmi al reparto della colazione... totalmente ignara dell'ennesimo disagio a cui sto per andare incontro, ossia un esemplare di Luke Hemmings intento ad aprire i cartoni dei cereali Capitan Dentoni per poi svuotarli sul pavimento come se fosse un'azione completamente normale e ricca di buon senso.

Non appena sente il mio sguardo vigile e fisso sulla sua figura, si blocca e poi mi fissa; non riesco a decifrare la sua espressione, ma sembra quasi che mi stia rimproverando per averlo in qualche modo interrotto.

"Tu... sai che quella roba è in vendita, giusto?" - gli faccio notare, provando a farlo ragionare.
Poi mi ricordo che lui non è poi così migliore rispetto a Michael, per cui comincio a dubitare della riuscita al mio intento - "E poi tu non eri nell'altro reparto tipo due secondi fa? Seriamente, come hai fatto ad essere così veloce?"