Capitolo 39 - L'album dei ricordi

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Capitolo 39. CAPITOLO BREVE SPECIALE

L'ALBUM DEI RICORDI

Presi in mano il pesante album e mi trascinai, tra un dolore e l'altro, sino al mio letto per stare comoda. Ricordavo bene il periodo in cui avevo deciso di dare vita a questo album, avevo tredici anni, e terminato l'esame di terza media erano iniziate le vacanze estive. Mi annoiavo particolarmente, gironzolavo per la mia vecchia cameretta e mi imbattei nella scatola da scarpe in cui contenevo tutti i miei ricordi e le fotografie che avevo stampato. Decisi, per trascorrere il tempo, di dare vita ad un vero e proprio album per contenere quelle foto preziose. Sistemato il cuscino dietro la schiena avvicinai le gambe al petto e ci poggiai sopra l'album.

Le prime foto riguardavano principalmente me da piccola perché avevo scelto di seguire un ordine in base agli anni, quindi da quando ero appena nata e man mano crescendo. Avevo appiccicato le foto della mia nascita in braccio ai miei genitori, con i miei parenti ai primi compleanni, il mio battesimo o in vacanza in diversi luoghi. Una, in particolare, aveva attirato la mia attenzione. Ero insieme a mio fratello Carlo in vacanza, io ero piccola piccola all'interno di un pigiamino rosa e con il ciucco in bocca, mentre lui era disteso sul letto con degli occhiali da sole e rideva. Il mio sorriso si spense un poco perché a quei tempi la nostra grande famiglia era molto unita, man mano che crescevo però sono nati battibecchi e diatribe che hanno rovinato tutto. Al momento andavano d'accordo, ma fino al precedente anno non era così. Dopo i primi anni a casa giunsero le foto dell'asilo, a cui io avevo partecipato solo per due anni rispetto agli altri bambini. Molte foto, principalmente, erano di classe, ma ve n'erano alcune riguardanti l'ultimo giorno, chiamato del 'diploma'. La prima foto che osservai era insieme ad Emma, sin dal primo giorno in cui avevo messo piede nella struttura lei si era ostinata a voler diventare mia amica. Questa immagine l'aveva scattata la madre di Emma, un pomeriggio, prima di uscire dall'asilo perché mia madre era in ritardo e la mia piccola amichetta aveva deciso di tenermi compagnia tediando sua madre e aspettando insieme a me. Io e lei eravamo nel grande cortile in cui i bambini si riunivano dopo pranzo per giocare, poco prima che vi fosse il pisolino, ed eravamo sedute sullo scivolo. Io davanti a lei con il grembiule lilla e una bananina in testa, lei dietro di me nel grembiule rigorosamente rosa e i codini. Non potevo non sorridere davanti a quei ricordi perché Emma, sin dal primo giorno, c'è sempre stata per me. Io ero una bambina abbastanza timida e riservata, ma lei non ha abbandonato e mi è sempre stata accanto. Invece, il giorno del diploma, era l'ultimo giorno di asilo in cui le maestre ci avevano fatto disegnare e preparare dei tocchi, i cappelli dei diplomati americani o universitari laureati, e delle pergamene apposite. Quella giornata ce le avevano consegnate e avevano scattato diverse foto insieme a noi.

Dall'asilo si era poi giunti alle scuole elementari. Un grande passo per ogni bambino. La mia amicizia con Emma era cresciuta sempre più come noi, eravamo inseparabili, sempre insieme. Per fortuna ci avevano messo nella stessa classe, confermando così che per noi era destino essere amiche per la vita. Tra queste foto vi erano non solo quelle di compleanni con i compagni, gite, foto di classe o di progetti scolastici, ma anche quelle inerenti alla mia famiglia, ovviamente. Sfogliai le pagine con un sorriso. Una foto rappresentava me e Carlo al mare, io al primo anno di elementari e lui ai primi anni di scuola superiore, eravamo in piscina e sorridevamo. Mi ricordo di quel luogo perché era la cittadina di mare in cui i miei genitori mi portavano da quando ero nata ed io mi ero affezionata a quel luogo. Oppure a Natale nella casa di Courmayeur, che in parte era ancora in costruzione, mentre eravamo sotto l'albero a scartare i nostri regali sul tappeto ad orso. Tra le foto di scuola individuai quella che raffigurava il mio gruppetto di amiche del tempo: io, Emma, Azzurra, Carlotta e Federica. Eravamo le uniche, indivisibili, il quartetto magico sino alle medie, successivamente le nostre strade si erano divise scegliendo scuole superiori differenti e non ci eravamo più sentite tanto. Ricordai anche che a quei tempi si diceva che Carlotta fosse la fidanzatina di Lio, noi spesso ridevamo per questo perché il ragazzo da piccolo non era nulla in confronto ad oggi. Era abbastanza basso per la sua età, con lunghi capelli biondi che gli arrivavano alle orecchie. Mi tornò alla mente il ricordo di quando conobbi Azzurra per la prima volta. Era uno dei primi giorni di scuola elementare, pian piano si stavamo formando i primi gruppetti di amici, ed io ero con Emma. Ci conoscevamo un po' tutti, avendo frequentato l'asilo insieme, ma solo una bambina era nuova, proprio Azzurra, che si era trasferita l'anno prima nella nostra cittadina. Comunque, i gruppetti erano quasi formati e lei essendo nuova non conosceva nessuno, io ed Emma eravamo inseparabili, sempre vicine anche nei banchi a due, e avevamo notato la piccola Azzurra sperduta. Un giorno, all'intervallo, ci avvicinammo a questa bambina dai capelli castani lunghissimi e con due occhioni color nocciola che sedeva al banco, da sola, con il broncio perché si era dimenticata la merenda. Io le diedi un pezzo del mio panino, Emma invece una schiacciatina dal suo pacchetto. Da quel momento, seppur non fosse al banco con noi, divenne nostra amica. A pranzo sedevamo vicine, giocavamo insieme nel pomeriggio al parchetto, ci incontravamo a casa di una o dell'altra o in biblioteca il sabato mattino della piccola sala giochi.

Iniziavo a crescere e cambiare, era strano osservare tutte queste foto che dimostravano il mio cambiamento nel corso degli anni. Le foto che osservai delle medie mi fecero ricordare quanto fossi cambiata anche fisicamente, avevo preso qualche chilo alle elementari, ma crescendo li avevo persi senza fare nulla di che. Trovai qualche foto particolare delle scuole medie per il giorno del mio compleanno, quando avevo invitato la mia classe nella mia vecchia casa per festeggiare. Essendo novembre avevo addobbato casa all'interno, nel nostro garage, ed eravamo tutti riuniti davanti ad un tavolo molto lungo. Io ero davanti, primeggiavo da festeggiata quale ero, e sorridevo con accanto la torta preparata da mio padre. Vicino a me c'erano Emma e Azzurra, poco distanti da loro anche Carlotta e Federica, mentre dietro tutti gli altri compagni. Un'altra foto mi raffigurava in terza media, con l'esame finale alle porte, ed io ero a casa a studiare costantemente per l'ansia di non passare. Mi ricordavo di quel giorno, ero agitata come non mai, ed ero rimasta chiusa in casa per una settimana di studio intenso, neanche fossi all'università.

Mi scendeva una lacrima ripensando a quei momenti che non sarebbero più tornati, a quei momenti in cui non avevi i problemi adolescenziali e non soffrivi. Quando eri bambino vivevi liberamente la tua vita senza pensare agli amori, alla tristezza e ai problemi di amicizia. Tu vivevi e basta, ridevi, correvi e ti divertivi. Era tutto più leggero.

Infine giunsi alle superiori. Avevo inserito fotografie fino all'anno precedente, quindi al terzo anno. Le foto raffiguravano i primi anni me, Emma e Azzurra insieme, solo che quest'ultima era stata divisa in un'altra classe diversa dalla nostra. Foto di gruppo, in gita, in classe, selfie, foto a sgamo, feste. Ne avevo a bizzeffe. Infine, le foto della cricca insieme a Jeamy, Alex e Lio. In alcune foto abbracciavo le mie amiche o Jeamy, a casa di Alex o nella tavernetta del mio migliore amico, ed anche insieme a Lio, quando non pensavo di piacergli.


MOMENTO, MOMENTO, MOMENTO!

Questo ragazze è un vero e proprio capitolo DI PASSAGGIO.Non c'entra una benedetta ceppa con la storia 'il nostro amore impossibile' solo che mi serviva per far finire in tempo la storia nei capitoli giusti di numero.

Volevate che aggiornassi oggi ed ecco il capitolo, anche se fa schifo, ma almeno vedete qualcosa sulla vita di Elena.

Mi avete chiesto in tantissime: "MA LIO?!"
Beh, Lio si è scomparso momentaneamente, ma tornerà giuro solo che ancora per il prossimo capitolo penso che non si sarà, ma voi capirete perché.

Fausta everywhere posso dire.

Va beh, comunque Lio è sparito anche perché in questo periodo mi sono successe tantissime cose che mi hanno scombussolata e non riuscivo a scrivere cose romantiche.
C'è un calo del romanticismo in me.

Ma mi rifarò nel terzo libro ve lo giuro.

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Ok, domani vado all'expo quindi prossimo aggiornamento: MARTEDÌ O MERCOLEDÌ.

Per il gruppo whatsapp non siamo neanche in 30 persone quindi chi vuole entrare può.La grandissima family che cresce sempre di più.E poi ho visto il mio libro al quinto posto in storie d'amore.

Ma come si fa a non amarvi?!

Vabbeh, BRAVAH PAOLA!

Seguitemi, votate, commentate.

And..ILLUMINATE! (Stavo ascoltando quella canzone ahah)

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Il nostro amore impossibile 2 (INAI's series)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora