Chapter one.

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Louis

"E' stata la festa migliore di sempre!"

Entrai nella mia vecchia Fiat Panda col sorriso, quella sera. Liam e Niall, a mio seguito, ridevano a crepapelle evidentemente per la lieve sbronza che entrambi si erano aggiudicati. Nulla di serio, insomma.

Eravamo appena usciti dalla casa di un nostro amico comune dove si era tenuto il party. Vedere Niall provarci con la copia brutta di Ugly Betty era stato il massimo. Nemmeno il biondo si era reso conto della creatura mitologica con cui stava danzando, ed una volta guardata in faccia aveva trovato le peggiori scuse per allontanarsi il più possibile da lei. Il tutto contornato dalle risate mie e di Liam che, a guardare la scena dal bancone, quasi rischiavamo di non respirare più.

Montai sul veicolo avvertendo il chiaro e pungente odore dello spray per macchine al pino che mia mamma spruzzava abbondantemente per alleviare l'ambiente e profumarlo.

"E ora dove si va? Ho una sete!" annunciò Liam dai sedili posteriori, giocherellando con un cubo di rubik ritrovato per caso vicino alla cintura di sicurezza.

Sospirai prima di rivolgere uno sguardo all'orologio dell'automobile.

"È quasi l'una, dove vuoi andare? I pub saranno talmente pieni da non poter neppure riuscire ad entrare"

Liam sporse il labbro inferiore, poco prima di "Ma io sto morendo di sete, Lou!" piagnucolare.

Sbuffai, trattenendomi dal replicare in modo rude solo per via della sua irrecuperabile sbornia.

Niall parlò il secondo successivo.

"Louis, non fare il nonno, la notte è ancora giovane!" mi informò con voce strascicata ma allegra. "E poi anche io sto morendo di sete!"

Sorrisi, arrendevole, e "Vediamo di trovare un buon bar aperto in cui bere qualcosa" conclusi. "Ma niente bevande alcoliche per voi, intesi?"

Entrambi annuirono contemporaneamente.

Niall e Liam erano le persone più preziose che avessi mai conosciuto. Eravamo tutt'e tre consapevoli di essere senza regole e completamente scalmanati, ma la gente e soprattutto i nostri familiari, se n'erano fatti una ragione dopo dieci lunghissimi anni d'amicizia. Ogni sera era una festa: un pub diverso, un evento in piscina ad Ottobre, un party su una baita sperduta. Sapevamo come divertirci.

Procedetti con la macchina fin quando "Fermo!" gridò Liam, facendomi sobbalzare di colpo ed accostare l'auto.

"Che c'è?"

"Quello è un bar e sembra aperto!"

Assottigliai la vista per scorgere l'insegna che "Blood On The Dancefloor" recitava.

"Sì, sembrerebbe aperto"

"Ma siete pazzi?" sbottò Niall ad un tratto.

Sospirai prima di "La sbronza ti ha per caso dato alla testa?" chiedere.

"Parlo sul serio Louis, non entrerò in quel posto"

Liam sporse il suo volto verso i nostri sedili e "Perché?" domandò, confuso quanto me.

"Ma non avete sentito le voci?"

Sbuffai innervosito prima di "Niall, se è un'altra delle tue stupide scuse perché hai sonno tutt'un tratto e vuoi tornare a casa ce la puoi anche risparmiare" dire.

Liam invece strinse gli occhi malamente al passaggio di un camioncino, sinceramente non convinto dalla faccenda.

"Ti giuro di no! Sin da piccolo mi hanno sempre raccomandato di non entrare in quel posto"

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