TRENTASEIESIMO CAPITOLO:

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Era stato davvero strano abbandonare il Regno delle tenebre con tanta facilità. Si sarebbe immaginata qualcosa che richiedesse l'intervento del Re di quel luogo in prima persona, come quanto successo con Basil, ma Dimitri le aveva ricordato che entrambi i regni non erano affatto una prigione. Aveva sentito soltanto un' insolita pesantezza al petto seguita da un accenno di nausea non appena la moto aveva superato la corte nebbia che separava i defunti dai vivi.

Il Re le aveva semplicemente spiegato che respirare la nebbia per i semplici umani significava provare tutto quello con intensità maggiore. Le anime potevano uscirne facilmente così come l'entrata per loro avveniva in maniera spontanea, ma per chi era ancora legato ad una vita terrena il discorso si complicava.

"I due mondi non possono comunicare direttamente pertanto i Prescelti servono anche per ricucire quel legame preesistente alla morte." Le aveva infine confessato prima di accelerare al punto da farle sentire il vento fra i capelli malgrado il casco.

Viaggiare in moto era qualcosa che aveva sempre un po' preoccupato Teresa ma ne era rimasta affascinata dalla prima volta in cui Dimitri le aveva dato il primo passaggio. Spostarsi su due ruote era l'insieme di più emozioni che non potevano fare a meno di intrecciarsi e avvicinarsi irrimediabilmente, così come stava accadendo in quel momento anche a lei e Dimitri.

Non voleva sapere in che termini si sarebbe sviluppato quel legame e nemmeno che cosa avrebbe comportato ma la vicinanza anche solo fisica che sentiva in quel momento le bastava. Guancia contro spalla, petto contro schiena, ferita su ferita... Ali strappate e cuore infranto. Era diverso da come ricordava. Non c'era nessuna paura a dividerli, nessun tipo di diffidenza o timore in nessuna delle due parti. Entrambi sembrava quasi stessero dando implicitamente il permesso all'altro di avvicinarsi ai loro rispettivi punti fragili con coscienza. Non era qualcosa che avveniva solo per la disposizione che richiedeva quel mezzo di trasporto, ma entrambi avevano scelto e sperato che quella moto venisse ripresa ancora solo per avvicinarsi per un po' sotto una finta costrizione.

Ci misero alcuni minuti prima di arrivare in un centro abitato, malgrado quello che le aveva suggerito la sua fervida immaginazione, condizionata da varie letture su angeli e demoni, entrambi i regni dovevano necessariamente trovarsi nel mondo dei mortali al fine di rendere il passaggio e la divisione fra le anime dei due regni più semplice.

Dimitri continuò a guidare fra le strade di una città a lei palesemente sconosciuta e sembrò rallentare soltanto quando si addentrarono in una zona fitta di grattacieli e vetrine dal contenuto esageratamente costoso.

<<Siamo arrivati!>> esclamò semplicemente lui dopo aver frenato e aver aspettato che lei scendesse per sistemare la moto sul cavalletto.

Teresa lo lasciò fare con calma sentendo l'irresistibile voglia di toccarlo ancora. L'immancabile giubbotto in pelle nera lasciava a malapena intravedere la camicia di un nero intenso spezzato solo dal verde della cravatta. Vide le sue mani allentarla appena con un lento gesto per poi spostarsi a trafficare con la sella.

<<Hai intenzione di mangiare così?>> le chiese scoprendo in un sorriso i denti bianchissimi. Teresa si voltò stordita guardando il proprio riflesso grazie ad una vetrina dai vetri esageratamente puliti. Il casco nero con un piccolo serpente in argento al lato, rendeva il suo abbinamento più ridicolo della sua espressione. Arrossendo appena se lo tolse rapidamente porgendolo al proprietario in silenzio. Si scrollò di dosso il piccolo scialle che le era stato utile per sconfiggere il freddo del viaggio e rapidamente lo allacciò alla tracolla per non doverlo tenere per mano tutto il tempo.

Le era sembrata una buona idea quella di portarsi dietro una borsetta anche se alla fine tutto quello che conteneva erano soltanto fazzoletti e salviette per ogni evenienza. Non si era posta nemmeno il problema di come avrebbero fatto per pagare ciò che avrebbero preso in quanto Dimitri sembrava avere tutto sotto il suo controllo come sempre. O quasi.

PRESCELTI (Maledizioni sulla Pelle)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora