SESTO CAPITOLO:

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Dopo pochi minuti il pranzo venne servito in tavola.

Pasta in bianco con vongole, gamberetti e zucchine. Delicata e squisita allo stesso tempo.

Persino il modo in cui era stata adagiata sul piatto bianco era a dir poco perfetto. A Teresa sembrò quasi un peccato doverla mangiare, ma il profumo invitante e la fame cresciuta per i vari pasti saltati, ebbero la meglio su tutto.

<<Sono contenta che abbiate gradito>> affermò dolcemente la madre di Teresa, con un sorriso soddisfatto in volto, <<Anche se il merito di quanto preparato è di Basil!>> aggiunse infine.

<<Signora lei è davvero troppo gentile; ma il grosso del lavoro è stato fatto dal lei; per questo il cibo è ottimo!>> rispose il ragazzo in questione, pulendosi con il tovagliolo in stoffa per poi sorridere angelico puntando i suoi occhi d'indaco in quelli di Teresa.

<<Suvvia Basil...così mi lusinghi troppo...>> rispose la donna leggermente arrossita.

La ragazza abbassò il volto imbarazzata non sapendo cosa dire o fare. Per tutto il pranzo aveva cercato di evitare qualsiasi genere di contatto visivo. Non amava sedersi a tavola con ospiti suoi coetanei, erano sempre in grado di metterla a disagio, quei due più di ogni altro.

Alzandosi per recuperare i piatti vuoti di tutti, cercò di non pensarci. Muovendosi lenta si avvicinò a Basil sfilandogli le posate e il resto con delicatezza. Lui fece per aiutarla ma Teresa lo fermò quasi subito.

Gli ospiti sono pur sempre ospiti e vanno trattati come tali anche se non graditi.

Prendendo anche le stoviglie della madre arrivò il fatidico momento che avrebbe voluto evitare.

Dimitri a capo tavola la fissava stirando appena le labbra in un sorriso detestabile.

Le posate erano state adagiate semplicemente sul bordo del piatto, prenderle insieme ad esso non avrebbe richiesto ne troppo tempo ne troppa fatica, eppure Teresa si fermò ancora una volta a studiare la situazione. Quasi come sentisse l'estremo bisogno di trovare una strategia vincente per non cadere ancora nell'ennesima trappola fatta di sorrisi stregati e sguardi gelidi.

Arrivando alle spalle del ragazzo gli sfilò cauta ciò che doveva.

"Occhio non vede cuore non piange" pensò sicura di aver agito per il meglio.

Dimitri restò fermo senza darle alcun peso, improvvisamente sembrava non trovarla più così interessante da doverla fissare.

Teresa si sentì estremamente sollevata nel saperlo.

<<Credo sia arrivata l'ora di andare>> affermò Basil spostando la sedia sul quale era seduto, per alzarsi.

Teresa si affrettò a poggiare il tutto nella lavello della cucina per poterlo salutare adeguatamente.

Seguendoli fino all'uscita aprì la porta di casa permettendogli di passare.

<<Spero veniate a trovarci ancora>> affermò la madre ritornando in cucina. Lasciando Teresa da sola con i due fratelli.

Approfittando della distrazione di Dimitri, Basil le si avvicinò lento.

<<Mi dispiace>> affermò leggermente imbarazzato. I suoi occhi erano specchio di tanto disagio.

Teresa aggrottò le sopracciglia non capendo.

<<Per cosa?>> chiese confusa.

<<Per averti recato tanto disturbo>> continuò lui massaggiandosi il collo.

PRESCELTI (Maledizioni sulla Pelle)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora