Capitolo 37

4.8K 258 13
                                    

DRIIN DRIIN
Odio la campanella della scuola.
Sono qui il giorno dopo a cercare di raggiungere gli altri al tavolo in mezzo a una folla che non mi fa passare.
Riesco a infilarmi e a sedermi accanto a Stiles e Malia, mentre davanti ho Scott, Kira e Lydia.
-Usciamo stasera?- chiede Malia.
-Io preferivo passare una serata tra amici, non andare per locali.- -Sono del parere di Lydia personalmente, Malia.- gli dice Stiles.
Lei alza le spalle,indifferente.
-Che dite se cucino io una cenetta?- mi inserisco nel discorso dopo aver masticato un boccone. So di aver detto una pazzia ma non importa voglio passare del tempo con loro.
-Cucini?- mi guarda Stiles illuminato.
Sorrido a quella faccia simpatica e solare spesso troppo sincera.
-Si Stiles. Facciamo così allora: io e Scott prepariamo qualcosa a casa e ognuno porta qualcosa da mangiare e facciamo cena insieme.-
Kira si sistema la maglietta nera sui jeans blu e guarda Scott.
-Per me va bene.- dice lui.
E man mano tutti si uniscono.
-Avviserò io Liam.- ci avvisa Scott.
-Okay, può venire Parrish?-chiede Lydia.
La guardo con sguardo da cosa?! Chi?! Mentre Scott annuisce.
-Si può venire anche lui, non credo ci siano problemi. Rachel avvisi tu Derek?- Stiles ha una faccia strana, quasi di fastidio.
Vengo riscossa dalle mie domande e annuisco anche se so che di sicuro non verrà....ma il forse c'è sempre.
-Fantastico. Alle otto?- chiede Stiles.
-Direi che va bene. Ma io devo andare via appena abbiamo finito.- confermo e dico io.
Scott annuisce sorridendo, ha capito cosa intendo.
Poco dopo ci mettiamo d'accordo su chi porta cosa e torniamo in classe al suono della campanella.
***
Libertà!
Esco dall'aula del professor Yukimura dirigendomi all'armadietto.
Pochi passi mi separano dal lasciare alcuni libri e uscire da qua.
Una ciocca di capelli biondi mi ricade sulla fronte mentre apro l'armadietto e poso i libri.
Mi rifaccio lo chignon e mi sistemo la maglietta verde bosco sui pantaloni neri.
Derek mi aspetta fuori da scuola e ora sono le quattro del pomeriggio:potrò stare con lui solo due ore, poi lo rivedrò dopo cena a meno che lui voglia venire.
Chiudo l'armadietto con un sonoro schiocco e mi dirigo all'uscita. Le vans blu jeans mi facilitano la corsa e poco dopo sono all'aria aperta.
Un clacson richiama la mia attenzione e scopro che il guidatore è Derek. Ha degli occhiali da sole e giubbino di pelle, anche se io sento caldo. Gli faccio un cenno con la mano di aspettarmi e mi dirigo verso la macchina.
Stamattina mi sono fatta dare un passaggio sulla moto di Scott Perché veniva a prendermi.
Arrivo alla portiera e tira giù il finestrino.
-Sei buffo con gli occhiali.- gli dico ridendo.
-Sali dai, andiamo.- mi dice lui disinvolto.
Apro la portiera e lancio la borsa sui sedili posteriori, mentre lui mette in moto.
-Grazie di essermi venuto a prendermi.- gli dico dandogli un bacio sulla guancia. Accanto a noi allo stop un gruppo di ragazze ci guarda.
-Sai che mi guardano tutti se sono con te?-
-Forse perché sono più grande.-
-Forse perché sei Derek Hale.-
Sorride guardando fuori dal finestrino e vedendo le ragazze.
-Diamogli modo di sparlare e dire quanto sei fortunata allora.-
E detto questo mi bacia mettendo una mano sulla mia guancia. Quel contatto caldo mi fa venire i brividi, e quando si stacca è come se ne sentissi la mancanza, un vuoto profondo, un desiderio che mi baci ancora solo per avere le sue labbra sulle mie.
-Ahah le ragazze hanno uno sguardo scioccato.- mi dice e mi giro.
È vero: hanno gli occhi sgranati e sognanti.
Le saluto mentre Derek parte sgommando.
-Mi sento una stronza.-
-Perché ti ho baciato?-
-Perché le ho salutate.-
Sorride e mi guarda. Il suo sorriso è stupendo uno dei pochi ai quali vorresti dire di non smettere mai. Uno dei suoi pochi sorrisi, anche se con me né più né meno sorride.
-Se andiamo a casa tua forse riesco a baciati ancora se non rallenti.- gli dico con sguardo di sfida.
-Non sto andando piano.- mi dice lui guardandomi.
-Guarda a quanto vai. E ti accorgi che più mi guardi e sorridi più rallenti.-
40 all'ora.
Schiaccia il pedale e accellera.
-Grazie.-
-Di nulla.-
-Mi ricorda quando mi dissi di accellerare sulla Porsche questa situazione.-
Mi guarda ancora di sfuggita senza rallentare e ride.
-Devo chiederti una cosa.-
-Dimmi pure, sarò sincero.-
-Vieni a cena da Scott? Ci saremo tutti tranne Isaac e i gemelli che non potevano. Cucino io.-
Mi guarda sorpreso e continua a guidare.
-Non posso, devo organizzare una cosa a quell'ora.-
-Non ti chiedo che cosa perché so che dopo devo venire da te e la vedrò.-
Si ferma a uno stop e la mia mano si posa sulla sua alle marce.
Guarda la mia mano e sorride.
-Prima o poi mi cucinerai vedrai- -Sempre se riuscirò a uscirne da questo piano.-
-Tranquilla qualsiasi cosa succeda basta che sfoderi ciò che sei e distruggerai tutti.-
-Ma non voglio uccidere.-
Scuote la testa e guarda avanti.
-Non ho mai detto che devi farlo. Solo resta viva. La tua vita a differenza della loro è più importante.-
-Perché?-
Conosco la risposta, ma voglio sentirmela dire...la sua voce è balsamo e i suoi occhi e il suo sorriso una benedizione per me.
-Perché sei importante più di chiunque per me.-
-E tu per me,lo sai.-

Heii oggi tanta ispirazione quindi due capitoli!
Votate e commentate se volete
;)
-rackmilla♥

THE SKY IS IN YOUR EYESDove le storie prendono vita. Scoprilo ora