Capitolo 33

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-No ti sbagli. Sei convinta sin da ieri quando abbiamo discusso del piano che IERI ERA IL SECONDO GIORNO, MA IL SECONDO È OGGI.-
-Sì, okay ho capito Stiles.-
Sbatto l'armadietto con foga non riuscendo a controllare la forza.
Mi guarda impietrito come se avesse visto qualcosa che non va...
-Cosa.-
Scuote la testa in un no mentre sussurra niente.
Ho capito benissimo cosa ha visto: una Rachel dalle occhiaie, che non ha ancora superato un lutto, piena d'odio e amore che si sta sfogando in piccoli gesti...
-Non preoccuparti passerà a entrambi.- gli dico con una mano sulla sua spalla.
-Sì...ma vorrei essere più utile. Sai io non sono come voi sono...umano.-
Gli porgo il mio sorriso dolce e comprensivo me tre un bagliore di speranza illumina i suoi occhi.
-Tu sei utile quanto lo è Lydia, o Kira o Malia o chi vuoi tu...Stiles tu sei Stiles.-
Sorride sentendosi importante anche se ancora un po' intristito dalla dura affermazione che poco prima ha pronunciato.
D'un tratto uno spintone mi butta a terra, facendomi cadere a quattro zampe. Il respiro accellera mentre ripeto il mantra cercando di calmarmi. I suoni risultano ovattati, ma sento Stiles che sta parlando con qualcuno mentre compare Liam che mi tira su in piedi aiutandomi per un braccio.
-Rachel.-
Mi chiama ma lo sento come se fosse lontano.
-Rachel ti stai trasformando.- ha l'aria preoccupata e di colpo ricomincio a sentire mentre mi conduce nell'aula vuota più vicina. Faccio a tempo a vedere Stiles e Jessica parlare con un giocatore di Lacrosse.
Liam sbatte la porta, lancia lo zaino e si concentre su di me che continuo a respirare a fatica e senro già che occhi e zanne stanno per mutare, mentre gli artigli sono già sbucati.
-Il dolore ci rende umani Rachel! Il dolore!-
Mi trafigge l'interno delle mani e un dolore assurdo parte dal punto in cui gli artigli sono nella carne. Li spingo ancora di più e gocce di sangue caldo fiottano sul pavimento.
Il respiro rallenta.
Tutto si assesta.
Guardo Liam mentre sono ormai normale.
-Grazie Liam.-
-Di nulla, ma...-
Non fa in tempo a dire nulla perché qualcuno sbatte la porta:
Ron e la ragazza dai capelli corvini.
La seconda si fionda su Liam immobilizzandolo al muro, mentre Ron viene verso di me sicuro.
Mi gira attorno mentre annusa l'aria.
-Sei riuscita a gestirti.- ride mentre mi si para davanti e il suo dito traccia un sentiero dalla mia clavicola fin alla mascella facendomi rabbrividire.
-Deucalion nella sua bontà verso di te ti dona più tempo per riflettere.- stacca il dito caldo da me sorridendo maliziosamente.
-Ti dona da oggi altri quattro giorni. Che lui sia testimone.- dice indicando Liam.
Mi sorride ancora maliziosamente mentre si allontana. E la ragazza lascia Liam per il collo dal muro.
Tossisce e mi si avvicina in caso di bisogno. Escono mentre Ron mi fa l'occhiolino.
-È un maniaco!- esclama Liam mentre usciamo dall'aula.
Lo guardo.
-Sì, andiamo che raccontiamo le cose appena successe a Scott.-

Heii capitolo nuovo, anche se con vari problemi
Ringraziamo chi si segue perché cavolo siamo a quasi 6K visualizzazioni!!!
Grazie a tutti♡
-rackmilla♥

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