Quando tutto è sbagliato.

Piangere.

Piangere fa bene. Me lo diceva sempre mia madre quando ero piccola, che piangere faceva bene. Non aveva tutti i torti.
Qualsiasi motivo ti abbia spinto a piangere, qualsiasi persona o situazione, sappi che è bene che sia successa a te, nella tua vita.
Mi spiego meglio, piangere vuol dire non pensare niente tranne che al dolore. Pensi al dolore continuamente e pensi che fa male ma allo stesso tempo ti senti vuota. Ti senti leggera come un palloncino e ti senti tirare giù e sprofondare dal peggiore dei dolori.
Piangere è un paradosso.
È quella medicina che ti serve, senza non puoi stare, senza non ti svuoti. Senza quelle lacrime, quelle lacrime nelle quali scorrono le tue insicurezze, le tue paure, le tue sofferenze. Nelle tue lacrime c'è una parte di te, della tua gioia e della tua rabbia, della tua tristezza e del tuo essere testarda nel tenerti tutto dentro.
Sai che il prezzo da pagare è piangere, soffrire, ma non ti importa. Non ti importa perché continui sempre a tenere tutto dentro, continui sempre a fare di testa tua.
Piangi allora, piangi tutto. Piangi te stessa, piangi il tuo dolore e la tua gioia.
Piangi. Quando tutto è sbagliato, piangi.
Quando tutto è sbagliato, scrivi.