Prologo

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Il fatto che prima o poi i miei genitori si sarebbero separati, ormai era chiaro a tutti, e sinceramente non potevo che esserne felice. Non ne potevo più di sentire mamma e papà litigare in piena notte, schivare oggetti contundenti che volavano già di prima mattina, per poi passare all'ignorarsi per tutta la giornata. Insomma, ne andava della mia sanità mentale.

Di conseguenza era palese che sarebbe successo, lo immaginavo. Ma non potevo di certo predire che mamma lasciasse definitivamente il cognome Heartphilia e che addirittura si risposasse, anche se questo avrei dovuto perlomeno sospettarlo, dopotutto Layla sembrava la personificazione della perfezione. Ma la mia fervida immaginazione di scrittrice non poteva arrivare a tanto: mamma non poteva sposarsi con un Dragneel!

Se prima mi sembrava di vivere in una clinica psichiatrica, la mia nuova famiglia, decisamente troppo allargata, era praticamente un manicomio...

***

Mancavano pochi giorni all'inizio del mio penultimo anno scolastico, e per quanto piacere potesse farmi l'idea di rivedere le mie amiche, tutto il mio volere urlava a gran voce che preferiva nettamente la vacanze.

Però, siccome le mie vacanze dovevo passarle con mamma e papà, il pensiero di tornare a scuola non sembrava più così malvagio.

Mi starete dando sicuramente della pazza, ma passare anche solo una mezza giornata in casa mia, era già troppo.

Layla e Jude Heartphilia non facevano altro che litigare, fregandosene bellamente del fatto che qualche volta rischiavano di distruggere parte del mobilio e magari – dico magari, eh – disturbavano la quiete pubblica. Non so quante denunce ci siano arrivate, ma nonostante questo la situazione non è minimamente cambiata nel tempo.

Quando passavi vicino a loro nel pieno di una lite, il fattore rischio era altissimo, per una serie di motivi: papà era il Capo della Polizia di Magnolia, mentre mamma era una Spia di una delle agenzie di spionaggio più importanti e pericolose di Fiore. Lascio a voi immaginare la quantità di armi che c'era in casa.

Sentii il terzo 'Non ti sopporto più!' e mi rigirai sul letto prendendo il cuscino facendo e in modo che mi tappasse le orecchie.

Grugnii, ero stanca di quella situazione.

Volevano lasciarsi? Diamine, perché non l'avevano ancora fatto?!

Un bussare insistente mi fece spostare il cuscino morbido dal viso e voltarmi verso la porta della stanza. «Avanti.» borbottai.

Da dietro la porta sgusciò un ragazzo di un anno più grande di me, capelli di un biondo un po' più chiaro del mio e furbi occhi color cielo terso. Il mio adorato fratello maggiore mi guardò con un'espressione esasperata, scuotendo la testa e avvicinandosi al mio letto a baldacchino.

«Fammi spazio.» bofonchiò lui.

Mi spostai e lo guardai sdraiarsi vicino a me, prendendomi per la vita e abbracciandomi forte. Adoravo stare tra le sue braccia, erano il mio porto sicuro e l'unico posto in cui mi sentivo davvero a casa e protetta.

«Non ne posso veramente più.» sospirai.

Mio fratello sbuffò, sentii il suo respiro caldo infrangersi sulla pelle della mia spalla. Prima di rispondere si sistemò meglio, in modo che riuscisse ad abbracciarmi con più facilità. Appoggiò il mento sulla mia testa e lo sentii schioccare la lingua. «A chi lo dici.»

Mi accoccolai vicino al suo petto e socchiusi gli occhi. «Beato te che questo è il tuo ultimo anno, poi sei libero.»

Lo sentii ridacchiare. «Scommettiamo che prima dell'inizio della scuola mamma e papà si lasciano?»

Scommettiamo? || Fairy TailDove le storie prendono vita. Scoprilo ora