Sguardo umano

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Kai sedeva su un muretto, osservando i ragazzi e gli uomini attorno a lui. Sembravano tutti uguali: calcolatori, interessati solo al piacere, privi di empatia. Non si riconosceva in loro, eppure sentiva la pressione di adattarsi, di sembrare uno di loro per sopravvivere.

Il mondo lo giudicava diverso. Per gli altri, la forza si misurava nella freddezza, nella capacità di sfruttare gli altri senza rimorsi. Ma Kai non era così. Nonostante la corruzione che lo circondava, non voleva diventare uno dei tanti uomini vuoti.

"È possibile essere veri in un mondo così?" si chiese. Guardando la città, sentì un brivido di consapevolezza: c'erano scelte, anche qui. E lui voleva scegliere diversamente. Nonostante tutto, voleva restare umano.

Kai si alzò, deciso, pronto a muoversi nel suo percorso. La città era un labirinto di inganni e illusioni, ma lui voleva trovare ciò che era autentico. E in quella notte, mentre si dirigeva verso casa, non sapeva ancora che il destino stava per metterlo faccia a faccia con qualcosa – o qualcuno – di veramente interessante.

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Kai camminava verso casa quando notò la scena: un gruppo di uomini accerchiava una figura minuta sulla strada bagnata. Non era difficile capire che stessero molestando qualcuno: la tensione nell'aria, i gesti rapidi e calcolati, il corpo della ragazza che cercava di sfuggire.

Senza pensarci, Kai si fece avanti. Non era il tipo da restare a guardare. I suoi passi erano decisi, la voce ferma quando ordinò: "Lasciatela andare."

Gli uomini esitarono, colti di sorpresa dalla sicurezza in quella voce, e poi svanirono nell'ombra. Kai si girò verso la ragazza. Era immobile, respirava affannosamente, ma c'era qualcosa nei suoi occhi: non la gratitudine immediata che ci si aspetta, ma diffidenza pura.

"Stai bene?" chiese, con tono calmo. Voleva leggere le sue reazioni, capire se era ferita o semplicemente spaventata. Ma lei lo osservò con freddezza, il corpo teso come se ogni sua parola potesse essere un inganno.

"Sì... sto bene," rispose, controllata. Kai notò ogni piccolo dettaglio: la rigidità della schiena, la mano che stringeva la giacca, lo sguardo attento a ogni possibile minaccia. Non era una ragazza ingenua. Non era il tipo che si fidava facilmente.

Kai fece un passo indietro, rispettando la distanza che lei aveva imposto. Non voleva forzare nulla. Per lui era chiaro: questa ragazza non si sarebbe fidata facilmente.

Mentre la osservava allontanarsi, un pensiero lo colpì: in un mondo dove tutti sembravano finti, robotici o calcolatori, lei poteva essere l'eccezione. E questo la rendeva interessante, intrigante e degna di attenzione.

Cuore in Codice - Un amore oltre l'algoritmo Where stories live. Discover now