Cuore in Codice - Un amore oltre l'algoritmo

Strade di Neon

Lyra scese le scale del bar e si ritrovò sulla strada bagnata, il rumore dei suoi tacchi che rimbombava tra i muri dei palazzi. La città di notte aveva un fascino inquietante: neon lampeggianti, pioggia che rifletteva i colori sulle pozzanghere, il sussurro dei robot che pattugliavano i marciapiedi.

Si sentiva osservata, ma era abituata. Gli sguardi delle persone, soprattutto dei robot maschi, erano sempre calcolati, analitici, privi di vera curiosità. Ma quella sera qualcosa era diverso: un gruppo di uomini la notò e, credendola una robot femmina, iniziò a seguirla, mormorando commenti inquietanti.

Lyra accelerò il passo, il cuore umano che batteva troppo forte per rimanere nascosto. L'adrenalina le fece stringere la giacca attorno al corpo, mentre valutava mentalmente le vie di fuga. Ma prima che potesse reagire, uno degli uomini tentò di afferrarla.

All'improvviso, una mano si frappose tra lei e l'aggressore. Un giovane uomo dai capelli scuri e dagli occhi intensi le si parò davanti, con uno sguardo deciso. "Lasciatela andare," disse, la voce ferma.

Gli uomini si fermarono, esitanti, e poi svanirono nell'ombra della strada laterale. Lyra rimase immobile, il respiro affannoso, il cuore ancora tremante.

Il ragazzo si avvicinò lentamente. "Stai bene?" chiese, genuinamente preoccupato.

Lyra lo osservò, le spalle leggermente curve, lo sguardo attento e freddo. Non c'era alcun sorriso nei suoi occhi, solo diffidenza. "Sì... sto bene," rispose, con voce controllata. Non voleva mostrarsi vulnerabile, non a lui e non a nessuno.

Con passi misurati, si allontanò, mantenendo il silenzio. La città continuava a scorrere intorno a lei, e Lyra sapeva che il mondo non sarebbe mai stato un posto sicuro. E lei, umana o mascherata da robot, doveva imparare a proteggersi da tutto... e da tutti.