12 agosto 1940, ore 9am circa

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Mi svegliai per via di una sirena che annunciava una riunione generale.
Mr. Allison ci stava spiegando che durante la mattinata gli scontri si erano spostati negli aeroporti lungo la costa. Questo significava che la seconda legione, era già nel campo di battaglia; purtroppo non riuscì a seguire tutto il discorso, dato che la preoccupazione nel sapere che Meredith, Dee e Thomas rischiavano la vita o che addirittura nello stesso momento stavano lottando per riaverla, mi lacerava l'anima. Quella sensazione di angoscia non mi dava pace e a quanto pare, velava completamente il mio viso.
Ma non ero l'unica, anche molti cadetti erano preoccupati e ansiosi almeno quanto me, per non parlare poi delle infermiere. Lo si capiva dalle espressioni, da qualche lacrima e anche dai piedi che battevano il pavimento nervosamente.

Dopo la riunione i ragazzi andarono nel campo più vicino per discutere delle varie strategie, dato che il giorno in cui anche la nostra battaglia sarebbe iniziata, era molto vicino.
Noi eravamo passate subito alla pratica, anche se ormai, non c'era molto più da imparare.
Durante la pausa, Jhoanna si sedette di fianco a me:
"Hai qualche novità?"

"Nessuna. Alla radio non hanno detto niente e non riceviamo niente nemmeno dalla seconda legione".

"Stressante"

"Già"
Continuai a mangiare l'ennesima zuppa, nonostante percepissi lo sguardo di Jo ancora su di me:
"Dai, parliamo d'altro! Come va con...Niall?"

"Emm, bene..."

"Ho visto che ieri sera, siete spariti tutti e due"
Rinunciai a tenermi dentro ogni singolo momento della serata precedente, dato che la mia nuova amica Jo non mi avrebbe dato pace.
"Wow allora ci tiene davvero!!Vi siete baciati?"

"NO! Nemmeno per sogno!!"
Fu sorpresa da quella risposta e probabilmente, anche dal tono che avevo usato:
"Dovreste!! Che cosa aspettate?!"

"Non è così semplice...insomma lui non fa niente quindi."

"Potresti baciarlo tu! Insomma Cay, potere alle donne!"
Appena lo disse scoppiai a ridere, anche se lei continuò a guardarmi seria:
"Tu ridi...ma agli uomini piacciono le ragazze che ci sanno fare" continuò
Ingoiai, rischiando quasi di strozzarmi:
"Che cosa intendi?"
Jo mi guardò dritto negli occhi, appoggiò il suo piatto vuoto sul tavolo e mi disse sorridendo:
"Non essere maliziosa, sai bene che cosa intendo"

"Sì lo so...ma non sono quel tipo di donna. E sicuramente è ancora presto per paragonarmi a una donna."
Jo scrutò il mio viso per qualche secondo in silenzio:
"Ricordi che cosa ci hanno detto il giorno in cui siamo partiti?"
"No" risposi sincera, mentre finivo il mio piatto.
"Che quel giorno, eravamo diventate delle donne. Tu pensi che Niall sia un uomo o un ragazzo?"
Ci riflettei su
"Penso sia un uomo, a modo suo. Sembra così maturo"

"Lo è infatti! Tutti noi siamo diventati uomini e donne quel giorno. Quindi comincia a vederti sotto questa luce anche tu! Se ciò che vuoi davvero è il suo cuore, datti una mossa! Per quanto ne sappiamo, potremmo morire da un momento all'altro quindi che aspetti?! Che i tedeschi te lo portino via?"

La guardai, ma il suo non era uno sguardo di rimprovero come potrebbe avere una madre col suo figlioletto beccato a rubare le caramelle della nonna; era uno sguardo sincero, di un'onestà profonda. Mi stava dando un consiglio da amica e io, dovevo prenderlo in considerazione. Aveva ragione e in quel momento capii che la vita è davvero breve.

War kiss   #Wattys2015 #JustWriteItWhere stories live. Discover now