11 agosto 1940, 11.20pm circa

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Dopo cena molti si erano già coricati, ma io ero ancora troppo eccitata per la notizia così uscii a guardare le stelle. Aprii la grande porta di vetro e mi sedetti sulla ringhiera della passerella che si affacciava sullo sterrato (dove il pomeriggio i ragazzi avevano giocato a calcio) e cominciai a osservare il cielo, nella speranza di vedere qualche stella ed esprimere un desiderio.
"Bello vero?" era Niall che con un balzo si sedette sulla ringhiera di fianco a me.
"Già" risposi
Pensai che la situazione fra noi ricordava quella di alcuni libri romantici...mi stupii che anche la realtà potesse prendere le sembianze di un bellissimo libro;
In particolar modo, la mia realtà.
Sospirai e lo guardai. Aveva lo sguardo rivolto verso il blu del cielo, anche lui in cerca di qualche speranza, nonostante sembrasse così calmo e tranquillo.
"Se vedessi una stella cadente, che cosa esprimeresti?"
gli chiesi osservandolo "Mmm...di poter mangiare una tavoletta di cioccolato. Ma non una qualsiasi, una di quelli buoni."
"sprecheresti un desiderio così?"
risposi "Sì, perché tanto non si avvererebbe comunque. Quindi è inutile desiderare qualcosa di importante e poi rimanerne deluso."
Rimasi in silenzio per un po'
"Bisogna avere fede e speranza. Altrimenti ci saremmo già suicidati tutti"
Si voltò, sorrise e tornò a guardare il cielo.
"Forse"

Dopo un po', saltò giù dalla ringhiera, si sistemò e mi tese la mano:
"Vieni con me, ti mostro una cosa"
"Ora?!"
chiesi stupita
"solamente ora, merita di essere vista"
Sembrava così serio, che non potei rifiutare l'invito.
Ci incamminammo lungo la terra blu dello sterrato: un effetto quasi magico della luna e della notte; ma credo che la cosa più emozionante, fosse il fatto che non mi lasciò la mano, durante il percorso.
"E' da un po' che siamo qui, l'ho scoperto circa una settimana fa...è incredibile, non è neanche tanto distante, e l'ho scoperto solo, una settimana fa; una sera che non riuscivo a dormire..."
Non riuscii a dire una parola, perché il mio cuore continuava ad agitarsi.
Camminammo lungo un piccolo boschetto e dopo qualche minuto, percorrendo il sentiero giusto, arrivammo ad una distesa prateria, che grazie ai colori della notte e ai raggi lunari, si colorava di blu intenso e di riflessi argentati.
Quella sera c'era anche il vento, che accompagnava gentile i lunghi fili d'erba, e sembrava intonare un canto, per via del suo fischiare continuo ma piacevole.
Era uno spettacolo meraviglioso; Niall lasciò la mia mano e si distese per terra.
Lo imitai e quando parlò, mi sentii come se fossi a casa, al sicuro. Immaginai di essere in Irlanda, lungo le costiere dove i miei nonni si erano incontrati. Mentre ascoltavo il suono della sua voce, respirai profondamente, cercando di catturare ogni singolo istante di quel momento meraviglioso; ogni singola emozione che la sua voce, i suoi gesti mi facevano provare.
"...ecco perché non riuscivo a dormire. Poi mentre facevo una passeggiata nel bosco, sono capitato qui. Lo trovo fantastico...sembra quasi incantato, ma solo di notte lo diventa. Allora ti piace? Qui le stelle, si vedono benissimo non trovi?"
disse sorridendomi
I nostri occhi si incontrarono in uno sguardo intenso, per poi ritornare ognuno a fissare il cielo. Niall era in grado di farmi provare delle emozioni così forti, che il mio cuore sarebbe potuto esplodere da un momento all'altro. Così, gli strinsi la mano, cercando di ringraziarlo per il magnifico spettacolo a cui stavo assistendo:
"E' semplicemente bellissimo. Grazie"
Ricambiò la stretta e per un po' sentii il suo sguardo su di me, ma quando mi voltai, tornò a guardare il cielo.

War kiss   #Wattys2015 #JustWriteItWhere stories live. Discover now