·Capitolo 18·

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«Allison!» mi sentii chiamare.

Mi girai e vidi Mostro corrermi incontro.

Aveva gli occhi gonfi, il viso era bagnato e non per colpa della pioggia di certo visto che era ancora sotto la tettoia dell'ingresso.

Appena mi vide mi corse incontro, attraversò la strada senza curarsi se passavano o meno delle macchine e quando fu abbastanza vicino a me, cadde in ginocchio sul prato bagnato col fiatone.

Nonostante le sue terribili condizioni e le sue parole di qualche ora fa, era ugualmente magnifico.

La cresta bagnata dalla pioggia, le sue lacrime che, come le mie, si mescolavano alla pioggia che gli percorrevano gli zigomi e la maglietta bianca che indossava, anch'essa fradicia con qualche macchia di sangue sbiadita, aderiva completamente sui muscoli rendendoli più in evidenza.

Una visione celestiale di un diavolo angelico.

MOSTRO'S POV

Appena se ne andò di casa, ricominciai a spaccare tutto quello che mi trovai di fronte.

Non solo avevo perso la ragazza che conoscevo da anni, ma adesso anche lei, e ora mi ritrovavo completamente solo (senza considerare i miei fratelli della Honiro).

Urlai, tirai e spaccai qualsiasi cosa ancora intatta contro il muro o il pavimento. Mi tagliai ancora di più con i vetri rotti pensando al fatto che ero completamente solo senza qualcuno al mio fianco.

Ad un certo punto mi fermai, andai in doccia, aprii il getto d'acqua e mi lasciai scivolare a terra con la schiena appoggiata contro la parete.

Piansi.

Piansi tutte le lacrime che potevo piangere.

Urlai ancora, imprecai contro me stesso per aver allontanato anche l'unica persona che, nonostante tutto, era riuscita a farmi rivedere la luce.

L'acqua si mischiò al sangue che usciva dalle mie mani e dalle mie braccia. Il mio giubbotto di pelle nera era sporco sulle maniche di sangue e così anche i miei jeans neri e la t-shirt bianca, ormai diventata quasi del tutto rossa, che indossavo.

Passai 20 minuti a piangermi addosso. Mi sentivo una merda totale sia per ciò che avevo detto ad Allison e sia per come l'avevo ferita. Mi ricordo come si era portata una mano sul cuore dopo le mie parole nonostante fossi completamente ubriaco.

Non le pensavo davvero quelle cose, ma non volevo ammettere che era colpa mia se avevo perso sia Alison che Allison. {che casino XD}

Una volta finito di piangere presi il telefono in mano e chiamai Giulio, speravo potesse aiutarmi e capirmi in qualche modo.

*«Ehy bro, come va?»*

*«Bro ho bisogno del tuo aiuto»* singhiozzai io.

*«Che è successo? Stai piangendo?»*

*«No...cioè sì, ho pianto, ma poco importa. Ho bisogno d-»*

*«Davvero hai pianto? Wow, me lo devo segnare sul calendario!»*

*«Fai poco lo spiritoso, cazzo!»*

*«Va bene, scusa... Ma che cazzo è successo? Stai bene?»*

*«No, per niente. Alison mi ha mollato quando ha scoperto di me e Allison e-»*

*«Alison? Quella con cui stavi prima? Ma non vi eravate già mollati?»*

*«No stavamo ancora insieme. Posso finire una fottuta frase senza che tu mi interrompa? Grazie.»*

~Il Figlio Del Diavolo~  #wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora