Capitolo 3

1.3K 101 161
                                    

MAYA'S POV
Il giorno dopo, solita noiosa routine.
Mi sveglio, mi vesto, colazione ed esco.

Tutti mi trovavano strana quel giorno. Molto probabilmente era per colpa dell'incontro del giorno precedente.
Continuavo a pensare e pensare senza pormi dei limiti, e tra poco il mio cervello sarebbe scoppiato.

Ero così soprappensiero che invece dei soliti 9 a scuola mi beccai un 8.
Non era un brutto voto, ma.. Non era mio solito.

Non parlai per quasi tutta la mattinata a scuola.
A fine lezioni poi, Dylan mi rivolse la parola.
"Hey tesoro, tutto bene?" mi chiese dolcemente.
Sbuffai, ma subito dopo chiusi gli occhi e feci un grande respiro.
"Si.. Si, credo di si." risposi.
"Ero solo immersa nei pensieri. Io.. Devo darmi una calmata." continuai.

Poco dopo arrivò Katherine.
"Hey Maya! Hai presente ciò che mi hai detto? Sui libri, intendo. Ecco, beh, ieri ne ho comprato uno e devo dire che lo amo! L'ho quasi finito." disse entusiasta.
Oddio quella voleva diventare davvero mia amica.

Feci una finta risata.
"Eheh, ehm.. Wow (?). Brava. Scusa Katherine, potrei chiederti perché l'hai fatto?"
Sapevo già la risposta ma volevo vedere.
"Tu hai detto che se avessi letto un libro sarei diventata tua amica. Beh, ecco. Vorrei che diventassimo amiche perché io ti ammiro, Maya. Anche quando stavo con Kaya ti ammiravo. E poi, mi hai aiutata quel giorno in bagno." mi disse.

Oh, no. Era per quel giorno.
"Davvero pensi questo? Va bene. Mi sforzerò." dissi sorridendo.
"Sii! Grazie grazie grazie!" esultò Katherine abbracciandomi. O meglio, stritolandomi.

Potevo sembrare un po' dura con lei, lo ammetto, ma per me avere un'amica era un'esperienza nuova.

***

Tornai a casa, dove il pranzo era già pronto, essendoci mia madre.

Erano gli spaghetti con il sugo e polpette: i miei preferiti.
Tuttavia, mangiai solamente le polpette e con la forchetta mescolavo e giocherellavo con la pasta.

"Tesoro, qualche problema?" mi chiese mia madre.

"No mamma, niente. Non ho tanta fame, tutto qui."

Detto questo, mi alzai ed andai in camera mia. Erano le 14, e decisi che una mezz'oretta di riposo prima degli allenamenti di pallavolo non mi avrebbero fatto male.
Mi distesi sul mio morbido letto e mi addormentai.

Dopo mezz'ora mi svegliai e guardai l'ora.
Le 16. Ecco, non era passata proprio mezz'ora.

Il mio cuore iniziò a battere a mille: ero in ritardo per gli allenamenti e il mio allenatore era severo.
Infatti mi ritrovai 5 messaggi da lui.

"Scusa, il telefono era spento. Non sono venuta perché ho il mal di pancia." gli scrissi.
Dopo 5 minuti mi arrivò la risposta:
"Cercherò di crederci, ma la prossima volta vieni."

Mi venne un'idea geniale:
"Hey ciao! Sono Maya. Credo che tu l'abbia già capito perché hai il mio numero... Va beh, ti va di vederci, ora?" scrissi allo sconosciuto.

Non rispose. Mi stava venendo il nervoso. Forse era anche perché avevo le mie cose... [ :') ]

Dopo 30 minuti mi rispose quell'idiota.. Con un semplice: "Oh,ciao."

"Oh ciao? OH CIAO? Ma sei serio? Ti sembra il modo e il momento di rispondere?"

"Scusa, mi stavo facendo una doccia... Comunque se vuoi ci possiamo vedere."

"Ah okay. Si, ma tra 5 minuti e sii puntuale."

Mi misi velocemente il mascara ed uscii.

Quando arrivai al parco lo trovai lì, sulla stessa panchina, con lo stesso passamontagna.

ASDL {T.S}Where stories live. Discover now