Capitolo 4

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Ho udito il portone aprirsi ed ho intuito che mamma e papà fossero appena tornati.

-Ciao- li ho salutati mentre tenevo una mela tra le mani. 

-Tesoro- Mi ha salutato mamma con un sospiro stanco. Deve essere dura per loro lavorare così tanto.  -Volete che vi prepari qualcosa?- ho chiesto loro, sorridendo ad entrambi.

-No, ora ci penso io tranquilla. – mi ha detto lasciando che raggiungessi le scale per tornare in camera.

-D'accordo, allora vado-

-domani verranno i vicini a cenare a casa- mi ha informato papà mentre mi accingevo a salire le scale ricevendo uno –mh- da parte mia. Pensandoci forse non sarebbe poi così male partecipare alla festa di domani...chi voglio prendere in giro. Preferisco passare una serata con un incoerente come Jason Harris che sudare senza avere neanche il bisogno di muovermi nella casa della ragazza forse più stupida di tutto il liceo.

-Mi aiuterai con i preparativi tesoro, vero?- mi ha chiesto la mamma facendomi girare nella sua direzione.

-Ma certo- le ho detto poi lasciandoli definitivamente nella loro privacy. Sono tornata in camera e mi sono immersa nella lettura che deve avermi fatto tutt'altro che entusiasmare, perché mi sono svegliata il mattino seguente ricevendo una caterva di acqua gelata che ha bagnato le mie lenzuola bianche ed il mio pigiama rosa.

-Ma che cosa...- mi sono alzata di colpo ed ho aperto faticosamente i miei occhi. La sveglia sarebbe stata più accomodante, davvero.

-Buongiorno Heiley-la voce non è della mamma, ma di Jess.

-E tu che ci fai qui? Chi ti ha aperto?- intanto cercavo di aprire gli occhi che mi bruciavano ancora dal sonno. 

-Stamattina non riuscivo a dormire e mi sono alzata prima del previsto, così mi sono vestita in fretta e sono venuta a prenderti per andare a scuola.- ha spiegato tranquillamente, mentre io ho continuato ad agitarmi nel letto.
Mi ha pervaso d'un tratto la voglia di dare un occhio all'orario, così ho preso il cellulare e sbloccato il display.

-Jess...- ho richiamato la sua attenzione con tutta la calma presente nel mio essere.

-SONO LE SEI E UN QUARTO!-le ho poi urlato facendola sussultare.

-lo so ma, calmati...- Si è seduta di fianco a me sul letto farfugliando un -ma è tutto bagnato-Grazie, davvero non lo sapevo.

-Fa' un respiro profondo e inizia a vestirti. Andiamo a fare colazione in centro!- ha urlato scappando giù.

Sto davvero morendo di fame, dato il salto pasto non programmato di ieri sera...

Mi sono alzata lentamente dal letto con i capelli intrisi di acqua, poi ho aperto la finestra per far entrare dell'aria fresca ed ho dato un'occhiata al cielo. -Soleggiato- ho mormorato. Ho sceso velocemente le scale e ho raggiunto tutti in cucina.

-Ora mi spieghi perché l'hai fatta entrare-ho chiesto scherzosamente a mamma indicando Jess seduta sulla sedia, intenta a sbirciare dal giornale di papà.

-Ho pensato che non ti avrebbe fatto male alzarti prima- ha spiegato lei ridendo, già in tenuta da lavoro.

-Allora andiamo?- mi ha domandato Jess ricevendo un cenno di assenso in mia risposta.

Siamo arrivate in centro in dieci minuti con la macchina e, prima di partire, ho lasciato che Jess ispezionasse esternamente casa di Jason. Ci siamo ingozzate con dei cornetti al cioccolato bianco e due cappuccini e poi siamo ritornate in auto per raggiungere scuola.

Always In my Heart, Jason Harris.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora