37"Were you trying to make me jealous?"

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Non avevo i suoi grandi occhi verdi o i suoi capelli biondi dorati, o magari i suoi fianchi stretti. Non dimostrava nemmeno la sua età, perché era sempre stata ossessionata dall'utilizzare vari cosmetici che le avrebbero mantenuto un aspetto giovanile. "E anche tuo padre era al lavoro, tanto per cambiare." Abbozzò un leggero sorriso, portandosi la tazza bollente di caffè alle labbra.

"Sono sicura che ne varrà la pena. Lo show sarà un successo." Esclamai. Onestamente, ero davvero eccitata per quello spettacolo ed il fatto che Justin avrebbe sfilato aumentava il mio fomento. Sapevo che avrei dovuto star attenta alle ragazze che ci avrebbero provato con lui, ma avrei voluto vederlo in un aspetto completamente sexy.

E se una ragazza gli si fosse avvicinata troppo, avrei potuto incenerirla. Dopotutto io era la figlia della designer.

"Lo spero." si passò una mano sulla camicia bordeaux, sistemandola in modo da nasconderla all'interno dei jeans. Avrebbe potuto far sembrare di seta qualsiasi tipo di jeans soltanto abbinandoci i giusti accessori.

"Cosa stai indossando, tesoro?" fece scorrere il suo sguardo dai miei vestiti alle mie scarpe, per poi incrociare i miei occhi con fare disgustato. Evidentemente, non potevo.

"Vestiti?"

"Scarpe da ginnastica per andare a scuola? Brooklyn, frequenti una scuola privata di Manhattan, non una scuola pubblica in qualche disgustoso quartiere."

Mi trattenni a stento dal far roteare gli occhi. Blake ridacchiò, sembrava divertirsi parecchio. Era facile per lui perché mamma lo costringeva sempre ad indossare una camicia.

"Mamma, sono converse. Ai giorni d'oggi, le indossano tutti." Posai un toast nel piatto ed iniziai a spalmarci sopra della marmellata.

"Ti compriamo tutte le scarpe del mondo e tu decidi di indossare quelle?" puntò le sue dita esili contro le mie Chuck Taylor bianche come se fossero state sporche. Scosse il capo, bevendo una buona quantità di caffé contenuta in quella tazza, come se ciò le potesse cancellare il ricordo di avermi vista vestita così, come una senzatetto - ai suoi occhi, ovvio.

"Mamma ha ragione, Brooklyn, non puoi andare in giro vestita così, finirai per rovinare la reputazione a tutta la famiglia." Mio fratello si colpì il petto, fingendosi deluso, cosa che non fece altro che infastidirmi.

Si erano alleati per rovinarmi la giornata?

"Dio, cambierò le scarpe se questo ti farà sentire meglio, mamma." sbottai, finendo il mio toast. Le sue occhiatacce erano sufficienti a farmi cogliere le sue suppliche.

Sul suo viso comparve un sorriso soddisfatto. "Dove solo le Jimmy Choo che ti ho comprato per il compleanno?"

Ovviamente avrei indossato dei tacchi da dodici centimetri per andare a scuola. La cosa divertente era che lo facevo prima di conoscere Justin ed iniziai a preoccuparmi sempre meno di come mi vestivo e di più a come mi comportavo. Ma credo che a mia madre interessasse più il mio aspetto.

Blake sembrava essersi annoiato della nostra conversazione, perché ora era intento a smanettare sul telefono. "Stai aspettando che ti accompagni a scuola o...?"

"Ovviamente." Sbottò.

"Non hai idea di quanto voglia che tu compia al più presto sedici anni, così avrai la tua patente." Dissi a denti stretti.

"Tu adori portarmi in giro, sorellina." Mi schernì.

"Tua sorella ha ragione." Intervenne papà, entrando in cucina mentre reggeva Tommy tra le braccia. Lo fece sedere sul bancone della cucina e si avvicinò a darmi un bacio sulla guancia. Cosa potevo dire, ero la principessa di papà (oltre a quella di Justin.)

B.R.O.N.X.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora