Capitolo 5

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Pov TEA

Apro gli occhi lentamente. Mi guardo attorno e capisco di trovarmi nella mia stanza, sdraiata sotto le coperte.
Mi metto seduta appoggiando la testa sulla testiera.
Guardo l'orologio sul comodino. Sono le 5:30 di mattina e il sole illumina pallidamente la camera. Noto qualcosa sporgere da sotto la sveglia.
È un pezzo di carta piegato in quattro. Lo apro e ci trovo scritto:

"Ti aspetto alle 15 al parcheggio
della scuola. Ti devo parlare.
Chris."

Solo ora ricordo che mi ha fermata ieri notte durante la luna piena.
Stavo...stavo per uccidere quell'uomo. Oh mio dio... Mi tappo la bocca con la mano per bloccare un lamento, le lacrime iniziano a scendere sulle mie guance. Come sono potuta arrivare fino a quel punto...fino ad arrivare ad uccidere. Tutto questo non sarebbe mai accaduto se quel lupo non mi avesse morso. Niente di tutto questo. Le lacrime continuano a bagnare il mio viso stanco.

Le lezioni cominciano alle 8 ma non ho intenzione di dormire ancora, non ci riuscirei, arriverai ad avere solo degli incubi.
Asciugo le lacrime e tiro un sospiro che riesce a farmi riprendere un po'.
Mi vesto, jeans, canotta, giacca in pelle, stivali e via. Esco, non riesco a stare dentro, mi sento soffocare. Prima di uscire lascio un bigliettino sul tavolo della cucina a mio padre con scritto che sono uscita per ripassare alcune materie per la giornata di oggi. Spero mi creda.

Una brezza mi riempie i polmoni. Aria fresca.
Ho bisogno di riordinare la mia mente dagli ultimi episodi.

Capisco di dover andare nel bosco, il luogo dove è iniziato tutto.
Devo riflettere.
Sta succedendo tutto troppo in fretta, la mia vita sta cambiando.
Cammino tra le foglie secche, non ho una meta, non ho un motivo, ho solo una sensazione, e una voglia sfrenata di dimenticare quella stupida notte.
I raggi del sole illuminano i pochi fiori sbocciati e che moriranno all'arrivo dell'inverno. Il vento d'autunno inizia a farsi sentire sulla mia pelle calda. I brividi mi ricoprono l'intero corpo senza lasciare nessun spazio vuoto. Il sole mi scalda il viso come...come faceva mia madre abbracciandomi.
Nessuno sa quanto darei per avere mia madre qui anche solo per poco, anche solo per un secondo, per rivederla un'ultima volta. Quanto darei per un suo ultimo abbraccio. Lei saprebbe cosa consigliarmi, saprebbe cosa fare.

Mi appoggio ad un albero, stanca ormai di camminare, e mi siedo a terra.
Respiro profondamente ma qualcosa attira la mia attenzione. Ho fiutato odore di...
Sangue.

Guardo le foglie per terra, ne sono ricoperte. Spaventata mi alzo e quasi urlo ma mi tappo la bocca per non far uscire neanche un suono. Tolgo la mano dall'albero, anche quello è sporco di sangue. Sangue secco da giorni credo.

Riconosco questo luogo, riconosco ogni minima cosa, foglie, alberi, atmosfera. Tutto.
È qui che mi sono svegliata, è qui che ho scoperto di essere stata morsa. È qui che è cambiato tutto.
Ora capisco ogni cosa. Non è vero che non avevo una meta. Il mio lato animale mi ha attratto qui. Forse è da qui che devo cercare delle risposte, da dove è cominciato tutto.
Scoprire chi mi ha morso e perché l'ha fatto sarà il mio primo passo.
Non so come riuscirci, non so niente.
Forse dovrei farmi aiutare. Farmi aiutare da Chris? Forse lui potrà darmi delle risposte o dirmi qualcosa in più.

***

《Oh mio dio Tea! Stai bene?》mi viene incontro Catherine appena mi vede arrivare. Mi abbraccia forte, anche troppo.

《Sì...》dico accennandole un sorriso.

《Vieni con me, non possiamo parlare di questo in pubblico. Andiamo nel laboratorio di informatica》mi trascina via.

Wolf's Whisper (Italian) #Wattys2015Where stories live. Discover now