Capitolo 14

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Pov CATHERINE

Dopo essermi liberata ho dovuto passare la notte in questa specie di sotterraneo, ma ora ci sono solo i miei genitori e Ryan. Lui è appoggiato al muro, io seduta su un divano, mia madre su una poltrona e mio padre è in piedi alle sue spalle.

《 Catherine》parla mia madre《è arrivato il momento che tu sappia chi siamo veramente, chi sei tu》

《Siamo dei cacciatori giusto? Ma perchè cacciamo queste creature?》chiedo.

《Sì giusto》annuisce lei.

《Perchè loro perdono il controllo e non sono gestibili》dice mio padre.

《Ma potrebbero imparare, no?》dico.

《Ma non saranno mai in grado di opprimere la parte negativa di loro》continua mia madre《loro sono pericolosi per il mondo intero》

《E noi abbiamo il compito di eliminare il pericolo》interviene Ryan.

《Esattamente. Ti aiuterà Ryan a capire e a imparare tutto. Dalla storia al combattimento》dice mia madre alzandosi e avvicinandosi a me《Non permetteremo a quelle creature di interferire nelle nostre vite e spero che anche tu non lo permetterai》mi guarda negli occhi sicura di quello che sta dicendo.

Annuisco cercando di sembrare determinata. Non voglio deludere la mia famiglia.

《Bene. Ora torniamo a casa》interviene mio padre dirigendosi verso la porta e dando una pacca sulle spalle a Ryan.

Quando passo di fianco a Ryan mi sorride con il suo solito sorriso dolce e mi ferma.

《Non volevo farti male》sussurra《ma era necessario...》e mi lascia andare.

***

Arrivo a casa piena di dolori ai polsi e alle caviglie.

《Ti lasciamo un po' da sola per riflettere》dicono i miei genitori.

Così salgo in camera mia e chiudo la porta a chiave.

Non ci posso credere! La mia famiglia, la famiglia di Ryan, Ryan ed io siamo dei cacciatori..
Tutto questo è assurdo. Mi siedo sul letto ancora incredula di quello che è avvenuto.
Avevo il potere e non lo sapevo. E ora che lo so, lo sfrutterò.
Appena entro vedo sulla mia scrivania un set di coltelli, pugnali e pistole. Prendo in mano un proiettile, sembra d'argento.
Queste armi sono per me? Saranno le mie armi?
Appoggio il proiettile al suo posto e prendo in mano un coltello. La sua lama fredda rabbrividisce il mio corpo. Lo giro tra le mani per cercare di maneggiarlo meglio e mi riesce quai naturale. Lo rimetto al suo posto e mi allontano un po' per osservare bene il tutto.

Accendo la lampada sul comodino e mi salta agli occhi una foto incorniciata. Siamo ritratte io e Tea sull'altalena. Mi ricordo che ne avevamo stampate due, una per me e una per lei da tenere sempre con noi.
La nostra amicizia è finita...forse era destino. Dopotutto cacciatrice e preda non possono essere amiche. Non più ormai.
Mi manca e mi mancherà, lo so e sento già la sua mancanza. Mi commuovo al pensiero che ora più che mai non potremmo più essere quelle di una volta. Non lo siamo più.
Appoggio la foto mettedola a faccia in giù per cercare di non pensarci e andare avanti.
Ancora mi chiedo come quella dannata collana abbia fatto ad arrivare sotto il mio letto. Forse sono stati i miei genitori? O Ryan? Non lo so e per ora non mi interessa saperlo.

Guardo l'orologio e mi ricordo che un'ora fa Tea avrebbe dovuto fare il compito in classe di fisica, l'avrà già finito.
Forse è meglio che vada a scuola. Prendo il necessario ed esco dalla mia stanza.
I miei genitori sono nella loro camera ma appena mi vedono uscire vengono verso di me.

Wolf's Whisper (Italian) #Wattys2015Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt