Chapter 58

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[Daphne's pov]
Un semplice bigliettino ha sconvolto tutto il mio mondo, e con un semplice bigliettino gli ho chiesto di parlare.
Voglio essere sicura delle sue parole, non perchè non mi fidi di lui, ma perchè dopo averle sentite uscire da quelle labbra voglio essere in grado di baciarle.
Cammino avanti ed indietro per l'auditorium, cercando di calmare il cuore che sembra essere andato a quel paese, mentre gioco con le mie dita, attorcigliandole e sciogliendole, finchè un rumore di passi non mi riscuote e vedo Calum entrare in auditorium.
"Cal..." sussurro più a me stessa che a lui, ma a quanto mi pare ed alza la testa, guardandomi con i suoi occhi scuri che sembrano tristi e stanchi.
"Vuoi dirmi che sono patetico? Che sono stupido?" Chiede, sembrando quasi disilluso, ed io indietreggio di qualche passo, come se le sue parole mi avessero schiaffeggiato.
Come può pensare una cosa del genere?
"Sei davvero stupido" urlo, sbattendo un piede dalla frustrazione, e vedo il suo sguardo farsi sorpreso mentre continuo: "Non ti sei accorto che anche io sono innamorata di te e continui a comportarti come un bambino solo per proteggere te stesso, Calum, solo per te stesso. Ho passato serate intere a piangere solo perché tu volevi proteggere te stesso e ancora pensi che io ti ritenga patetico? Qua la persona patetica sono io, che ti amo ma tu continui ad escludermi" urlo, tirando fuori tutto ció che provo, ed il suo sguardo rimane fisso su di me mentre parlo finché non mi interrompo.
Ho il fiatone per le urla, ma non mi importa, continuo a guardarlo mentre lui ricambia lo sguardo, quasi come se stessimo facendo l'amore con gli occhi, finchè, passo dopo passo, senza quasi rendercene conto, ci avviciniamo fino a trovarci a pochi centimetri di distanza, ed alzo la testa oer continuare a guardare i suoi occhi che nel frattempo si sono addolciti.
"Scusami" mormora, ed io scuoto la testa prima di avvolgere le mie braccia intorno al suo collo.
"Scusami tu" rispondo, ed in un secondo le mie labbra sono sulle sue in un bacio che sugella il litigio e, forse, sistema la situazione.

Mr. President || Calum HoodWhere stories live. Discover now