Chapter 30

6.6K 469 14
                                    

[Calum's pov]
Arrivo in National Street alle cinque meno un minuto precise, e alle cinque in punto suono il campanello di casa Collins. È una casa tutta blu che sembra uscita dalle favole, con i balconi e le finestre rivestite di fiori, mentre sul porticato il glicine lilla scende lasciando cadere i suoi petali delicati sul marmo.
Sento un rumore di passi in avvicinarsi e, come per un riflesso involontario, raddrizzo la schiena e metto sulle labbra il mio solito sorrisetto.
La porta bianca si apre rivelando una Daphne visibilmente stanca, con i capelli raccolti in maniera disordinata sulla testa ed alcune ciocche ribelli che scendono incorniciandole il viso, mentre gli occhi sono contornati da due occhiaie violacee che risaltano sulla sua pelle diafana.
"Daphne...stai bene?" Chiedo, titubante, mentre lei annuisce e apre di più la porta, abbastanza per lasciarmi entrare.
"Ciao, Luce" saluto la bambina dai capelli biondi seduta sul tappeto color crema, che subito gira la testa con un sorriso sulle labbra.
"Caium!" Esclama, battendo le mani, mentre Daphne si appresta a prenderla in braccio e sedersi sul divano, tenendola sulle gambe.
"Le tue fonti?" Chiede, con un sopracciglio inarcato, ed io scuoto la testa per nascondere il mio sorriso. Nonostante la stanchezza, non si lascia scappare un'occasione per provocarmi, è sempre stato così.
"Beh, ho passato tanto tempo in questa casa da bambino, ovvio che mi ricordo l'indirizzo, Fifi" dico, chiamandola con il nomignolo che usavo quando eravamo bambini, ed un'ombra cade sul suo viso, che perde tutta la vitalità che aveva prima.
"Non pensavo ti ricordassi ancora della mia esistenza nella tua vita" mormora, probabilmente pensando di non essere sentita, prima di afferrare un plico di fogli rilegati con dello spago rosso e passarmelo.
"Bene, adesso cominciamo".

Mr. President || Calum Hoodजहाँ कहानियाँ रहती हैं। अभी खोजें