Capitolo 6

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Anastasia's pove

Mi sentivo a disagio vicino a quella figura alta senza faccia, però anche un senso di malinconia mi pesava sul cuore.
Della gente si riunì intorno a noi con sguardi curiosi ma allo stesso tempo preoccupati.
Io:- Hem.. Piacere io mi chiamo Anastasia... -. Non potei dire altro che venti e passa persone si presentarono tutte in una volta facendomi venire mal di testa.
La figura alta richiamò la nostra attenzione battendo le mani.
X:- ragazzi, accoglietela come si deve, perché starà da noi per molto finché non avremmo trovato chi  la sta inseguendo ok? Ora però ho bisogno di Eyeless Jack, Jeff e tu Ana dobbiamo andare a parlare -.
Seguii Jeff, mentre al mio fianco comparve un ragazzo dalla carnagione scura e in volto portava una maschera blu scuro... Mi sembrava tanto un puffo!
Arrivammo davanti ad una porta che l'uomo alto aprì facendomi entrare per prima, beh era proprio un gentiluomo.
La libreria che copriva le pareti mi affascinò parecchio ma io mio sguardo si posò su una fotografia.
Mi avvicinai ad essa e quando fui abbastanza vicina vidi che nella foto c'era mia madre con l'uomo senza volto.
La presi in mano e ricontrollai parecchie volte che quella donna fosse veramente mia madre.
Era lei, i suoi occhi verdi pieni di felicità erano inconfondibili, il suo sorriso trasmetteva serenità anche se era in foto.
Mi girai verso l'uomo alto che aveva un velo di preoccupazione in viso anche se non lo aveva.
Mi portai a foto al petto, e dopo un profondo respiro, indicai mia madre.
Io:- che significa tutto questo... -.
X:- Slenderman - disse con la sua voce metallica che risuonò nella stanza.
Fece segno ai ragazzi di uscire, quando incrociai lo sguardo con Jeff lui era preoccupato ma mi sorrideva lo stesso.
Era davvero gentile quando era così.
Ritornai a fissare Slenderman che intanto si era seduto dietro la scrivania che occupava gran parte della stanza.
Mi fece cenno di sedermi sulla poltroncina girevole di fronte a lui e così feci. Appoggiai la foto sulle mie gambe accarezzando dolcemente il volto di mia madre. In quell'istante mi venne in mente un ricordo dove vi era anche Slenderman: ero in un parco a giocare con Annalisa, era la mia migliore amica, e quando voltai lo sguardo verso il bosco vidi una figura alta senza volto e la salutai.
Rinvenni quando Slender mi richiamò scrollandomi per una spalla.
Slender:- vedi Ana... Te lo volevo dire dopo che si fosse risolto il problema con "le colombe". Quindi mi devi dire tu... Se vuoi che ti dica perché ho una foto di tua madre o no -.
Io:- mi potrebbe far male come notizia? -. Per la prima volta mi sentivo insicura di me stessa, e non sapevo se dirgli di si o di no.
Potevo sopportate un'altra notizia, che da quanto avevo capito, era molto "forte?".
Non lo sapevo... E se poi mi avrebbe distrutto emotivamente?
Io:- non voglio sentire, posso dirtelo? Ho paura. Quindi per io momento non voglio sapere perché hai una foto di mia madre nel tuo studio -.
Slender annuì e telematicamente chiamò i ragazzi che facevano a botte per chi doveva entrare prima nella stanza.
Sorrisi a quella visione, si era davvero esilarante.
Slender:- ragazzi venite qui e non fate i bambini. Dobbiamo parlare delle "colombe"-. I due si misero vicino a me e Jeff poggiò una mano sulla mia spalla tranquillizzandomi parecchio, ma ebbi la sensazione che Slender lo stesse guardando molto male da quello che si poteva capire. 
slender:- allora, Ana la prima persona che ti ha attaccata è stato tuo fratello, creduto morto, Jason che adesso dovrebbe avere 27 anni -. Disse tirando fuori da un cassetto della scrivania dei fogli con su dei dati e una foto di Jason. Nei suoi confronti provavo solo tristezza, delusione e odio. I sorrisi che mi aveva donato, le giornate passate a cercare il mostro che si nascondeva sotto il letto erano, ormai, ricordi lontani che facevano molto male. Strinsi la mano di Jeff senza volerlo, ricordando il viso sfregiato di mia mamma. 
Slender:- la seconda, non sappiamo chi sia. Però per difenderti, l'hai pugnalata alla spalla nel bagno di un autogrill, sbaglio?-. Feci un no con la testa mentre guardavo le mie gambe che stavano tremando dal nervosismo. Volevo dire che ero spaventata da tutto  questo, ma un peso mi faceva rimanere zitta: la vergogna. Mi vergognavo, anche se non capivo da cosa, ero stata una persona forte,diretta  anche se un po' timida in certe occasioni, e in questo, assomigliavo molto a mia madre. Io:- quindi ora che si fa? Mi trovano sempre, e vorrei sentirmi protetta almeno da... da... da Jeff.... se possibile - sospirai - è vero, è un testone, idiota, scemo e ipocrita ma rimane il fatto che è venuto da me quando stavo davvero male... e questo mi ha fatto molto piacere-. 
Perché avevo detto queste cose? Come avevo potuto dirle? no, quella volta dovevo mettere da parte il mio fottuto orgoglio, e ammettere che ero riconoscente a Jeff. Mi alzai dalla sedia guardando dritto in volto Slender che, si poteva notare, era sorpreso. Mi girai verso Jeff che mi stava guardando con un espressione tipo " a chi hai dato dell'ipocrita"? 
Io:- ora promettimi, che mi proteggerai -.
Jeff:- dimmi un motivo per farlo stupida -. Incrociò le braccia imbronciato, era proprio un bambino troppo, troppo cresciuto. Era infantile, stupido e soprattutto pazzo, ma rimaneva il fatto che mi faceva sentire protetta, ma non riuscivo mai ad ammetterlo per colpa di questo mio fottuto orgoglio. Io:- ti prego - gli sorrisi - o te lo taglio -. Dissi fulminandolo con lo sguardo. 
Jeff:- hey ci tengo al mio amichetto! Ok va bene accetto di proteggerti, contenta? -. Disse sfregandosi una mano sul collo. Oh si che ero contenta, ero riuscita a fargli dire che mi avrebbe protetta, mi sentivo malvagia in quel momento. 
io:- ovvio -. 
Slender:- Jeff, non lasciarla mai o ti ammazzo -. Certo che lo Slender faceva veramente paura anche se lo conoscevo da una giornata e basta. Jack si tolse la maschera e con uno sguardo lui e Slender si capirono all'istante annuendo entrambi con un cenno di capo.
Slender:- tu Jack continua ad occuparti delle ricerche e mi raccomando stai attento- guardò Jeff e sospirando aggiunse - e Jeff ti prego non fargli del male -. Male? in che senso? 


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sciao! Come state? io sto letteralmente morendo di caldo... mi ritroverete in versione pozzanghera. Comunque spero che questo capitolo vi piaccia! Spero di pubblicare un po' più spesso, ma non prometto niente causa telefono mezzo morto. Vabbeh dai... vi auguro una buona estate. Sciau sciau ùvù 

my sweet killerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora