My Safe Place

8| In una giornata di pioggia cosa può succedere

Dedicata ad una persona a me cara che sta passando un brutto periodo

Sono trascorsi giorni dall'incidente, Allison era tornata a casa. E si è rimessa con il suo ex, alla notizia io piansi e andai alla discarica per rompere ogni cosa, e mi chiusi anche se per un po' con tutti, perché volevo restare da solo per un po' e riflettere, su dove ho sbagliato e cos'ho sbagliato. Un giorno ero in camera mia, ad un certo punto sento qualcuno bussare, era Margareth.

"Cos'hai Henry? Andrew ti ha visto molto triste negli ultimi giorni" aveva una dolce quasi come un'angelo

"Si, ma passerà tranquilla" le risposi 

"Si tratta di Allison? So che si è rimessa insieme a....come si chiama?"

"James, e non l'ho sopporto." quando pronunciavo e sentivo quel nome, la gelosie implodeva in me come un uragano 

"Allora di ad Allison quello che provi. Provarci nulla è perduto"

Sentir quelle prole mi venne un'attacco di coraggio, e andai fuori. Presi la giacca e la felpa e delle adidas bianche, ma non ni ero accorto che pioveva.

"Grazie Margareth, ti voglio bene"

Uscì correndo a più non posso sotto la pioggia, menomale che ero ben coperto. Dopo svariati kilometri intravidi Allison e il suo........ragazzo , però non sarei tornato indietro e avrei detto quello che provo ad Allison

Mi avvicinai a loro, loro si baciavano e ho schiarito la gola 

"Ciao Allison"

"Ciao Henry, come stai"

"Bene e tu?"

"Bene gr......"

"Senti tu sfigato, è la mia ragazza. Levati dalle palle che me la devo scopare" disse lo stronzo

"Ah si. Non mi sembra un bel posto dove farlo, non credi?"

"IO CON LEI FACCIO QUELLO CHE VOGLIO E' CHIARO? COSA NE PUò SAPERE UNO SFIGATO CHE NON HA MAI SCOPATO"

In quel momento senti che i pugni si stavano per chiudersi, volevo veramente picchiarlo.

"James, basta" disse Allison con calma

"ZITTA TROIA. TU SEI SOLO MIA E DI NESSUN ALTRO" e dette queste parole le diede uno schiaffo.

Dopo quelle parole, mi buttai addosso a James. La rissa è stata così violenta che gli ruppi il setto nasale. Dopo di che James se ne andò impaurito Dopo caddi a terra stanco,

"HENRY! Perché lo hai fatto?"

"Se te lo dicessi. potrei perderti"

"Non mi perderai, perché non mi hai più parlato, perché mi stai ignorando e perché mi hai difeso?" 

"PERCHE' TI AMO. Sono innamorato di te, i tuoi occhi, capelli, tutto di te mi fa impazzire. E non voglio che tu sia un'oggetto da possedere, solo se tu vorrai essere la mia ragazza, ma se non lo vuoi fa lo stesso andrò avanti. Però sappi che mi sono innamorato di te al primo giorno che ti ho visto, mi hai stregato anima e corpo, io brucio per te e non c'era giorno in cui ho pensato a te." Questa volta facevo sul serio.

"Henry non so cosa dire, sono onorata. Ma stai sanguinando, ti porto a casa mia"

"Tranquilla, sto bene non ti preoccupare" 

"No, tu vieni a casa mia ora"

Io non potevo che accettare. Arrivati a casa sua, mi curò tutte le ferite. Però c'è ne avevo anche sul torace e quindi mi ha tolto la maglietta. Non riusciva a staccarmi le mani di dosso.

"Allison, tu........ mi fai impazzire"

"Anche tu Henry"

I nostri visi si avvicinarono molto e ci siamo baciati. E ancora, ancora e ancora. Incominciai a spogliarla, e iniziai a baciarla ovunque,  iniziai a baciarle la pancia e il collo e iniziai a scendere fino alla coscia. Lei mise la mano sulla mia testa. Io continuai e sentivo che ansimava, poi la guardai e le chiesi: 

"Lo vuoi davvero fare"

"SI.....e non ti fermare"

"Ok. Ma se non te la senti mi fermerò subito"

"Ok, amore ti amo"

"Amore? Ti amo anch'io Allison"

Comincia a baciarla sulle sue labbra carnose, ad un certo punto Allison si mise a cavallo su di me, ed è successo. L'abbiamo fatto così forte che avevo paura che qualcuno si svegliasse quando ho visto che gli tremavano le gambe. Dopo un'ora le diedi la mia felpa perché aveva freddo ed era stupenda, volevo fare l'amore con lei ancora. Dopo ci siamo messi a vedere un film, e dopo ci siamo addormentati. Lei era l'unica persona che volevo che fosse con me per sempre. E quel giorno ho capito che era così