Classi V ambito storico

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TIPOLOGIA B: 

Io non ho dimenticato quale era la situazione del Paese nel periodo compreso fra l'armistizio e la marcia su Roma. Condizioni di carattere generale e spirituale avevano resa la produzione disagiatissima: la distruzione di gran parte della ricchezza, la necessaria tumultuaria trasformazione degli strumenti di lavoro da lunghi anni orientati verso la guerra; la capacita di acquisto e di consumo ridotta; [...] il desiderio di godimenti, dopo i lunghi anni di sofferenze, la delusione per il mancato adempimento delle promesse fatte sotto l'assillo della guerra, la perduta abitudine dei giovani al lavoro produttivo, la ostentazione di ricchezze male o troppo rapidamente acquistate e, finalmente, la propaganda dei partiti che non avevano riconosciuto la necessità della guerra e che volevano scaricarne sulla odiata borghesia la responsabilità e le conseguenze.

l governi dell'epoca, incapaci a frenare le inconsulte agitazioni: una politica fiscale ed economica tra tumultuaria e spogliatrice, per cui poco era lasciato al risparmio, e questo poco ancora assorbito dallo Stato, sotto forma di prestiti per cui quasi nulla restava alle necessita delle ricostruzioni.

Come conseguenza: scioperi, sabotaggi, servizi pubblici disorganizzati, raccolti abbandonati nei campi, mandrie lasciate senza custodia nelle stalle, fenomeni culminati nell'occupazione delle fabbriche.

Non era naturale che in questa condizione di cose la borghesia del pensiero e del lavoro, la borghesia che ama la patria e la famiglia, la borghesia risparmiatrice, si orientasse verso una affermazione di idee che voleva ristabilito il principio dell'autorità dello Stato, che voleva la tutela del lavoro, la discipline, le gerarchie e al di sopra di tutto e di tutti, una patria rispettata e potente? E per questo che le classi industriali hanno simpatizzato col fascismo. 

E. Conti, Taccuino di un borghese, Garzanti, Milano

Partendo da una citazione dal diario di Ettore Conti (politico e intellettuale italiano 1871-1972), scritto nel dicembre del 1924, in cui spiega chiaramente le ragioni che spinsero la borghesia italiana ad appoggiare il fascismo in quello che divenne il momento del suicidio della politica liberale italiana. e di manipolazione delle masse, utilizzati durante il ventennio fascista in Italia, presenta una tua riflessione sui motivi che hanno portato la classe conservatrice italiana e il re ad accettare la presenza dei fascisti nelle liste elettorali e in seguito la nomina di Mussolini a presidente del consiglio, dopo gli eventi della marcia su Roma. Esponi le tue argomentazioni, presentando gli avvenimenti e le circostanze che hanno reso possibili questa svolta politica.


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