CAPITOLO 4

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Chiara

Il giorno dopo, finalmente venerdì, invitai a casa mia Aurora e appena arrivò le feci un miliardo di domande, mentre ero sdraiata sul mio letto stringendo il cuscino con lei al mio fianco.

<<Allora che ti ha detto??>> le chiesi impaziente.

<<Quello che ti aspettavi, che ti odia e non voleva capitare con te.>> mi rispose lei bofonchiando.

<<Quindi l'ha ammesso subito..>> in realtà sapevo già la risposta conoscendo Matteo da tempo e sospettavo che Aurora avesse potuto usare le "maniere forti".

<<Si beh uno schiaffo magari.. dovevi vederlo era paonazzo!>> cercò di trattenere una risata.

<<Lo sapevo.>> abbozzai un sorriso. E Aurora cambiò discorso.

<<Hai riflettuto su Luca?>> mi rivolse uno sguardo preoccupato mentre un onda mi travolse.

<<Volevo scrivergli affrontandolo e dirgli di smetterla..è meglio per entrambi.>> "Anche se.." mi mise una mano sulla spalla mentre il suo sguardo mi trasmise un po' più di fiducia.

Scrissi a Luca.

<<Ciao, come stai?>> cercai di rimanere il più distaccata possibile e come pensavo mi rispose in zero virgola un millisecondo.

<<Bene, ma con te starei meglio.>> e lì mi salì un nodo in gola che cercai di inghiottire.

<<È proprio di questo che volevo parlarti.>> Chiara ma che stai facendo? Il mio cervello era in corto circuito e a parlare era il mio inconscio.

"Pensavo che potessi allontanarmi da te, di riuscire a superare questa rottura invece no, ci ho pensato tante volte sul perchè ti abbia lasciato e non sono ancora arrivata ad una conclusione o almeno la me di ora non l'ha ancora capito. Non chiedo pietà perché non ti merito ed incoerente quello che ti sto scrivendo, non voglio illuderti, ma potremmo ripartire da zero.."

Il mio cuore voleva scriverlo fregandosene di tutto e di tutti ma il mio corpo non muoveva un muscolo ed ero entrata in uno stato di distacco dal mondo reale per qualche minuto finchè un'altra notifica non arrivò come una mano che mi tirava dalla maglietta riportandomi nel mondo vero, quello schifoso mondo.

<<Sei viva? È successo qualcosa??>> Cavolo se non me lo meritavo.

<<No tranquillo, scusa, cavolo smettila, stai lontano da me, cercati un altra ma dimenticati di me e di noi.>> lo inviai, mentre i miei occhi si riempirono di lacrime, sensi di colpa mi assalirono che cavolo ho fatto? di nuovo.

"Sai solo rovinare tutto Chiara" e lui lasciò il visualizzato mentre poco dopo mi apparì "l'utente ti ha bloccato, non puoi più inviare messaggi a questo contatto."

Aurora mi avvolse in un abbraccio cingendomi i fianchi con le sue braccia snelle e posizionando la testa nell'incavo del mio collo.

<<Hai fatto la cosa giusta..>> mi accarezzò i capelli. "Non lo so, ho fatto la cosa giusta?"

Passammo il resto della giornata sul letto guardando qualche film e mangiando patatine ma poi Aurora ruppe il silenzio.

<<Andiamo alla festa?>> mi disse dolcemente.

<<Che festa?>> chiesi curiosa.

<<Al Veniceberg, hanno organizzato un evento riservato agli studenti.>>

Avevo decisamente bisogno di svago e accettai.

<<Si dai..>> mi alzai dal letto e aprì l'armadio, non sono una ragazza da discoteca quindi non è che avessi molti vestiti.

<<Okay allora facciamo che te ne presto uno io.>> mi comunicò Aurora vedendo la situazione che c'era nel mio armadio.

Andammo a casa sua, e come al solito battibeccò con suo fratello fuori dalla camera mentre io provavo dei vestiti. All'improvviso spalancò la porta che causò un giro d'aria provocando alla mia pelle un brivido.

<<Non lo sopporto più lo giuro!>> imprecò sottovoce e poi continuò <<Per fortuna che fa l'Università a Milano e non lo vedo quasi mai. >> poi posò lo sguardo sul vestito che indossavo e la sua faccia si illuminò.

<<Sei bellissima!>> arrossì non ero abituata a mettere dei vestiti "così" così da discoteca? <<Grazie..>> e poi continuò
<<I ragazzi lo ameranno.>> mi fece l'occhiolino, ma una domanda mi salì spontanea.

<<E se c'è anche Matteo?>> la guardai mentre il suo sorriso si trasformò in uno sghembo. 

<<Lo droghiamo e lo buttiamo in un cassonetto, semplice.>>

Lo so che scherzava ma lo disse con una naturalezza che mi venne il dubbio.

<<D'accordo.>> risi ma qualcosa mi diceva che l'avrei fatto veramente se ci fosse stato anche lui.

Ci finemmo di vestire, Aurora aveva un tubino azzurro che le arrivava a poco meno di metà gamba, le stava a pennello, risaltava le sue forme, inoltre si intonava con il colore dei suoi occhi. I tacchi neri, il make up abbinato all'outfit, gli accessori. Era una Dea. Perfetta.

Mentre io beh, avevo un tubino nero -classicone- che mi arrivava a metà coscia, mi accarezzava le mie forme che secondo Aurora accentuava il mio seno e il lato B anche se secondo me l'unica cosa che sottolineava era la mia pancia, ma lasciai quella preocupazione nel pozzo del mio inconscio, volevo pensare a divertirmi senza preocupparmi del mio aspetto.

Aurora mi pregò di farmi truccare da lei e la lasciai e successivamente mi misi i gioielli.

Pronte.

Fu un parto ma riuscimmo ad arrivare alla discoteca ad un orario decente. Appena entrate ci dirigemmo al bancone.

<<Due vodka lemon, grazie.>> ordinò Aurora al barista. <<Alla nostra.>>

Aurora alzò il bicchiere e io feci lo stesso, e bevvi il liquido tutto ad un sorso, ebbi una stretta allo stomaco, la gola mi bruciava e sentì una risata, la sua risata.

<<Dovevi andarci piano sunrise.>> rise contro il mio orecchio e a quella vicinanza i miei muscoli si irrigidirono, l'aria attorno si riempì del suo odore di colonia misto all'alcool e proseguì, il suo tono di voce si abbassò ancora di più come un sussurro

<<Però sto vestito ti sta bene devo dire la verità. Allora quando vuoi sai vestirti decentemente sunrise.>> e a quel punto Aurora prese posizione <<Ma allora te le cerchi! Vuoi un'altro schiaffo?>>

A quelle parole Matteo si allontanò da me e sentì un vuoto improvviso. <<Ma te sei sempre in mezzo al cazzo? Dio a volte mi chiedo come fate a sopportavi a vicenda.>>

Il suo tono era diverso da quello di quello di un minuto fa', più freddo, distaccato e con una nota di disprezzo, mentre vidi Andrea al fianco di Matteo che osservava Aurora, studiandola, analizzandola e mangiandola con gli occhi.

Aurora era un vulcano pronto ad esplodere <<E te come fai a sopportare te stesso invece?>>

I due si stavano guardando in cagnesco e nessuno voleva mollare così dovette intervenire Andrea <<Eddai regà non vorrete rovinarvi la festa, vero Matteo?>> chiamò l'attenzione dell'amico mettendosi in mezzo tra i due giovani.

Lo spinse un po' indietro incoraggiandolo ad indietreggiare e andare via.

<<Ci vediamo bellezze.>> aggiunse Andrea prime di sparire nella folla insieme a Matteo.

<<Vale ancora la mia proposta di drogarlo?>> parlò Aurora ancora irritata dall'incontro con Matteo.

Risi e contagiai la bionda con un sorriso.
<<Dai abbiamo ancora un paio di ora vedremo.>> Andammo in pista a ballare scatenandoci lasciando alle spalle l'incontro sgradevole con Matteo.

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⏰ Huling update: May 08 ⏰

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