Capitolo 1, Nameless

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Ero nata per morire. È questa la verità. Ero l'unica dea destinata a morire in quei giochi fatali, forse perché sono cresciuta tra gli uomini, forse perché personificavo l'invidia delle altre dee. Neanche Zeus mi salvò...Ma il motivo per cui io morii fu il più nobile.
Ero nata per cedere la mia anima all'amore. Perché quando si ama una persona si mette prima il bene dell'altro poi il proprio. Quando si ama, il proprio animo è appassionato al tal punto da sentirsi incompreso.
Un attimo prima ero in vita, tra le braccia della persona più pura, senza macchia, ma la salvai. Salvai tutti loro, quel giorno. Per una giornata fui la persona migliore per quei dodici ragazzi.
Un attimo dopo la mia essenza si perse nei suoi occhi e tornai a casa. Qualcosa mi uccise alle spalle ed io continuai a vivere.
Come feci? Vissi nei suoi occhi. Quel blu non me lo scorderò mai. Perché, per molti, il colore del paradiso è il bianco, il colore dell'amore è il rosso e quello della gioia è il giallo.
Per me, gioia, amore, pace sono tutti color blu oltreoceano. Come i suoi occhi.
Se c'era un modo per continuare a vivere, era nel blu del suo sguardo. Solo io potevo far ciò che ho fatto, l'ho salvato, ma il mio gesto ci ha uccisi entrambi.
Volete sapere che significano queste mie parole?
Allora benvenuti nella mia storia. Preparatevi perché non sarà semplice da accettare.

6 mesi prima...

Si dice che, dopo la morte, il nostro cervello ripercorra in dieci minuti i nostri ricordi più importanti.
Per me, il primo sarebbe stato quando mi sono trovata nella foresta ed ho incontrato i due ragazzi della mia vita. Quello fu il giorno in cui conobbi i miei fratelli: Eric e Adam. Se non fosse per il principe dagli occhi verdi, ora non sarei qui. Non ricordo cosa mi condusse in quella foresta ma ricordo loro due che mi prendevano per mano e mi portavano da nostro padre. Nicolas Romeo Sparks mi ha cresciuto come una figlia, qui a Micene, ed, in quanto figlia adottiva di uno degli uomini più ricchi della nostra polis, devo essere sempre perfetta.
Il 2024 non fa sconti a nessuno perché la società è cambiata: la bellezza è soggettiva, si combatte per i diritti delle donne, ognuno tende alla guerra e non alla pace...Eppure gli dei in cui il mondo crede sono ancora loro: Zeus, Atena, Apollo, Era, Artemide, Hermes...E tutti sono ammaliati dall'Iliade. Le imprese valorose ed istintive di Achille hanno fatto il giro dell'intero globo ed ora tutti si chiedono chi sia Omero...
"Lessly, sbrigati, noi stiamo partendo" urla Adam dal finestrino della sua auto. Una TESLA nera di ultima generazione. Al suo fianco c'è Eric. Loro sono gli unici ragazzi che voglio nella mia vita.
"Arrivo!"
L'alba illumina la scalinata candida di villa Sparks mentre scendo le scale. Nella cartella ho tutti i libri necessari per le lezioni di oggi.
Apro la portiera e mi getto dentro.
"Lessly, hai il rossetto sbavato" mi corregge mio fratello dal sedile del passeggero.
"Grazie, Eric"
Lo sistemo subito. Tiro fuori la tinta rosso fuoco e tingo le mie labbra, sistemando la precedente sbavatura. Ne approfitto per sistemare il mascara.
"Se continui a mettere quel gel per ciglia nero finirai per assomigliare ad una mummia"
"E tu, se non la smetti di parlare, te ne troverai un po' sul maglioncino nuovo" guardo mio fratello "è chiaro come concetto?"
"Kiarissimo" esclama Eric schioccando la lingua.
Lui è sempre stato il più appiccicoso, è stato lui a trovarmi. Quegli occhi verdi sono il mio primo ricordo. Tutte le ragazze di Micene sognano di poter pettinare i suoi perfettissimi capelli castani...Io glieli tingere tutti di rosa solo per farlo arrabbiare. È il prototipo di ragazzo perfetto per la nostra generazione: bello, ricco e maleducato.
Sinceramente, sono fiera non avere gli stessi gusti delle mie coetanee.
"Lessly, sei sicura di non sentire freddo? Siamo già a novembre"
Gli occhi color terra di Adam mi guardano dallo specchietto retrovisore. Lui è esattamente come il fratellino, forse un po' più testardo e maturo, però la differenza sostanziale è negli occhi: Adam li ha scuri. Trasmettono una calma disarmante.
"Certo che no, Adam, stai tranquillo"
"Se lo dici tu..." e ritorna alla guida.
Lancio un'occhiata al mio look: gonna nera del medesimo colore del maglioncino e della giacca, infine i tacchi neri, fiocco color notte sui capelli ed i miei classici occhiali dorati ed esagonali. Poi ho diversi gioielli dorati, ma questi sono dettagli.
"Lessly, hai i capelli fuori posto"
"Eric, se continui così, ti tiro il dizionario di greco in testa poi vediamo se il tuo nuovo balsamo ti salverà il ciuffo"
La sua risata dolce interrompe l'atmosfera. È la classica risata che farebbe impazzire ogni ragazza...Tranne me, ovviamente, a me dà l'effetto contrario: fastidio.
Pian piano le strade moderne di Micene ci accompagnano fino al nostro liceo. Eric è il primo a scendere dall'auto e viene subito circondato dalle ragazze. Le loro voci stridule mi giungono chiare nonostante io sia ancora all'interno dell'auto. Sinceramente le odio più di qualsiasi altra cosa: sono tutte così uguali e diverse da me...
"Amore, ma che bello questo maglione!" grida la bionda che lo sta abbracciando
"Tesoro, me lo hai regalato tu" risponde lui.
Lei gli offre un sorriso enorme che risalta il colorito roseo delle sue labbra. Gli occhi azzurri le brillano mentre guarda Eric.
Arlene è la sua ragazza da un mese, più o meno, ed è veramente affezionata a lui. Lo guarda con quel genere di sguardo...Quello con cui guardi solamente ciò a cui tieni davvero.
"Io spero davvero di non guardare mai qualcuno così, Adam"
Mio fratello si gira sul sedile, dopo aver parcheggiato. Indossa una camicia nera ed i capelli corvini esaltano il suo carattere complicato. "Stai parlando di Arlene, sorellina?"
"Sì" continuo "se guardi così qualcuno vuol dire che non sei disposto a perderlo..."
Il mio fratellone scende dall'auto e mi apre lo sportello.
"...E io non voglio aver mai nulla da perdere, questo vuol dire essere forte"
Il suono dei miei tacchi risuona sul marmo lucente dell'atrio attirando non pochi sguardi curiosi. Diversi ragazzi e ragazze si girano nella mia direzione ma come poterli contraddire? Se anche io mi vedessi sempre come mi vedono loro ora, mi ammirerei esattamente come stanno facendo loro.
Per fortuna le prime lezioni scorrono lisce come l'olio e mi godo un po' la giornata. All'intervallo esco in cerca di qualcuno con cui parlare degli ottimi voti che ho appena collezionato. Cammino nel corridoio a testa alta come se quelli che mi stiano guardando non siano iene nel cuore e ragazze all'apparenza.
"Ciao Nameless"
"Hey, Nameless, ti va di parlare?"
"Nameless, bella la giacca"
"Sì, Nameless è decisamente perfetta"
"Già, Nameless è la ragazza che ogni ragazzo vorrebbe"
Li sento parlare. Non ho mai chiesto di essere la più amata dai miei compagni, non ho mai chiesto degli amici, non ho mai chiesto niente in realtà. Mi sono sempre accontentata di quello che la vita mi offriva. Niente di più e niente di meno.
"Buongiorno Nathalie" saluto l'unica mia amica.
Io e Nat siamo amiche sin da piccole, non ricordo un singolo giorno senza i suoi occhi color nocciola ed i suoi capelli biondi.
"Hey Lessly" si sposta una ciocca dietro l'orecchio "che si dice oggi?"
Mi appoggio con le spalle alla parete, al suo fianco. "Niente di particolare, le solite cose: ho preso sette più in greco, Eric ed Arlene continuano a darmi sui nervi e non vedo l'ora che sia stasera"
"Sì, sono decisamente nauseabondi" annuncia lei guardando mio fratello e la sua ragazza che si abbracciano. Non voglio descrivere oltre.
"Hai saputo dell'oracolo?"
Alzo un sopracciglio e Lessly sorride. "Presumo di no" dice "Dobbiamo rimediare subito, è la notizia dell'anno!"
Mi prende la mano e mi trascina per i corridoi fino alla mensa. Decine di ragazzi si fermano per salutarci. Anche la mia amica è molto popolare qui.
Non appena l'odore delle patatine fritte giunge al mio naso le chiedo: "Potresti darmi uno spoiler?"
Come mai sento che la risposta a questa domanda mi cambierà la vita?
La mia migliore amica mi dice tutto e...wow.
"Questa sì che è una notizia, finalmente un po' di movimento in questa vita noiosa!"
I grandi Dei dell'Olimpo in cui crediamo da sempre hanno deciso di farci una sorpresa: Zeus ha mandato un sogno al sacerdote responsabile dell'oracolo di Atene dicendo che quest'inverno sceglierà alcuni giovani, tra i sedici ed i ventisei anni, per un gioco. Dice di voler testare il nostro valore e ciò durerà per ben quattro mesi.
"Ci sono anche dei lati negativi però" dice Nat sorseggiando il suo frappé alla pesca
"Quali?"
"Tutti i giovani devono restare rinchiusi in casa per questi due mesi anche se non sono scelti"
"Per quale motivo?"
"Perché così nessuno sa chi sono stati I prescelti se non i genitori stessi, che devono tacere"
Un sorriso mi spacca in due il viso. "Quindi niente scuola per quattro mesi!"
Nathalie sorrise. I suoi occhi color nocciola raramente acquisiscono questa sfumatura. "Speri di essere scelta?" mi chiede "Io sinceramente no, mi piacerebbe starmene un po' in pace"
Mi sfilò le scarpe col tacco e finalmente i miei piedi ringraziano. "E poi ci chiediamo perché il mondo è noioso..."
"Che intendi?" chiede
"Intendo che io spero con tutta me stessa di essere scelta, è un'occasione unica per presentarsi davanti ai grandi Dei!"
È proprio questo quello di cui avevo bisogno...Grazie Zeus. A volte sai essere generoso.
La porta della mensa sbatte ed Eric ed Adam vengono nella mia direzione correndo. Altre novità in arrivo? Nat ricambia il mio occhiolino.
"Ci stanno derubando" dice Eric col fiato corto
"La vedo un po' difficile visto che non siete circondati da nessun ladro"
Sorrido. Eric mi fa il dito medio, disperato.
"Intendeva che ci stanno saccheggiando la casa" continua Adam
Nostro padre ha installato dieci allarmi nella nostra villa ma a quest'ora non è sorvegliata. Comunque tutto il denaro è in banca e tutti i vestiti costosi li possiamo tranquillamente ricomprare.
"Cosa c'è di preoccupante?" chiedo "Oramai subiamo un furto al mese"
Il panico delle loro iridi mi investe e capisco che non stanno scherzando.
"Dentro casa c'è Niles"
Non mi curo di rimettere i tacchi ma appena entro in auto estraggo il mio borsone dal portabagagli. Prendo i miei tacchetti dorati ed il pallone. Lego i capelli e non appena arriviamo in casa...
"Nameless, no!"
"Non correre dentro, sei impazzita?!?"
I miei fratelli gridano di fermarmi. Spero solo che Zeus sia dalla mia parte. Non so come ciò sia successo ma il terzo figlio di mio padre è in pericolo e...
"Per Niles, questo e altro"
Corro in casa mentre sento le volanti della polizia arrivare.

NamelessWhere stories live. Discover now