II - Deimos Non Orbita Attorno A Marte.

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[Narratore: Edward]

Mi ritrovai a tenere per mano la mia sorellina Julianne nel tipico vicolo buio.
Il teletrasporto, anche se, una volta ottenuto, è un mezzo di trasporto decisamente efficace, è noto per avere effetti terribilmente nauseanti sulla maggior parte delle persone, soprattutto su individui molto giovani come mia sorella. Di solito ci si sente come se appena atterrati dopo una grande caduta.
Ma quel giorno, Julianne non aveva proprio un bell'aspetto, nonostante fosse ormai abituata ai cambi improvvisi di posizione.
- CREEPER, tutto bene? - le chiesi, abbastanza preoccupato.
- Dobbiamo davvero farlo? -
- Non sei il tipo che evita il dovere, CREEPER. -
- Sì, non lo sono, ma... -
- Il vicolo è libero! Andiamo! - ignorai le sue lamentele.
Mi seguiva da vicino ma a stento tra le case. Il primo posto che ci venne in mente fu la mia scuola, dato che a chiedere il nostro aiuto era stata una delle nuove amiche di mio fratello, una ragazza con poteri e difficoltà a controllarli; era rimasta a scuola per studiare e aveva sentito qualcuno che gridava al telefono. Al momento mi pareva un motivo futile per chiedere aiuto, ma mi limitai a fare ciò che Stella desiderava, dato che era il nostro capo. Se ne stava lì al sicuro nel quartier generale e ci muoveva come pedine.

- Notte nebbiosa oggi, eh? - constatai, cercando di leggere un cartello pubblicario senza successo. - E anche parecchio. -
- Questa non è nebbia, SHADOW. Mi bruciano gli occhi. -
- Hai ragione, quasi dimenticavo. I miei no, e sappiamo tutti cosa mi fa l'acqua - sussurrai, non volendo farci sentire da un potenziale nemico. Controllai I suoi occhi con la mia torcia e, stranamente, non vidi alcun segno di rossore, ma Julianne indicò un lampione lontano, avvolto da una nuvola verde.
- Ed è verde, e questo praticamente conferma che non è acqua. -
Quello fu sufficiente per convincermi.

Mentre camminavo in linea retta sulla strada, notavo che Julianne rimaneva molto indietro rispetto a me, come aveva fatto Valerie il giorno prima, ma non per una qualche distrazione, bensì dalla paura.
Le presi di nuovo la mano e questa volta sentii che tremava; ero quasi certo che fosse colpa della nebbia misteriosa.
- Non voglio andare avanti. E se stessi male? -
- Codarda. -
Alzai il braccio e provai a chiamare Stella tramite il nostro speciale dispositivo di comunicazione, SCD.
- ALPHA, qui SHADOW, mi ricevi? -
- Forte e chiaro, SHADOW. Qual è il problema? -
- C'è una specie di nebbia tossica qui e CREEPER... non si sente bene. Chiedo la sua evacuazione e l'impiego del Duo OLTRE-TOMBA, specializzato in eventi di vasta portata. -
- Va bene, recupero CREEPER e invio HEX e HADES alle sue coordinate precedenti. -
Nel giro di pochi secondi, Julianne fu sostituita da Valerie ed Henry, ovvero HEX e HADES.
La scelta dei loro nome in codice era stata particolarmente ingeniosa: uno è un sinonimo di "strega", e l'altro è l'antico dio greco dell'oltretomba. Invece a me era stato affibbiato un nomignolo completamente privo di senso in relazione alla mia capacità, che al momento mi era sembrato tosto, ma con l'abitudine è diventato noioso. Inizialmente avevo proposto il nome in codice "BURGLAR", ma Stella lo ritenne troppo duro per un supereroe e fu subito scartato.

Valerie indossava una maschera antigas, mentre Henry semplicemente non respirava, cosa che faceva spesso, anche in assenza di fumi tossici.
Riprendemmo a camminare insieme nella direzione dove la densità della nebbia era più alta, che era, sorprendente, la nostra scuola.
- Probabilmente la porta sarà chiusa a chiave e dotata di allarme. SHADOW, puoi teletrasportarci dentro? -
- Sì, ma avrò bisogno che tu punti la torcia attraverso la finestra se non riesco a vedere oltre. -

Con nostra sorpresa, si scoprì che le luci al suo interno erano accese e teletrasportai il gruppo oltre la porta a vetri senza alcuno sforzo.
- Dovremo dividerci. Io e HADES andremo a controllare le aule, mentre tu andrai nelle stanze del personale. -
- HADES può restare con me? -
- Forza, HEX, di cosa hai paura? Hai una maschera antigas, non sapevo nemmeno che Stella potesse fabbricarle. -
- Sarà inutile quando la densità della nebbia diventa troppo alta. Credo di sentirne già l'odore... -
Valerie era pronta a separarsi da noi, quando improvvisamente la fermai sussurrando il suo nome in codice.
- HEX, HADES... Penso di sapere cosa sta succedendo. -
Non ci avevo riflettuto molto, ma mi ero basato sulla situazione di Julianne e su anni ed anni di esperienza in situazioni del genere.
- Che succede, SHADOW? -
- La nebbia non è tossica. Induce solo un'estrema paura di intossicazione. -
Non ero sicuro che si trattasse di paura di intossicazione, ma di certo si trattava di paura.
- Esiste una cosa del genere? - il dubbio di Valerie fu abbastanza lecito.
- Non dovrebbe, ma esiste. E tu sei nella prima fase di contaminazione. La fase successiva è uno stato di malattia apparente, ma è solo il nostro cervello che viene ingannato, e posso dimostrarlo. -
Riaccesi l'SCD e chiesi a Stella informazioni sulle condizioni di Julianne.
- Apparentemente, CREEPER sta completamente bene, ora che respira l'aria pulita e filtrata nel nostro quartier generale. -
- Dovremmo nominarti il nuovo leader, SHADOW - Valerie riuscì a scherzare nonostante la situazione.
- Risparmiati i complimenti. -

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