Capitolo 45. Vietato l'ordine

Start from the beginning
                                    

"Non riusciamo a trovarla" confessa la guardia. "Crediamo che William l'abbia uccisa, non sappiamo darci altra spiegazione. Non riusciamo neanche a rintracciare il microchip nella sua giacca. Fatto sta che William aveva accennato che si sarebbe presto liberato di lei, quindi la cosa non mi stupisce".

Rimaniamo tutti a bocca aperta. È.... finita?

"Di conseguenza, il terzo in linea di successione da seguire è il giovane signor Torres. Da questo momento in poi io e le mie truppe siamo devoti a lui".

La guardia si allontana, senza lasciarci il tempo per rispondere ma direi che non c'è altro da dire. Dopo esserci guardati uno per volta, sono il primo a gettare un urlo di gloria e tutti gli altri mi seguono gioendo insieme a me.

Spacco la lastra di vetro che collega noi alla camera di simulazione, Madison e Jack si girano verso di noi abbracciati con dietro di loro alcune guardie.

"Ragazzi! Ce l'abbiamo fatta!"

Dopo un attimo di esitazione Jack sorride, prende il viso di Madison e la sconvolge con un bacio.

"Che schifo" borbotto. "Ridatemi la mia donna!"

Senza farlo apposta, qualche guardia dietro Mid e Jack cade dolorante mentre sbuca Athena dietro di loro.

Bum bum bum bum bum

I miei fratelli la guardano straniti, anche lei è piuttosto confusa e alterna lo sguardo da me ai miei fratelli. Ignoro Jack scocciato per l'interruzione del momento.

"Oh... abbiamo vinto?"

Guarda i soldati che ha steso, che ormai appartengono a noi.

Scrolla le spalle. "Si riprenderanno".

JACK

"Va tutto bene, amore mio".

"Io... per un attimo ho davvero pensato..."

"Dolce farfalla..." le accarezzo le guance. "Io mi sono riferito a lui per tutto il tempo quando parlavo. Come hai fatto a non capirlo? Ho dovuto far finta che stessi parlando di te, in modo tale da fargli abbassare la guardia e ucciderlo. Mi dispiace averti spaventata, è stato difficile anche per me mentre avevo l'immagine di... mia nonna davanti a me. Guardami".

Alza il suo dolce viso con le lacrime verso di me.

"Sei qui con me?" Mi precede.

Sorrido. "Sono qui con te".

Tira su con il naso. "Mi sono davvero spaventata. Sono così stanca".

Le bacio la fronte. "È finita. Sei stata meravigliosa a superare le prove di simulazione. Io ci ho messo anni di addestramento, tu no, ti è bastato avere fiducia e speranza".

"La speranza di avere una vita con te, forse".

Solo lei ha il potere di sconvolgermi con le parole a tal punto da dimenticarmi che ho i piedi per terra.

Io mi sento sempre in una dimensione a parte dove c'è lei, io, magari il frutto del nostro amore.

Ho disperatamente bisogno di confessarle i miei sentimenti a parole, quello per cui mi sto preparando da mesi. Direi che il mio gesto di farle da scudo le ha dato un'idea, ma io so che lei ha bisogno anche di altro e io voglio estrapolarlo dal mio essere.

Dopo che ha rischiato tanto per me e io per lei.

Il nostro amore crea davvero caos.

"Perché deve essere per forza una speranza quando è quello che possiamo realizzare?"

Sidereus 2Where stories live. Discover now