È immobile, mi fissa con i suoi occhi cioccolato e l'unica cosa a cui riesco a pensare è quanto sembrano morbidi i suoi capelli arancioni.

"E se io cambiassi? Accetteresti te stesso?"

Questa domanda mi spiazza e i dubbi che aleggiano nella mia testa cercano un disperato bisogno di risposte. Io non ho idea di cosa fare o cosa aspettarmi. Perché il suo effetto, temperamento e qualsiasi cosa faccia hanno sempre avuto un effetto decisivo in me.

Sarà il fascino da agente segreto, che carpisce ogni segreto che tu provi a nascondere.

"Non posso rispondere, è troppo presto".

Inclina il volto, si passa in continuazione la lingua sulle sue labbra. "Potrei cambiare per te, ma non rinuncerò al mio lato rosso".

Lascia la mia colazione sul tavolo. "Ho del lavoro da fare" si gira verso di me, abbozza un sorriso sarcastico. "Non scappare".

Chiude la porta ma al contrario apre il mio cuore a quello che potrebbe essere un nuovo me.

Nel momento in cui ho scelto di seguirlo forse ho davvero scelto di cambiare.

Voglio davvero affidarmi a lui? Verso un cammino forse alquanto intricato e rosso?

Ho bisogno della mia squadra.

SIMON

Siamo nella sala ristoro della base.

Io e Stella seduti vicini, Madison seduta sul pavimento sotto al divano con Jack che seduto le acconcia una treccia.

"Allora? Qual è la situazione, leader?" Chiede Stella a Madison.

"Ne stiamo discutendo anche con il dottor Lee, l'esercito è pronto quanto noi, Simon ha capito come hackerare gli schermi di Time Square per permettermi di parlare alla città e al paese. Vi chiederete perché non ci muoviamo..." dice. "Il punto è che William ha minacciato di bombardare la base se dovessimo uscire. O peggio, creare un attentato".

"Che?" Stella si alza in piedi. "Quindi praticamente siamo prigionieri della nostra stessa base?"

"Lo sta facendo perché la nostra situazione è diventata un caso mediatico" dice Jack. "La gente sente, vede. I giornalisti sono piazzati ovunque, hanno visto il jet del dottor Lee con una scritta cubitale quale 'Sidereus Company' ma non riconducono il nome a me, non sanno che riprende il mio tatuaggio. Le persone ipotizzano teorie di cospirazione, l'unica certezza che hanno è che il tutto gira attorno alla mia famiglia, alle vostre e a Madison. Le vostre foto sono su tutti i notiziari, vi hanno fotografati in divisa mentre eravate nella villa Harrison prima di trovarmi. Tutti si chiedono dove io sia finito e nel momento in cui apparirò a Time Square insieme a Madison collegheranno ogni pezzo e capiranno ogni cosa. E lei..." dice guardando Madison. "Ispirerà il paese a seguire la fazione corretta. Ha solo bisogno di confermare sospetti che il paese ha su mio padre e lei sa come fare. Sei stata a dir poco eccezionale".

Madison sorride e arrossisce.

"Non vuoi dirci che prove hai per incriminare William davanti al paese, Madison? Intendo precisamente". Chiede Stella.

Scuote la testa. "Sarà una sorpresa anche per voi. Diciamo solo che quando ho finto di unirmi a William e tradirvi ha confessato cose interessanti che non mi sono lasciata sfuggire. Simon condividerà il materiale che abbiamo accumulato nelle missioni svolte durante il mio discorso".

Sorrido e annuisco. "Tutto quello che vuoi, avventuriera".

"Uffa, ma io sono curiosa. Non mi dai neanche un piccolo spoiler". Borbotta la stellina. "Quindi? Come faremo ad uscire e andare a Time Square senza che ci ammazzino?"

"Io e Madison stiamo formulando dei piani mentre ognuno di voi pensa ai propri affari" ci rimprovera Jack. "A cominciare da Alex e Liam, impegnati in scappate amorose".

"Amore, non è che noi siamo tanti diversi". Sussurra Madison alza il viso verso Jack. Lui assume le sue fossette ingannevoli.

"Perché formulo piani migliori dopo che mi hai estasiato come si deve, amore".

"Scusa, Jack? Che dicevi? Alex e Liam in scappate amorose? Ognuno pensa ai propri affari?" Stella finge di non capire. "Neanche tu mi sembri troppo concentrato!"

"Io sono decisamente concentrato..." accarezza il viso di Madison. "A fare le cose come si deve".

"Abbiamo notato" dico sghignazzando. "Siamo messi proprio male. Ultimamente pensiamo a tutto tranne che questa storia, speriamo non ci si ritorci contro la situazione".

"Usciremo da passaggi segreti". Madison cerca di resistere al tocco di Jack ma sembra un po' confusa. "In questi giorni... stiamo scavando tunnel sotterranei".

"Ma così ci metteremo una vita!" Dice Stella.

"Io non ho alcuna fretta, sono in convalescenza" sussurra Jack. Fossette. "Vieni a letto, amore?"

Jack si alza in piedi, fa alzare anche Madison che è a dir poco imbambolata e con lui tutta la sua severità e audacia sono andati a farsi benedire. Anzi, solo quando Jack è vicino a lei succede.

I 'più concentrati del gruppo' se ne vanno nella loro stanza. Io rimango con la mia stellina qui.

Stella si mette a cavalcioni su di me, posandomi qualche bacio.

"Mi manchi, cucciolone".

"Se pensi a quello che penso io, non possiamo farlo qui". Cerco di parlare rispondendo troppo in fretta con farsi discutibili.

"Perché no?"

Si toglie la maglietta e capisco che sono a dir poco fregato.

Inizia a baciarmi il collo. "Stella, credo tu ti sia fermata ad una vecchia versione di me".

"Quale?" Ansima.

"Quella insicura, titubante... con tutto quello che è successo le cose sono decisamente cambiate".

"E quale versione sei ora?"

La poggio sul divano, mi metto sopra di lei. "Quella da vero criminale. Che però, assumerò solo con te".

Stella ha un sorriso malizioso, gli occhi dorati le brillano. "Fammi vedere questo nuovo Simon, allora".

Nelle ore che sono seguite, credo proprio che abbia imparato la lezione. 

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