Men.

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Niall si svegliò di soprassalto nel bel mezzo della notte.
Si sedette comodamente sul letto della sua stanza passandosi una mano tra i biondi capelli cercando di regolarizzare il battito del suo cuore.
L'ennesimo incubo, sempre lo stesso. Ormai era da più di un mese che sognava sempre la stessa cosa. Una ragazza mora a lui fin troppo conosciuta. All'inizio tutto sembrava un bel sogno il cui lei sorrideva e giocava ma ad un certo punto tutto cambiava. L'atmosfera si faceva più cupa e tutto degenerava. La ragazza diventava triste con le guance rigate dalle lacrime ed una mano portata al petto. Sotto di essa si estendeva un enorme macchia rossa.
Sangue.
E poi le mani del ragazzo che stringevano ardemente un coltello sporco anchesso di rosso.
Urli che provenivano dalla bocca di una donna sconosciuta. La caduta al suolo della ragazza. Urli che si intensificano ed una miriade di ombre scure che lo cirfondavano. E per ultimo il buio totale della sua stanza.
Nonostante le immagini si ripetevano costantemente nel suo cervello Niall non ne capiva il senso. Perché faceva sempre quel sogno? Aveva senso? O forse era così, qualcosa che la sua testa si divertiva a creare?
Andando avanti con il tempo le domande aumentavano e le risposte diminuivano.
Il giovane irlandese era disperato, viveva da solo in una casa abbastanza grande e nessuno poteva consolarlo, così la maggior parte delle volte rimaneva sveglio fino all'indomani pensando ai soffici capelli della sua amica.

****

-Hey Jacqueline!- le urlò Niall dall'altra parte della strada.
La ragazza bionda sentendosi chiamare si girò notando che il proprietario della voce era il suo amico tinto. Era da tanto tempo che i due non si vedevano. L'ultima volta era stata circa un mese prima, prima ancora della sua partenza. Non si erano nemmeno sentiti per telefono, vista la mancanza del numero dell'altro. E a dire la verità gli era mancata quella testa colorata con la sua risata buffa e il suo animo festaiolo.
Niall la raggiunse beccandosi anche il suono del clacson da parte di un taxista spericolato.
-Ciao- la salutò piegandosi leggermente all'indietro per far notare di meno le sue guance arrossate per lo sforzo a cui non era abituato. Decisamente, si sarebbe iscritto ad una palestra.
-Ma sempre in giro stai?- gli chiese ridacchiando.
-Bhè se è per questo pure tu sei sempre per strada - ribatté il biondo.
-A diferenza di questo sacco di patate irlandese io stavo tornando a casa dal lavoro- arricciò le labbra con fare altezzoso mentre vedeva l'espressione di Niall farsi stupita. Poi si girò decisa a continuare per la sua strada, quel giorno era estremamente stanca.
-Oh, scusa. Volevo solo raccontarti delle cose- le disse vedendola girasi.
L'effetto di quelle parole fu straordinario. La bionda si girò di scatto con un sopracciglio alzato dicendo 'L'inglesina? '.
Niall ridacchiò annuendo.
Non ricevette alcuna risposta se non una stretta sul braccio e uno strattone in avanti.
-Dove stiamo andando?- chiese dopo qualche secondo.
-In un bar scemo, mi offrirai un caffè e mi racconterai tutto. Per filo e per segno- .
-Ma non stavi andando a casa?- la punzecchiò.
-Oh caro mio, mai sfidare la curiosità di una donna-.

***

-E poi?- lo incalzò la bionda.
-E poi nulla. Siamo scesi dalla giostra e siamo andati in cerca degli altri - alzò le spalle.
-Spigami un attimo- intervenì la ragazza stingendo il suo caffè tra le mani -Tu le hai sbavato dietro guardandola sorridere e non l'hai nemmeno baciata? -
Il biondo annuì appena non capendo il discorso dell'amica.
-Tu sei scemo forte! Molto probabilmente hai sprecato l'unica possibilità che avevo con lei!-
-Calma. Siamo solo amici e l'unica possibilità che lei da a qualcuno è ad un certo Harry sono focio Styles alias suo migliore amico-.
Jacqueline sospirò portandosi una mano sulla tempia - E tu vorresti dirmi che non ci hai provato solo per un inglese? Che è pure gay?-
-Si, ma dovresti vedere che carino che è con Louis. Li ho guardati sai? Si sono presi la mano un paio di volte sorridendo e scambiandosi batt-- Niall stava iniziando a fangirlare sui due ragazzi conosciuti. Lo ammetteva, erano tanto carini assieme.
-Stop! Stiamo parlando di te! Per quanto mi piacciano le coppiette gay ora stiamo parlando di Niall Horan e Charlie non ricordo il cognome. Quindi ora tu inizi a fare il carino con lei così la prossima--
-Perché dovrei fare il carino?- chiese confuso.
-Tesoro - la bionda si sporse in avanti prendendogli le mani e guardandolo negli occhi - non avrei mai voluto dirtelo io ma..-
-Ma?!-
-Ti sei innamorato, e sei nella merda perchè lei vive a Londra-
-Ma cosa?! Io non lo sono!- lasciò le sue mani alzando il tono di voce leggermente irritato .
-Ah no?- lo sfidò lei.
-No- disse prima di alzarsi e avviarsi alla cassa per pagare il tutto.

-Uomini - sospirò alzando gli occhi al cielo prima di prendere la sua borsa e seguire il biondo.

Spazio d'autrice :
Allora sono in stra ritardo ma non importa. Ora sono abbastanza stanca quindi vi lascio.
Adios.

The Correspondent|| Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora