9

554 26 24
                                    

purtroppo quando una persona mi delude tendo ad annullare i sentimenti verso di lei, a volte forzatamente, per non sentire il dolore di quella perdita.
fidarsi era sempre stata una cosa che mi riusciva difficilmente, probabilmente per via del mio essere cinica, o tremendamente introversa.
Aurora era stata una delle prime persone ad abbattere quel muro che io stessa mi ero creata, e fondamentalmente una delle pochissime a restare.
mi capitava spesso di avere vari flussi di pensieri come questi, anche nei momenti più randomici della giornata.
quel giorno, Aurora si stava preparando per andare al bunker dai ragazzi, che pochi giorni dopo sarebbero andati a Sanremo Giovani.
ero contentissima di quel loro traguardo, nonostante tutti gli intoppi che ci furono nel percorso, e nonostante non li vedessi da un po', dato che ero in sessione, ma soprattutto dato che non risposi al messaggio di Duccio, inviatomi sei mesi fa.
non ebbi minimamente il coraggio.
e poi volevo reprimere e ignorare il fatto che io provassi ancora dei sentimenti per lui, o probabilmente, li avevo maturati proprio grazie a quella lontananza.
a volte noi umani ci diciamo delle bugie, ci proviamo perlomeno, provando ad autoconvincerci di una realtà che non è quella che stiamo vivendo.
stare in camera mia ad ascoltare la musica era sempre stata la mia cura a tutto, in quei giorni uscivo raramente, infatti mi mancava pure stare a scherzare con Aurora davanti ad un gelato, ma non me la sentivo minimamente.
sentii poi bussare alla porta, intuendo fosse la ragazza a cui stessi pensando poco prima, tolsi una cuffia e le dissi di entrare.
"ehi" mi salutò chiudendo poi la porta dietro di sé
forzai un sorriso
"sto andando dai ragazzi, tu non vuoi venire?" mi chiese lei con i suoi occhioni nocciola in maniera totalmente innocente.
distolsi lo sguardo dai suoi occhi, non riuscivo più a mantenere il contatto visivo neanche con lei, era qualcosa che mi veniva difficile.
abbassai lo sguardo portandolo ai miei piedi, che muovevo nervosamente.
"va bene, fa nulla" disse lei alzandosi con un sorriso triste, mi faceva quella domanda quasi tutti i giorni, sperava in una risposta non negativa come al solito.
"va bene" le dissi
la vidi fermarsi sulla soglia della porta con la mano ancora sulla maniglia, si girò verso di me, facendomi un sorriso
"ti aspetto allora" furono le parole che pronunciò poco prima di uscire dalla stanza.
avrei voluto fare l'in bocca al lupo ai ragazzi di presenza, mi sarei sentita una merda se non l'avessi fatto, quindi mi feci forza e mi vestii con un jeans e una felpa, una delle loro, con scritto "i ❤️ villanova", me l'aveva regalata Pietro poco prima del drop.
andai in salotto dove trovai Aurora al telefono intenta ad aspettarmi, ma sentivo che dovessi fare una cosa prima che andassimo
"prima di andare ti devo dire una cosa" le dissi sedendomi accanto a lei
"prendo il gelato" si alzò e tornò dopo pochi secondi con la vaschetta di gelato e due cucchiaini, poi si mise in posizione di ascolto
"quando siamo andate a Milano -cominciai- sono rimasta nel parcheggio, ma non per tutto il tempo"
"che vuoi dire?" disse con aria preoccupata
"quando tu e Jack vi siete allontanati, Pietro è tornato indietro -uscii dalla tasca il pass che mi aveva dato il ragazzo- io il concerto l'ho visto eccome" la guardai con un sorriso forzato
"quindi tu" cercò di formare una frase
"sì, l'ho sentita, e quella sera me l'ha pure mandata, non ho avuto il coraggio di rispondere neanche dopo metà anno praticamente" mi sentii gli occhi pizzicare dalle lacrime, che piano piano riscaldavano il mio viso e cominciavano a cascare come un fiume in piena.
la mia migliore amica mi abbracciò, stringendomi forte a sé. l'unico suono oltre a quello dei miei singhiozzi era quello del paesino dove vivevamo, che quel giorno era più rumorosa del solito.
"te la senti di venire al bunker? se non vuoi resto a casa con te e faccio venire Pietro" mi disse poi mettendomi le mani sulle spalle accarezzandole.
annuì, ero sicura di volerci andare, nonostante sapevo che non avrei avuto un bell'effetto nel vedere il rosso, soprattutto dopo quella canzone, che occupava la mia testa dal giorno in cui la sentii per la prima volta.

"ciao bellissimi" salutò Aurora non appena entrò nel bunker, cazzo, mi era mancato quel posto.
chiusi la porta non appena entrai dopo di lei, non facendomi notare.
"bambina" mi venne incontro Jack con un sorriso in volto e avvolgendomi in un abbraccio.
capitava molto spesso che i ragazzi chiamassero me e Aurora "bambine" sia per una questione affettiva sia perché eravamo veramente le più piccole del gruppo (anche se io e Jack avevamo 6 giorni di differenza).
"Sese" sorrise Pietro, probabilmente il ragazzo non si aspettava che sarei tornata così presto, o così tardi.
piano piano tutti i ragazzi mi saluatarono con un abbraccio, ed infine, lo vidi.
era seduto sul divano, non mi tolse gli occhi di dosso da quando entrai nel bunker.
incrociai i suoi occhi verdi, che non brillavano come loro solito.
il ragazzo mi fece un sorriso innocente e mi salutò con la mano, io feci lo stesso.
"Sere tu ci accompagni a Sanremo?" chiese Andrea mettendomi sottobraccio e di conseguenza interrompendo bruscamente quell'unico contatto che avremmo potuto avere per non so quanto altro tempo.
"in realtà non saprei, ho l'ultimo esame da dare proprio il giorno prima" dissi dispiaciuta con un sorriso triste sul volto
"se non puoi fa niente, sarà come se fossi lì" disse Marco sorridendo
"però ragazzi io non ho ancora ascoltato la canzone, in teoria è già uscita, no?" chiesi sedendomi di fianco a Pietro e Aurora.
"sì, un mesetto fa, te la facciamo recuperare allora" Dario si mise al computer alla ricerca della canzone, trovandola subito poco dopo.
la canzone si chiamava 'effetti speciali', e tramite delle metafore cinematografiche raccontava delle dinamiche che si hanno in una coppia, e del senso di smarrimento che si ha quando questa finisce. il ritmo della canzone era molto movimentato, ma il testo era tutt'altro che allegro, cosa che succedeva con molte delle loro canzoni.
"per favore facciamo una petizione per far star zitto Pietro Serafini perché ogni volta che parla è una tragedia" dissi asciugandomi le lacrime non appena finì la canzone
"ma poi vorrei capire che cazzo si ride nel videoclip" mi diede corda Aurora come se il ragazzo in questione non fosse tra noi due.
"ti è piaciuta però?" chiese Pietro mettendosi davanti alla sua ragazza cosicché non potessimo più riuscire a comunicare.
"sì Pi, è bellissima veramente, secondo me vi qualificherete per Sanremo" dissi con un sorriso in volto
"ma va Sere, non dire stronzate" disse Jack ridendo
"io sono serissima, fidatevi della zia" dissi dandomi due colpetti sul petto, provocando una risata ai ragazzi.

"vado un attimo fuori" dissi alla mia amica mentre eravamo un po' tutti sul divano a vedere Andrea e Marco giocare a Fortnite e noi un po' annoiati li pregavamo di fare qualcosa che potesse impiegarci tutti.
mi alzai e, come anticipato alla mia migliore amica, uscii fuori, poi mi sedetti sul prato e lasciai che il venticello fresco di quella sera mi accarezzasse il viso.
"ti prendi di freddo così" mi sentii dire prima di ritrovarmi una giacca addosso, riconobbi subito il profumo.
"tranquillo Du, sono fatta di ferro ormai" gli dissi forzando un sorriso, poi lo vidi sedersi accanto a me
scrutai bene il ragazzo che ebbi accanto a me, e notai che sotto il suo cappello non vi era più alcuna traccia dei suoi bellissimi ricciolini dal colore indefinito.
"ti sei rasato i capelli"
"ti piacevano così tanto che non volevo li toccasse qualcun'altra che non fossi tu" mi disse guardandomi dopo che fece un tiro dalla sigaretta che teneva nella mano destra.
sentii un brivido percorrere la mia schiena, mi limitai a rimanere impassibie, quando che in realtà quella frase mi aveva colpito e non in maniera indifferente.
"comunque io c'ero a Milano, al concerto dico" gli dissi rompendo in silenzio
"non lo sapevo" aveva una voce dolce e bassa
"neanche Aurora fino a qualche ora fa, Pietro ha tenuto il segreto in tutti questi mesi, è stato grazie a lui se sono entrata -poi mi girai verso di lui- e la canzone l'ho ascoltata, sia live che dalla demo che mi hai mandato"
nei suoi occhi non capii bene se si creò una scintilla o se diventarono semplicemente lucidi, ma distolsi lo sguardo per evitare di caderci, perché avrei fatto quella fine altrimenti.
"capisco che tu non voglia parlarmi più o avere a che fare con me, ti ho trattata una merda e non te lo meritavi, per niente -cominciò il discorso- ma come ti ho già detto sono un coglione, non sono riuscito a capirti, e la musica è l'unico modo che ho per esprimermi, speravo di poterti passare quello che sento. e mi dispiace, ma per davvero Nena, mi manchi." la voce di Duccio tremava ogni parola di più, e io cercavo in tutti i modi di rimanere impassibile davanti a quella scena.
"Duccio io non so se tornerà tutto come prima, dopo quello che è successo, ma ti posso dire che ho apprezzato verso tanto la canzone, mi ha emozionata, ti ringrazio" feci un sorriso ma senza girarmi verso di lui, sapevo che non avrei saputo resistere.
"va bene, io in ogni caso ti aspetto, perché ho capito veramente di tenerci a te, e ho capito cosa intendessi tu quella sera, sono solo un coglione" disse continuando a fumare
"smettila di insultarti Du, e poi vai avanti, hai 22 anni, non puoi restare bloccato" gli dissi stavolta guardandolo con un tono di rimprovero
il ragazzo abbassò lo sguardo, poi sussurrò
"la verità è che se tornassi da me ti darei il mondo intero"
riconobbi subito quella frase, che mi creò un nodo alla gola, non riuscivo più a rispondere.
il rosso poi mi guardò
"torna dentro, ti prenderai di freddo"
"anche tu"
"sono fatto di ferro io" mi copiò la frase, cosa che mi provocò un sorriso.
mi alzai velocemente e corsi dentro facendo cadere nella corsa la felpa del rosso, avevo appena preso la mia decisione.
"vi accompagno a Sanremo".

_________________________________
non capisco se mi piace o no

boh
aggiornato x mia moglie ovviamente (t amo rora)

fatemi sapere se la storia vi piace!
vvb
sere vostra!

nero mascara - piccoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora