sedici

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Holden

Entro in sala 2 dove so che c'è Rudy ad aspettarmi.
"Ciao Holden" mi saluta per poi abbracciarmi.
"Ho saputo della proposta che hai fatto per la canzone da portare in questa puntata" mi informa il prof e a quella affermazione mi irrigidisco, avendo paura l'abbia presa male.

"Che ne pensi?" domando curioso, sperando approvi la mia richiesta dato che ci tengo molto a portare quel pezzo.
"Allora Holden, io ho deciso di darti fiducia. Bella d'estate è un pezzo davvero tosto, ma sono certo che non mi deluderai assolutamente" appena sento queste parole non posso fare altro che sorridere e ringraziare.
"Grazie mille davvero"

"Posso farti una domanda?"
"Certo"
"Come mai questa proposta e soprattutto perché questa canzone?" mi chiede curioso.
"La mia intenzione è quella di fare una dedica a una persona"
"Siete molto carini, lo sai?" afferma lui sorridendo facendomi capire che sa perfettamente di chi sto parlando e soprattutto di essere a conoscenza della conversazione tra me e Sara avvenuta qualche sera fa, e arrossisco leggermente.
"Va bene, non ti voglio mettere in imbarazzo" dice ridendo.

Dopo aver finito di parlare con Rudy rientro finalmente in casetta.
"Finalmente, ti stavamo aspettando per mangiare" dice Holy appena mi vede entrare dal cancello.
"Che se magna?"
"Carbonara" risponde Nicholas.
Appena entro dentro vedo Sara già seduta al tavolo, così decido di andare accanto a lei, che, appena mi nota mi sorride dolcemente.

"Ciao Jo"
"Ei, non indovinerai mai che canzone porto giovedì in puntata"
"Allora dimmelo se non indovinerò mai" risponde facendomi sorridere.
"Bella d'estate" affermo guardandola negli occhi e subito sorride.
"Ma che dici, davvero?" domanda lei incredula e notando la sua reazione trattengo una risata.
"Te lo giuro, spero de farla decentemente però"
"La farai benissimo, ne sono sicura"
"Grazie piccolè" dico lasciandole un bacio sulla tempia.

"È pronto ragazzi" dice Nicholas alzando il tono della voce, per farsi sentire, così piano piano tutti si siedono a tavola.
Mentre mangiamo scherziamo tra di noi raccontandoci anche ciò che abbiamo fatto in questa giornata.

"Com'è?" domando a Sara indicando con lo sguardo la pasta, notando il suo piatto ancora pieno.
"Buona" risponde lei.
"È bona però non la mangi?" dico facendomi più vicino a lei con sedia.
"Che te sei mangiata oggi a pranzo?" le chiedo a bassa voce, per non far sentire a nessuno ciò di cui stiamo parlando.
"Delle gallette" risponde guardando altrove.
"Sá, così non va bene, devi mangiare"
"Ma io mangio Jo" dice sbuffando, visibilmente a disagio a parlare di questo argomento.

La guardo dispiaciuto, mi fa male sapere di non aver alcun potere per farla star meglio.
"Non voglio essere pesante o darti fastidio, però tu lavori con il corpo Sá e consumi tante energie. Se non mangi rischi de sta male" le dico preoccupato.
"Non ti preoccupare Jo, davvero" dice cercando di chiudere il discorso, per poi alzarsi e andare a sistemare la cucina.

"Che cosa ti turba, maestro?" domanda Tiziano avvicinandosi a me, notando il mio sguardo perso nel vuoto.
"Sono preoccupato per Sara" dico e lui mi guarda confuso, non capendo di cosa io stia parlando.

"Non mangia, lei ha già sofferto de disturbi alimentari, m'ha detto però che è na ferita ancora aperta" gli spiego, chiedendogli anche di non parlarne in giro dato che non mi sembra rispettoso nei suoi confronti.
"Merda" risponde lui sgranando gli occhi per poi guardare la ragazza che si trova al bancone della cucina, intenta a pulire.
"Quando non ci stai tu a pranzo con lei allora ci faccio caso io" dice facendomi l'occhiolino e a quelle parole sorrido.
"Grazie bro, me faresti un favore"

"Solo se mi dici se quindi ti piace" afferma facendomi roteare gli occhi.
"Sei n'accollo oh, me che voi?"
"Eddai non ti fidi di me?" domanda, insistendo nel volere una risposta.
"Bro, ma che te devo dì? È bella, sì, però non te lo so dì se me piace"
Da parte mia c'è sicuramente attrazione nei suoi confronti. Mi trovo bene con lei, siamo molto simili e non posso negare la sua bellezza, mi attrae sia fisicamente che mentalmente.

"Secondo me vi piacete tutti e due, ma ancora non l'avete capito"
"Vabbè mo basta" dico per poi alzarmi, non mi è mai piaciuto sbandierare i miei sentimenti e sicuramente non lo farò ora davanti le telecamere.

"Te do na mano" dico avvicinandomi a Sara, prendendo i piatti sporchi.
"Jo non preoccuparti, faccio io"
"No, ti aiuto" continuo io e lei mi ringrazia.
Mentre sistemiamo tutto parliamo tra di noi, ma ad un certo punto vedo che si appoggia al bancone tenendosi la testa tra le mani.

"Sá, tutto bene?" domando preoccupato.
"Si, sto bene" dice sorridendo e la guardo dritto negli occhi e capisco che non è affatto vero.
"Vai a riposarti, famme sto favore"
"No Jo, finisco qui"
"No Sá, vai. Stai male" dico bloccandola quando vedo che vuole ricominciare a lavare le cose.
"Va bene, grazie" mi sorride e io le faccio l'occhiolino.

Sara

Mi sdraio nel mio letto per rilassarmi, non è la prima volta che mi capita di sentirmi male all'improvviso ma sono sempre riuscita a gestire questi casi.

"Visto che alla fine è venuto a chiederti scusa?" dice Mari sorridendo.
"Ci ho sperato fino alla fine, stavo perdendo le speranze"
"È pazzo di te lui" afferma maliziosa e la guardo male.
"Ma che dici, ci vogliamo tanto bene"

"Disturbo?" appena sentiamo la voce di Joseph ci giriamo entrambe verso la porta.
"Sono io che disturbo in questo momento, vi lascio soli" dice Mari facendo ridere il ragazzo per poi lasciare la stanza.

"T'ho portato la cioccolata calda" dice sorridente mostrandomi la tazza che ha in mano e sorrido.
"Jo non dovevi, davvero"
"Si invece, te servono un po' de zuccheri in corpo" afferma sedendosi accanto a me.

"Ti voglio bene Jo" dico sinceramente per poi abbracciarlo.
"Anche io piccolè"

NUVOLA; Holden Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz