undici

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Sara

Dopo la fine della puntata, al rientro in casetta, decido di videochiamare la mia famiglia per chiacchierare un po' con loro e aggiornarli sul mio percorso.
La mancanza inizia a farsi sentire e diventa un po' pesante per me, dato che sono molto legata a loro.

Dopo aver passato un po' di tempo in chiamata con loro decido di farmi una doccia per rilassarmi, per poi sistemare la camera.

"Ei Sá" mi saluta Joseph passando per la mia stanza.
"Me fai compagnia?" mi domanda con la sua busta di tabacco in mano e annuisco, così prendo la mia iqos e lo seguo in giardino.

"Allora? Come ci si sente a sapere che il tuo pezzo sarà prodotto?" gli domando sorridendo.
"Sono felicissimo, davvero. Ho un mix di emozioni dentro di me che neanche riesco a spiegarle"
"Immagino...comunque te lo meriti davvero tanto. Si vede quanto ci tieni a quello che fai"
"Grazie Sá" dice sorridendo, mentre è impegnato a incartare la sua sigaretta.

***

Ho appena finita la mia lezione con la Celentano, che mi ha assegnato una nuova coreografia.
Quest'ultima è davvero bella, l'unica cosa che mi preoccupa è come dovrò vestirmi per affrontarla e proprio per questo, mentre la provavo e mi guardavo allo specchio sono crollata dentro di me.

Con il mio corpo non ho un bel rapporto, infatti ho sofferto per qualche anno di disturbi alimentari, purtroppo però, è una ferita non del tutto chiusa.

Per questo motivo appena esco dalla sala prove scoppio in un piano liberatorio mentre mi dirigo verso la sala relax per cambiarmi subito, vestita in questo modo sono proprio in imbarazzo, e dopo essermi cambiata mi siedo sulle scalinate.

Non è mai stato facile per me accettarmi, anche se quando ballo mostro il contrario. È successo poche volte che io mi sia guardata allo specchio e abbia pensato "wow, che bella che sono", sono sempre la prima a trovare qualsiasi tipo di difetto in me.

"Sá, che è successo?" appena sento la voce di Joseph mi asciugo velocemente le lacrime, non voglio farmi vedere così.
"Oi" continua il ragazzo preoccupato vedendomi in quelle condizioni.
"Nulla Jo, non preoccuparti"
"Ma che stai a dì, stai piangendo! Che sta succedendo?"

Appena finisce di parlare mi getto tra le sue braccio e scoppio nuovamente a piangere.
"Oh, così me fai preoccupà peró" dice stringendomi forte.
"Respira piano, riprenditi" mi sussurra all'orecchio.

"La coreografia" dico tra un singhiozzo e l'altro.
"C'è qualcosa che ti mette in difficoltà?" mi domanda e annuisco.
Mi stacco dall'abbraccio e mi risiedo sulle scalinate, faccio un respiro profondo e decido di raccontargli tutto.

"Quando avevo quasi 16 anni ho iniziato a soffrire di disturbi alimentari. Non mi piacevo e odiavo il mio corpo, così ho iniziato a mangiare di meno. Mangiavo davvero poco, contavo anche la pasta nel piatto. Sono arrivata a pesare molto poco, stavo scomparendo, sono stata poi seguita da un centro di riabilitazione specializzato e ad oggi posso dire di stare meglio, ma ancora non riesco ad accettarmi completamente" racconto al ragazzo senza avere il coraggio di guardarlo.

"Sarè, guardame"
"Tu non hai nulla di cui vergognarti, capito?" mi dice alzandomi il viso, guardandomi negli occhi.

"Cosa c'è che ti blocca nella coreografia?"
"Come dovrò vestirmi, ma anche la coreografia in sè mi mette ansia" gli confesso.

"Vieni con me" dice prendendomi la mano, facendomi alzare.
"Dove?" domando confusa.
"Tu seguimi"
Usciamo dalla sala relax per poi entrare in sala prove.

"Ti vergogni anche di me?" mi chiede sorridendo e io mi blocco.
"Facciamo così, io mi siedo lì in quell'angolo, come se non ci fossi" domanda notando la mia reazione.
"Jo non ti devi preoccupare, davvero. Non voglio che perdi tempo"
"Sá non scherzare, te voglio aiutà"

Decido di ascoltarlo, anche se la sua presenza mi mette un po' in soggezione.
"Quando ti faccio un cenno fai partire la musica, okay?" dico e lui annuisce.
Inizio a provare, ma a metà coreografia mi blocco e sento le lacrime che vogliono uscire.

"Che succede?" domanda Jo alzandosi e venendo vicino a me.
"Lo vedi? Non ce la faccio! Non ci riesco proprio"
"Sá, non è vero che tu non ce la fai. Tu ce la puoi fare benissimo, l'ha detto anche la maestra che tu puoi fare tutto"
"Tu devi capire che tutti questi pensieri sono solo nella tua mente. Perché per tutte le persone intorno a te, tu sei magnifica!"
"Vuoi riprovarci?" domanda e annuisco.

Fa ripartire la musica e io continuo a provare, riuscendo questa volta ad arrivare fino alla fine.
Appena termino la coreografia Jo si alza e applaude, sorridendo.
"Visto che puoi farcela? Sei bravissima!"
"Ora mi è venuta, ma al solo pensiero di doverla ballare in studio davanti a tutte quelle persone mi parte un attacco di ansia" ammetto e lui mi abbraccia sentendo quelle parole.

"Ti darei i miei occhi per farti capire che non sei come pensi" dice facendomi arrossire.

NUVOLA; Holden Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora