2014

14 0 0
                                    

Da: Hwang Hyunjin hwanghyunjin@webmail.free.fr

A: yangj93@outlook.com

Data: 18 febbraio 2014, 23:49

Oggetto: Ultimi pensieri sul tuo piccolo capolavoro


Yang che legge Rimbaud, ho recuperato quello che rimaneva della tua storia.

Scusami se non sono riuscito a farlo prima, ho visto che la mail che mi hai mandato risaliva a fine gennaio, ma il lavoro mi sta tenendo corpo e mente occupati. Come sempre, spero che ad F. tutto prosegua per il meglio. Abbiamo già parlato tanto dei nostri amici, nonostante ciò, ci tengo comunque a farti sapere che ho ripreso a sentirmi con Changbin, lasciando da parte quella discussione che conosci meglio di tutti noi. Il punto è che finalmente ho ritrovato l'amico che avevo conosciuto a diciannove anni. Mi dispiace aver perso con lui del tempo prezioso e aver messo tutti in una situazione imbarazzante.

Come va, invece, la convivenza con Minho? Mi dicevi che, quando c'è, nel pacchetto ormai è compreso anche Jisung. Dovevamo capire come sarebbe andata a finire già quella volta che eravate venuti da me a studiare... Anzi, sono convinto del fatto che tu avessi già intuito qualcosa. Hai molto occhio e orecchio per questo tipo di cose. Raccontami anche di come sta Felix e non aver paura di dirmi come vanno le cose tra di voi, se ne senti il bisogno e se ti va. Sai che sono qui, direttamente dalla tua posta elettronica. Sono felice tu abbia trovato qualcuno a cui voler bene e che ti vuole bene, Yang che legge Rimbaud. Scusami anche questi sentimentalismi, saranno i quasi 24 anni che mi rendono così? Tra un po' non dirò più che sto crescendo, ma che sto invecchiando...

Fortunatamente, le persone che conosco qui mi ricordano di quanto in realtà io sia giovane. Allo stesso tempo, sento in qualche modo di starmi conformando a loro. Al loro stile di vita, al loro modo di parlare e scherzare: è come se non fossi solo io ad essere in Francia, ma anche la Francia ad essere in me. Quando sei tanto lontano dal tuo Paese, questa è la miglior consolazione e soddisfazione. Devo essere sincero, in questo periodo mi mancano T. e la mia famiglia in modo particolare. Dongyul e Dongmin quest'anno hanno iniziato le scuole medie. I miei genitori mi tengono dettagliatamente aggiornato e non dimenticano mai di mandarmi delle foto dei gemelli, ma non è proprio lo stesso. Quest'anno fanno dodici anni, tra poco saranno adolescenti. Ho quest'orrenda sensazione di starmi perdendo dei momenti fondamentali della loro crescita, anche quando parliamo al telefono. Magari è questo genere di malinconia a ricordarci ogni giorno che siamo umani, che siamo vivi. Penso anche a te molto spesso, mi mancano i tempi quando entrambi frequentavamo l'università e stavamo sempre insieme.

Torno alla ragione per la quale ho scritto questa mail. Ho letto tutto fino all'ultima riga con il fiato sospeso. Dopo aver passato tanto tempo a seguire questa storia pian pianino, arrivare alla conclusione ha un non so che di dolceamaro. Ed è una buonissima notizia: solo le migliori storie, quando arrivi alla frase finale, ti trasmettono nostalgia. Personalmente, è forse quello che più cerco in un romanzo. Mi piace che, nonostante l'intreccio fitto e i molti personaggi, tu abbia mantenuto centrale il rapporto tra Flaminio e Clemente. Degno di nota soprattutto perché hai bilanciato benissimo la storia d'amore tra Flaminio e Livio, lasciandola nel suo giustissimo secondo posto. Ah, e anche il titolo che hai in mente mi fa impazzire: L'ordine dei sensi suona proprio bene, sai? Naturalmente c'è qualcosina qui e là da correggere nella forma, ma direi che a contenuto e a significato generale ci sei alla grande. Ti ringrazio tanto per avermi permesso di entrare nel tuo mondo, e ovviamente anche in quello di Flaminio e Clemente. E ti prego di non chiedermi ulteriori pareri "oggettivi" sulla storia, sono troppo di parte per continuare a dartene. Jeongin, te lo ripeto a costo di suonare noioso: questa storia ha potenziale. Ce l'ha sul serio. Rifletti se valga la pena darle una possibilità, prova a mandare la bozza ad una casa editrice. Forse non ne capisco quanto te di letteratura e di certo non so scrivere così bene, ma riconosco un buon racconto quando ne leggo uno. E tu hai talento da vendere. È il momento di farle, queste cose meravigliose.

YANG CHE LEGGE RIMBAUDWhere stories live. Discover now