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Spencer Read

Il sole calava pigro sulla capitale americana, tingendo di rosso i monumenti e le strade della città. Un velo crepuscolare avvolgeva la Casa Bianca, il Campidoglio e il Lincoln Memorial, donando loro un'aura di mistero e di inquietudine. All'interno della sede dell'FBI, la BAU era in fermento. Un pericoloso serial killer, soprannominato "Il Macellaio", era ancora in libertà e la tensione era palpabile.

Tu, l'agente T/N, eri stata scelta per un compito delicato e pericoloso: attirare il killer in trappola. Il piano era semplice, ma non privo di rischi. Ti saresti recata in un luogo appartato, fingendo di essere una vittima indifesa. Spencer, nascosto nelle vicinanze, sarebbe intervenuto al momento opportuno per catturarlo.

Mentre ti preparavi per la missione, un senso di trepidazione serpeggiava nel tuo animo. Eri consapevole del pericolo che correvi, ma eri anche determinata a fermare quel mostro e a dare giustizia alle sue vittime. Indossai una felpa nera con cappuccio, che copriva parzialmente il tuo volto, e afferrasti una pistola, nascondendola nella tasca dei jeans. Il tuo cuore batteva forte nel petto mentre uscivi dalla sede dell'FBI e ti dirigevi verso il luogo designato.

Il sole era ormai tramontato e la città era immersa nell'oscurità. Il luogo dell'appuntamento era un parco deserto, illuminato solo da alcuni lampioni malfunzionanti. Un silenzio irreale regnava sovrano, rotto solo dal fruscio delle foglie autunnali mosse dal vento. Ti fermasti al centro del parco, tremando non solo per il freddo pungente, ma anche per la paura che attanagliava il tuo cuore.

Ma all'improvviso, come un uragano che sconvolge la quiete di un lago placido, il "Macellaio" si presentò all'appuntamento. Il suo volto era un enigma celato dietro un passamontagna nero, i suoi occhi brillavano di una luce malvagia che non lasciava presagire nulla di buono. In mano stringeva un coltello, la lama affilata come un rasoio rifletteva la luce fioca dei lampioni, una lama che pulsava di una vita propria, bramosa di sangue. Spencer, il tuo angelo custode, si lanciò all'attacco con la furia di un leone ferito. Un corpo a corpo violento e brutale, una danza macabra tra la vita e la morte. I pugni volavano veloci come fulmini, calci sferzanti risuonavano nell'aria gelida della notte. Ma il "Macellaio" era un avversario temibile, la sua forza era sovrumana, la sua abilità con il coltello letale.

In un attimo di fatale disattenzione, un fendente profondo ti trafisse l'addome. Un dolore lancinante ti straziò le viscere, un urlo straziante ruppe il silenzio della notte. Il sangue caldo sgorgava dalla ferita come un fiume in piena, macchiando di rosso il tuo corpo e l'asfalto sotto di te.

La scena si trasformò in un caos di urla e sangue. Spencer, con gli occhi spalancati per l'orrore e la rabbia, si avventò contro il killer con una furia animalesca. Lo colpì con pugni violenti, lo disarmò con una mossa fulminea, lo immobilizzò a terra con la forza della disperazione.

Il "Macellaio" era sconfitto, la sua lama assassina spezzata a terra. Ma il prezzo della vittoria era alto, troppo alto. Tu giacevi a terra, immobile e dolorante, un filo sottile di vita che ti separava dall'abisso.

Spencer si inginocchiò accanto a te, premendo un panno sulla tua ferita con mani tremanti. Il suo sguardo era pieno di angoscia, la sua voce rotta dalla commozione. "T/N, resisti!" gridava, implorando il cielo di non perderti. "Non puoi lasciarmi!".

In pochi minuti, il frastuono delle sirene delle ambulanze e delle volanti lacerò il silenzio della notte, come un urlo di dolore che si propagava nell'aria. Il rosso pulsante dei lampeggianti illuminava i volti tesi degli agenti e dei paramedici, mentre ti caricavano su una barella, il tuo corpo esanime avvolto in un lenzuolo bianco macchiato di sangue.

Il viaggio verso l'ospedale fu un incubo a occhi aperti. Il dolore lancinante all'addome si mescolava al suono assordante delle sirene e al terrore che ti attanagliava il cuore. La paura di morire, di non rivedere mai più Spencer, di lasciare incompiuto il vostro amore era un'ombra nera che inghiottiva ogni speranza.