La ragazza dietro l'albero

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Sono seduta ad un tavolo, i miei capelli biondi sono raccolti in uno chignon. Il corsetto celeste mi sta stretto, la gonna mi da fastidio. Un'orchestra sta suonando della musica classica che fa da sottofondo, mentre pilucco un po' di cibo, controvoglia. Ho lo stomaco chiuso. Perché Jul ha reagito così? Che cosa le è preso di punto in bianco?

Questo "Stephan" sta parlando di politica con mio padre, facendo qualche battuta sessista ogni tanto e lanciandomi sguardi allusivi. Signore pietà, cristo pietà. Ma perché ? Tutte quante a me?

« perdonate l'interruzione, vado due minuti alla toilette »

Mi allontano camminando con portamento ed eleganza, e quando giro l'angolo e nessuno può più vedermi, sfilo i tacchi e corro su per le scale, fino alla camera di Jul. Busso lentamente, e non ricevendo risposta, entro piano e senza far rumore.

« Ciao Jul... »

Lei si alza di scatto dal suo angolino, asciugandosi le lacrime e sistemando gli occhiali dorati.

« Ciao Sissi! Dimmi tutto! »

« Jul, lascia questa maschera da parte. Che hai? »

« Nulla! Sto bene! »

« Juliet lacy. Non mentirmi. Perché sei scappata via in quel modo? Che cosa ti è preso?»

« Non mi avevi detto che...che ti sposavi »

Già, non glielo avevo detto. Perché non gliel'ho detto? Sono una stronza...si è sentita tradita, avrei dovuto dirglielo. Cazzo.

« Io...dio Jul, mi dispiace così tanto. Avrei dovuto dirtelo, sono stata una stupida, non so perché non te ne ho parlato, chissà che mi passava per la testa...»

« Sissi, non sono triste perché non me lo hai detto, sono triste perché io ti -»

Jul non fa in tempo a finire la frase che questo famoso  "Stephan" fa il suo ingresso nella stanza.

« Sarah, carissima. CHE CAZZO CI FAI QUI?! »

« Io...mi perdoni, avevo bisogno di parlare con -»

« Tu proprio nulla. Esci immediatamente »

Saluto Juliet con un cenno del capo, ed esco. Non appena chiudo la porta alle mie spalle vengo bloccata al muro. Mi arriva una ginocchiata nel basso ventre, e un potente schiaffo sul viso.

« mettiamo in chiaro un paio di cose... » dice Stephan con voce tonante, negli occhi un'ira cieca.

« Ora che sei la mia fidanzata tu sei una mia proprietà. Farai tutto quello cheti dico a cominciare da adesso. Quella troia di prima non la vedrai mai più, altrimenti la uccido. Non andrai da nessuna parte senza il mio permesso. Non mangerai nulla che io non ti dica che puoi mangiare. Sono stato abbastanza chiaro, tesoro?? »

« Si... »

***

È mezzanotte passata. Ancora non riesco a dormire. Stasera non ho mangiato, quello stronzo ha detto che sono stata male. Bene. Jul adesso non solo mi odia, ma non potrò vederla mai più. Inoltre dovrò passare la vita con uno schifoso vecchiaccio.

No, no, no.

Sto facendo una catena con le lenzuola

No, no, no.

Sto camminando nel giardino, sto andando oltre la siepe

No, no,no.

Sono arrivata alla casa sull'albero. È il momento.

La ragazza dietro l'alberoWhere stories live. Discover now