Festa d'Autunno

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Sono abbracciata a Jul in camera sua, Lizard sta accovacciata davanti a noi sbattendo le ali di tanto in tanto e scuotendo un po' la testa, con uno sguardo misto fra il rimprovero e il compassionevole.

« Scusaci ancora Liz...sono stata stupida » dice Jul con lo sguardo basso, accarezzandomi la mano. Lizard sospira, sorridendo leggermente, con uno sguardo particolare. Si alza dando delle leggere pacche sulla testa di Jul continuando a sorridere.

« Non è successo nulla, ma dovete stare attente. » decreta lei lanciandomi uno sguardo eloquente scostandosi una ciocca di capelli e spostandola dietro l'orecchio.

È incredibile come il sorriso di un'amica possa essere così magnetico. Mi piacciono le persone che mi sorridono, ma lei in particolare mi fa sentire al sicuro. Anche Juliet lo fa, ma in modo diverso. Intenso, si,  ma più...familiare? Amoroso forse? Come se fosse possibile... Liz invece lo fa in modo particolare, come una sorta di madre/migliore amica.

È stata una giornata intensa. Quelle guardie dei miei stivali mi hanno fatto male. Jul non si è fatta nulla, è praticamente una guerriera, è allenata, forte, agile. Io...ehm...beh, l'ultima volta che ha provato a insegnarmi come si combatte è finita miseramente. Non c'è bisogno di dire chi delle due ha vinto. In ogni caso, le erbe di Lilith miste a un pizzico di magia mi hanno guarito in men che non si dica. A quanto pare, si può guarire praticamente tutto con il giusto incantesimo, ma in base alla ferita c'è un dispendio di magia differente. Occhio per occhio e dente per dente, solo che al posto di occhi e denti si scambia potere. Un taglietto richiede poca magia, una ferita profonda una media quantità, in base a quanto estesa e così via. Sono grata a William ed Elizabeth che se ne sono accorti quasi subito e hanno mostrato i loro bracciali affermando di essere con noi, che non eravamo da sole e non avevamo cattive intenzioni. Alla fine, anche se scosse siamo tornate a casa. Casa? Beh anche se siamo qui da poco mi sembra di sì. Ormai mi sono affezionata tanto a tutti, mi piacciono i pomeriggi con Lizard, cucinare e gestire la casa imparando qualche incantesimo con Lilith, sentire le barzellette di Hank e ultimo ma non meno importante, Will, che ogni giorno che passa sembra somigliarmi sempre di più. Fisicamente abbiamo dei tratti simili; il taglio degli occhi, le labbra e i maledetti ricci ribelli, solo che i miei sono morbidi e lenti, lui è un riccio punto. Per quanto riguarda il carattere...hehe, è come se fosse mio fratello. A volte diciamo le cose in coro senza volerlo.

E ovviamente non mancano i momenti con Juliet, quando finalmente nessuno è in casa per un motivo o per un altro. E allora torna il nostro mondo magico, ci chiudiamo nella sua camera che ricorda la nostra casa, e tutto è come prima: io canto, lei mi ascolta rapita. Lei dipinge, io la guardo ammirata. E mi perdo nel suo sguardo, nei suoi movimenti. Lilith è anche riuscita a procurarci un Violino, che le sto insegnando a usare e si sta rivelando fantastica. Tutto le esce così bene, svolge tutto in modo perfetto, lei è perfetta. Potrei fare una lista chilometrica  delle cose che sa fare perfettamente. Anche se una cosa in cui è negata c'è: il canto. È davveeeeeero stonata, ho provato un sacco di volte a insegnarle ma non riesce. Però mi ascolta mentre mi esercito con delle canzoni popolari che abbiamo noi nel mondo "di sopra". Da quello che so, questo è una sorta di mondo parallelo credo, ma è legato al nostro in qualche modo. Si narra che una volta fosse un unico pianeta, dove due Dèi convivevano felicemente innamorati. Lei era l'origine delle creature magiche, lui degli umani. Ma il suo amore era falso, malato. Era attratto da lei, si, ma era geloso, lui voleva di più, voleva il potere delle creature magiche. "Perché lei fa nascere degli esseri così perfetti e io semplici umani?" Si chiedeva. Voleva essere meglio di quella che chiamava "compagna". E una notte, lui squarciò la pancia di lei, per rubare le creature magiche che portava in grembo. Il mondo si divise in due diversi, ancora collegati da un fine legame, i portali. Difficili da trovare e mimetizzati. Lui riuscì a prendere alcune delle creature che lei aveva concepito, quelle che poi daranno origine ai miti umani. Gli altri vennero salvati, e lei eliminò la memoria di quegli eventi da più esseri possibile, tralasciandone alcuni per errore che oggi narrano questa leggenda. Ma una nuova minaccia adesso infuria. Tornata a casa ho parlato con Lizard, che mi ha spiegato che gli umani non sono ben visti non solo per questa leggenda, ma perché a quanto pare, qualcuno, da quello che che mi hanno raccontato sembra essere proprio mio padre, ha beccato l'unico portale presente nel nostro mondo. In qualche modo, il mostro che sono costretta a chiamare "papà" aveva desideri simili a quelli del Dio, e ha infuriato una guerra qui giù, cercando modi per appropriarsi di un po' di potere.

La ragazza dietro l'alberoOù les histoires vivent. Découvrez maintenant