Capitolo 2

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Mattina presto quando mi sveglio di scatto, mi guardo in torno e era abbastanza presto così scesi dal letto a castello e andai in bagno per fare la mia solita routine mattutina, -we belle addormentate svegliatevi- sentii la voce di maddalena -maddalè stong ca me so svegliata presto oggi- uscii io dal bagno -allora sveglia alle amichette tue- detto questo maddalena usci dalla cella -ROSA SILVIA KUBRA ALZATEVI- urlai io -AMMÓ MA CHE TE STRILLI- urló silvia mentre le altre due erano già in piedi, io mi andai a vestire, oggi avevo voglia di mettere una bella gonna così misi una gonna rosso chiaro, con una maglietta nera trasparente fino al seno dove poi comincia la parte di pizzo, con sopra un giacchettino di pelle nero con il pello all'interno che sbuca dalle maniche ed in fine degli stivali con il tacco neri pitonati
-vedi te che stile sta bella wagliona- se nè usci rosa, gli mandai un bacio volate per poi uscire a fare colazione.

Dopo la colazione ci portarono dai ragazzi che già stavano al coso per pizzaioli, entrammo e vidi subito carmine alle prese con l'impasto - we tonì buongiorno-
-federi forza al lavoro- andai accanto a carmine e di fronte avevo cucciolo e micciarella -vita mij buongiorno- abbracciai e diedi un bacio a carmine -amó allor tt apposto? Hai mangiato si?- -si si nte preoccupa- iniziai a fare l'impasto finché non si avvicinò viola al nostro bancone
-eccola qui la cuginetta del nostro carmine di salvo- disse con il suo tono -viola non me roppe er cazzo oggi non c'ho voglia de sta a perde tempo co te- così la ignorai -fede- mi sentii chiamare alzai la testa e vidi micciarella -we micciarè- intanto carmine si era spostato vicino a rosa -ma lo sai che si proprio bell oggi- disse -solo oggi micciarè?- - nono sempre- a quella affermazione sorrisi -ma lo sai che i tuoi genitori erano proprio dei senza palle perdenti- mi scaldai immediatamente -federì sta tranquilla- disse cucciolo avvicinandosi insieme a micciarella
-sto calma sto calma tranquilli- finimmo l'ora del corso e prima di uscire accarezzai la guancia a micciarella e gli feci l'occhiolino e poi abbracciai cucciolo, a qui ero già molto legata in queste settimane.

Stavano giá tutti in sala comune io ero inccazzata nera con viola giuro che sta volta a sta cessa l'ammazzo, arrivai e la vidi subito vicino a gemma -AO PROPRIO A TE CERCAVO GRANDISSIMA STRONZA- la rigirai verso di me dai capelli e gli diedi una pizza in piena faccia, davanti a tutti, Beppe inzio a prendermi per i fianchi e urlare il mio nome -STA GRANDISSIMA PUTTANA DE NA BUCCHINARA GIURO CHE  TUCCIDO NGIORNO DE QUESTI A STA GRANDISSIMA STRONZA , TE MAGNO A MORSI A STA PUTTANA- dissi mentre beppe mi lasció a maddalena.

Riuscii a vedere la faccia di carmine soddisfatta insieme a quella di edo, silvia e rosa e quelle scioccate di cucciolo macciarella e dobermann, quando mi calmai mi riportarono in sala comune ma viola non c'era ringraziando dio -wewe federica di salvo- ecco edo -edoa allor comm so stat?- - wa na bomba giuro-
- così magari la prossima volta non se mette contro de me- dissi mentre accesi una sigaretta, si avvicinó micciarella lo guardai che sentivo le farfalle nello stomaco -we piccrè si tropp fort to giur- -grazie micciarè- gli sorrisi -vuoi veni da una parte cu me?- lo guardai con una faccia cinfusa, mi prese la mano e andammo su in terrazza
-wow che bello qua in tre anni che sto qua non sono mai venuta qua con nessuno- dissi io meravigliata -allor chist è la prima volta e è cu me piccrè- mi sorrise ero molto più bassa di lui quindi le farfalle erano il doppio di quelle che avevo prima
Che me stai facendo micciarè?

M'hê appicciato 'o core|| Micciarella Where stories live. Discover now