FUGGI!!

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erano  le sei del mattino, non potevo credere di starlo facendo
era passato molto tempo dall’ultima volta che ho guardato il celo, respirato aria fresca e visto la luna.. la stessa luna che ho guardato il giorno del mio rapimento… sperando che tutto questo sarebbe finito, ed ora.. dopo sei anni ho trovato il coraggio di fuggire,
ma adesso non avevo tempo per pensare, l’avrei fatto più tardi.. adesso dovevo andarmene e scappare da quell’orribile  posto
, allora mi affrettai a scavalcare la piccola finestra sporca e impolverata e con un piccolo salto finalmente potevo sentire il terreno umido sotto di me.. una sensazione che prima provavo schifosa e sporca, ma che adesso mi provocava soltanto un senso di libertà..

una libertà che avevo perso da troppo, tutto d’un tratto sento un rumore famigliare provenire da dietro di me
-CAZZO NONONO- era lui.. stava cercando di entrate..

non mi rimaneva tanto tempo dovevo scappare, dovevo provare a quella persona priva d’umanità che io non sono di sua proprietà, e mai lo sarò..

allora mi volto di scatto e comincio a correre.. correvo più veloce di quanto potessi fino ad arrivare a quel cancelletto che separava la strada dal giardino di quella casa.. lo scavalcai
e.. ero libera?
no! nono, non devo farmi fermare dai miei pensieri, devo continuare a correre, non voglio finire di nuovo in quella lurida stanza buia, altrimenti non avrei rivisto neanche quella..
allora iniziai a correre ancora più veloce schivando corpi e facendo attenzione ad ogni movimento.. mi starai cercando, ma io non mi farò trovare da te

dopo mezz’ora a girovagare per la città sentì un brivido percorrere la mia schiena..
mi ero persa
e adesso non sapevo dove andare.. ho paura che mi stia ancora seguendo, -se solo penso agli orrori vissuti lì.. a come lui..-
i miei occhi  diventano lucidi, ma i miei pensieri vennero interrotti da una melodia famigliare che proveniva dalle tv alle mie spalle, mi voltai e iniziai a guardare,
-cos’è? perché mi sembra così familiare? una pubblicità di un’azienda di cose tecnologiche.. voxtek.. VOX..TEK!? PAPÀ?! CAZZO SI, SO DOVE ANDARE… o almeno credo-
non ricordavo le strade però sotto la pubblicità c’era un indirizzo.. spero sia li..

mi voltai e iniziai a cercare l’indirizzo fino a quando.. -CAZZO NO- NON DIRMI CHE È QUELLA COSA ugh…-

una struttura per niente professionale apparve davanti a me sembrava una specie di studio
… mi avvicinai -come non detto
porn studios,
non dirmi che devo entrare.. spero che sia lì almeno… ASPETTA questa cosa mi ricorda qualcuno.. VALENTINO!! il “capo” di mio padre!! si lui! potrebbe essere suo questo posto.. CAZZO SI-
i miei pensieri vennero interrotti da una figura -VAL- urlai.. forse sarebbe anche stata una buona idea se non avesse iniziato a squadrarmi male
-VAL OH MIO DIO, NON-non mi hai dimenticata vero?, dimmi che ti ricordi di me…-
Valentino mi iniziò a guardare dall’alto al basso incredulo per poi avvicinarsi a me
Vl : VANYA?! STO SOGNANDO? DOVE CAZZO SEI STATA, OH DIO VOX SARÀ COSÌ FELICE DI VEDERTI-
lo guardai triste
Van : ecco.. sono stata rapita..
i miei occhi divennero lucidi mi allontanai leggermente da lui per poi guardare il pavimento
valentino mi guardò preoccupato, uscendo da suo personaggio stronzo, freddo e pervertito
Vl : rapita?! cazzo.. sai chi è stato?! TI HANNO FATTO DEL MALE? STAI BENE? GIURO CHE SE LI TROVO GLI FACCIO SCOPARE DA 80 CAMIONISTI DIVERSI, DOVE SONO?!
iniziai a piangere, facendo fermare di scatto valentino che iniziò a guardarmi più preoccupato di prima
Van : io.. non lo so.. loro mi hanno.. non ne voglio parlare val..voglio..andare a casa, ho paura..
valentino mi guardò con occhi lucidi prima di iniziare a parlare con un tono di voce più basso e avvicinandosi a me cautamente (strano per lui)
Vl : va bene vees… ma sappi che appena troverò quel pezzo di merda farò quel che deve essere fatto
val si allontanò da me prima di iniziare a chiamare il suo autista incazzato e guardarmi nuovamente
Van : che ne dici se me ne parli dopo?, andiamo da tuo padre adesso?
guardai val piangendo cercai di dire qualcosa ma con una voce strozzata, emettendo solo dei versi striduli, non riuscendo a dire nulla guardai val facendo un cenno con la testa,
val mi sorrise per poi iniziare ad urlare nuovamente contro il suo autista -MUOVITI TESTA DI CAZZO, É IMPORTANTE-
il suo cambio di umore così veloce mi fece sorridere, val mi guardò felice per poi mettermi una mano dietro la schiena e accompagnarmi in macchina
mi rannicchiai all'angolo della limousine di val guardando il finestrino pensierosa
notandomi val iniziò a parlare
Vl : ODDIO, ODDIO HO UN'IDEA
lo guardai divertita e curiosa aspettando che finisse la frase
Vl : e se facessimo uno scherzo a quella testa piatta di tuo padre? è da-..tantissimo che non né facciamo uno heh
guardai un'altra volta il finestrino per poi iniziare a parlare
Van : FACCIAMOLO!, qualche idea?
Vl : sapevo che non avresti rifiutato~ comunque no, tu?
Vle : Si! magari tu entri per primo e dici a papà che una delle tue "ragazze" lo vorrebbe conoscere POI entro io! non è proprio uno scherzo, ma non voglio iniziare a farmi odiare da subito ahhaha
val mi guardò stupito per poi sorridere
Vl : perfetto ! sarà tipo fantast.. hey..? cos'è quella faccina triste?
Van : stavo pensando.. e se non mi riconosce?
val mi guardò con una faccia docile
Vl : tesoro.. è tuo padre! sarebbe un vero stronzo poi anche se sei malnutrita e un po' sporca sei sempre tu.. POI HEY! TI HO RICONOSCIUTA IO! ti ricordo che da piccola quando ti ho insegnato la tua prima parolaccia ho scambiato tuo padre per un normale monitor.. non è stato per niente gradevole il dopo
risi e guardai Valentino sorridermi per poi alzarsi e aprire la portiera
Vl : dai forza ! siamo arrivati, se non ci scopre prima velvette forse ci riusciamo

allora mi alzai e andai verso val
Van : facciamolo !

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spazio autrice✨

heilà! so che è un po' corta ma giuro che ci saranno parti più lunghe, spero vi piaccia

hazbin hotel (le tre vees): welcome home..Where stories live. Discover now