6. Capitolo: Il petalo rosso

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POV Regulus

Ho sognato di baciarti in un bellissimo campo di fiori. Mi avevi sorriso dopo che ti avevo riempito i due capelli disordinati di piccole margherite, hai preso un fiorellino che stava accanto a te nel prato e l'hai incastrato dietro al mio orecchio guardandomi con quei tuoi dannati occhi nocciola, non ho resistito e ho unito le nostre labbra, è stato allora che ho capito....

...Che mi sono innamorato di te...

Il sogno era a dir poco agrodolce, ma non ci posso far niente... ma la sensazione d'impotenza maggiore che ho provato è stata quando ho aperto gli occhi; ero da solo sul mio letto con la vista sfocata a causa delle lacrime che sfuggivano dal mio controllo.

...

Regulus è sempre stato abituato a essere lo spettatore dellla vita altrui piuttosto che l'attore della propria. Spesso passava le giornate a osservare le altre persone; la sua convinzione consisteva nel capire le persone osservandole da lontano, guardando le loro gesti piuttosto che le loro parole. Notava quei particolari che spesso vengono sottovalutati o non notati fatti da piccoli dettagli che per alcuni sono insignificanti ma per lui fondamentali.

Prima non sapeva il perché, ma fin da piccolo si ritrovò a osservare James Potter e a memorizzarsi quei dettagli che costituivano la sua figura.

Come quando scompiglia il ciuffo perché non riuscendo a tenere a bada i suoi capelli ribelli oppure quando alza gli occhi al cielo prima di scoppiare scoppiare a ridere per una battuta scema fatta dal fratello, piccole caratteristiche che riempiono le giornate al piccolo Black.

Ricordava esattamente il giorno in cui lo aveva incontrato.

All'epoca aveva undici anni e James tredici. Ricordava gli intensi occhi nocciola, il sorriso, i suoi capelli ricci e molto disordinati, gli occhiali che insistevano a scivolargli sul naso all'insù e le fossette sulle guance ogni volta che sorrideva. Ma ricordava anche le farfalle nello stomaco e come gli sudavano le mani.

Quel giorno non riconobbe i segni, dopotutto era molto giovane e non ne capiva nulla.

In modo naturale, finì per rendersi conto delle decine di dettagli che facevano parte delle loro vite iniziando a condividerli essendo piccoli momenti tra loro. E in un certo senso, sembrava che tutto cospirasse affinché il loro incontro avvenisse.

E quando avvenne le sue giornate cambiarono notevolmente e migliorarono quando divennero amici; James è sempre riuscito a rallegrare le sue giornate, anche se Regulus non lo aveva mai previsto né scelto di farlo. È stato semplicemente qualcosa che è successo.

James è sempre riuscito ad alleviare ogni dolore e a rendere tutto più leggero e meno complicato. Ha finito per diventare tutto ciò che era più importante nel suo mondo. Era come l'ombra di un albero dove Regulus poteva riposare in pace.

Regulus cercò di comprendere la sua abilità, ma pensava che il mistero fosse parte della bellezza di James. Per la prima volta non aveva bisogno di valutare i pro e i contro, i suoi attaccamenti e i suoi desideri, perché poteva e voleva solo restare lì, accanto al migliore amico di suo fratello.

All'inizio non pensava che Potter sarebbe diventato cosi importante, così essenziale e vitale nella sua vita. Ma quando se ne rese conto, James era già diventato tutto questo. Era già diventato una parte importante delle risposte che Regulus voleva ottenere e allo stesso tempo lo spingeva a porre nuove domande. Sapeva che James non sarebbe mai stato in grado di ricambiare i suoi sentimenti, ma comunque non avrebbe mai potuto lasciarlo. Alla fine, la direzione in cui Regulus voleva andare sarebbe sempre stata quella in cui avrebbe potuto vedere James Potter.

Non ti scordar di me //JegulusWhere stories live. Discover now