cap 33

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La figura che mi guardava dal bancone del bar era proprio il ragazzo di cui mi ero presa una terribile cotta.
Il suo sguardo non trapelava emozioni ma sono sicura di aver visto un velo di delusione nei suoi occhi.

Stavo combinando l'ennesimo casino.
Appena notò che l'avevo visto decise di abbandonare il bar.

Dovevo parlarci anche se sono sicura che non me lo avrebbe permesso.

Mi girai verso Filippo che aveva un espressione confusa

F: "Alice, Tutto bene? Ho detto qualcosa di sbagliato?"

A: "No no è che devo.. Anzi scusa devo proprio risolvere un casino che ho combinato"

F: "Non preoccuparti corri, e se hai ancora bisogno sappi che alloggio nella camera 412. Sono disponibile se vuoi fare due chiacchiere tra amici.

A: "Grazie Filo davvero sei stato fondamentale"

Lo salutai con un bacio in guancia e corsi all'inseguimento del mio uomo.

Ma dove si era cacciato? Non c'era traccia di lui all'ingresso e nemmeno nel bar.

Mi avvicinai alla ragazza che lavorava li e le chiesi

A: "Ciao scusa so che di solito non potete lasciare questo genere di informazioni ma devo sapere se un ragazzo con i capelli verdi è salito"

X: "Allora anche se non posso farlo mi sembra che sia davvero un emergenza quindi ti dico che l'ho visto poco fa uscire dall'hotel è andato da quella parte.."

Indicò il giardino dell'hotel.

A: "Grazie mille gentilissima"

Mi diressi a passo veloce verso il parco.
Era notte fonda ma cosa ci stava facendo lì?

Raggiunsi il parco e iniziai a guardarmi attorno.
Ma dove si è cacciato?

È buio e la visibilità è quasi uguale a zero.
Mi continuo a girare finché non mi sembra di vedere un ombra muoversi in lontananza.

Mi dirigo con cautela verso la sagoma sperando che fosse veramente lui.
A pochi passi dall'ombra mi accorgo che è lui e quindi mi avvicino completamente.

A: "Theo..."

Mentre si girava notai il suo sguardo deluso. Mi osservò e poi si rigirò verso il parco.

T: "Perché sei qui? Torna a divertirti con il tuo amichetto che lui si che è un bravo ragazzo"

A: "Ma cosa stai dicendo? Perché dici questo?"

T: "Pensavo che fossi diversa.."

A: "Ma.."

T: "Si credevo che fossimo simili e invece
abbiamo in comune quasi niente.."

Gli occhi mi si stavano riempiendo di lacrime. Ma perché mi dice queste cose? Era lui che mi stava allontanando, era lui che aveva preso le distanze da me.

A: "Ma Theo..."

T: "Theo niente. Tu non sai quello che sta succedendo nella mia testa..."

A: "Aiutami a capire"

T: "NO"

Indietreggiai quasi spaventata.
Mi aveva appena urlato addosso..

T: "Non mi conosci ed è meglio così, hai i tuoi problemi non ti servono anche i miei. A te serve una persona che non ti carichi di ulteriori affanni.."

Ma cosa sta dicendo?

A: "Theo smettila per favore.."

T: "Tu non capisci, non mi capisci..."
Si coprì la faccia con le mani come se si vergognasse di esprimere le sue emozioni.

Approfittai di quel momento per avvicinarmi.
Almeno provare a calmarlo. Gli appoggiai una mano sulla spalla.
La sua reazione fu quella di rigetto.
Non era abituato al tocco umano quando parlava di se? Era rigido come un pezzo di ghiaccio.

A: "Theo.. Lo sai che con me puoi parlare.. Ti ascolto, sono qui per te"

T: "È proprio questo il problema Alice! Non capisci? Non dovresti essere qui!"

A: "MA PERCHÉ?"

T: "Perché è tutto sbagliato!"
Si girò improvvisamente verso di me e i nostri occhi si incrociarono.
Sono sicura di averci letto paura.
Paura? Perché dovrebbe averne con me?

Ci fu un lungo silenzio dopo la sua affermazione.
Non sapevo cosa dire.

Il silenzio era colmato dai nostri respiri affannosi e dai miei singhiozzi che cercavo di non far sentire troppo.

T: "Tu non capisci l'effetto che mi fai.."

A quelle parole spalancai gli occhi.
L'effetto che gli faccio?

T: "Mi è difficile starti vicino Alice.. Rischio di perdere il controllo e fare cazzate"

A: "Ma cosa stai dicendo? Che tipo di cazzate stai dicendo?"

La tensione tra noi era palpabile mentre ci stavamo fissando negli occhi.
Poi, con movimenti decisi, si avvicinò lentamente, come un leone che si avvicina alla sua preda.
Catturò le mie labbra in un bacio ardente e fugace, dentro di me sentivo un incendio che mi bruciava ogni pensiero razionale.
I secondi sembravano essersi fermati e il mondo con loro.
Ma prima che potessi perdermi completamente in quell'abbraccio travolgente per cui stavo per perdere i sensi, si tirò indietro,
Lo guardai sconvolta leggevo il rimorso dipinto sul volto come un'ombra improvvisa.

Ho sentito il mio cuore spezzarsi in mille pezzi mentre lo osservavo allontanarsi, il desiderio che prima ci teneva uniti improvvisamente si trasformò in una scia di tristezza.

T: "No no no cosa ho fatto?"

A: "Theo..."

T: "I-io devo andare.."

A: "No ti prego non lasciarmi qui.."
Ma prima che avessi il tempo per fermarlo lui stava già prendendo le distanze.

Si girò e corse via lasciandomi sola con la delusione e il cuore infranto.

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Amatemi grazie. O forse no?

Vi aspettavate una reazione del genere?

Chissà che succede domani!!

💚💙💖

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