-Mi potete dare le coordinate, per favore?- domandò Pope, portando i ragazzi ad osservarlo, prima che, uno dei presenti, gliele dettasse.
-Oh ecco! Se dovesse essere nella parte profonda, la nostra caccia al tesoro si ferma qui- avvertì Pope, prima di ingrandire la mappa della piattaforma continentale.

-Sono solo trecento metri...secondo voi si può fare?- domandò John B, leggermente scettico, osservando il computer.
ovvio che si possa fare- esclamò JJ, portando i presenti ad osservarlo confusi: si era per caso bevuto il cervello?

-Dovremmo utilizzare il tuo sottomarino personale?- esordì Pope, in maniera sarcastica, prima che, il biondo, iniziasse ad offendersi leggermente.
-Lo sfasciacarrozze! Li vi è un drone sottomarino, con telecamera a 360 gradi! Serve per le immersioni profonde...è quello di cui abbiamo bisogno- gli rispose JJ.

-E se tuo padre ci mettesse le sue sudicie manine?- domandò John B, poco convinto, mentre Ashley arricciava il naso: perché, quando si parlava del padre del biondo, nessuno dei suoi amici aveva un minimo di tatto?

Nessuno di loro, difatti, si rendeva conto che, purtroppo, JJ voleva bene a suo padre, seppur fosse un uomo spregevole.
Nessuno, tranne Ashley che, come lui, provava gli stessi sentimenti nei confronti della sua figura paterna.

-Mio padre, con le sue "sudicie manine", è stato licenziato...credo che, il capo, non ne potesse più- borbottò il ragazzo, con tono basso, mentre la bionda lo guardava con compassione:-Però sono sicuro che il drone sia lì-.

I Pogues rimasero in silenzio, finché, Kiara, non decise di prendere parola.
-Quanto hai detto che c'era sulla Royal Merchant?- domandò la riccia, difatti, prima che, John B, rispondesse con "quattrocento milioni".

Sentendo quelle parole, Pope, si alzò improvvisamente e, senza ripensamenti, si piazzò dinanzi la porta.
-Non ci pensate nemmeno!- esclamò il ragazzo, prima che, Ashley, si avvicinasse a lui, confusa.
-Che c'è adesso, Pope?- domandò la bionda, prima che, il genio, le rispondesse "tutto!".

-Potremmo trovare un modo legale per fare soldi, non credi?- quasi supplicò il ragazzo, prima che, il moro, lo spingesse di lato, uscendo dalla stanza, seguito da Kie e JJ.
-Se dovesse succedere qualcosa, mi prenderò io la colpa per te, Pope: non perderai quella borsa di studio- gli disse la bionda, delicatamente, prima di prenderlo per un braccio e trascinarlo all'esterno.

Quando gli ultimi due Pogues, furono sul van, John B partì.
-Ragazzi...sono comunque scettico- borbottò Pope, improvvisamente, portando il moro ad esordire con:"non stiamo rubando, Pope! Prendiamo solo in prestito".

-Wow...aveva ragione Bernstein quando diceva che, gli uomini, sono gli unici animali che non distinguono la realtà dalla fantasia- disse il genio, guardando i suoi amici:-Questa cos'è? Realtà o fantasia?-
-Tu sei così strano, Pope- prese parola JJ, impegnato a rollarsi uno spinello.

-Secondo me è fantasia...ma possibile realtà- si intromise Kiara, poco convinta, prima che, John B, concludesse con "realtà!".
-Speriamo sia una realtà virtuale- mormorò il biondo, portandosi alle labbra lo spinello che, però, fu preso da Pope e, successivamente, lanciato fuori dal veicolo.

-Devi rimanere lucido- si difese il genio, mentre Ashley si preparava alla discussione che, quei due, avrebbero creato.
-Sai qual è il tuo problema?- domandò JJ, in maniera seria, portando Pope a rispondere:"Si! Tu".
-Non sono io il tuo problema! Tu ti devi rilassare, amico...sei sempre così nervoso- gli fece notare il biondo, con aria quasi sapiente.

steal my girl||JJ Maybank Where stories live. Discover now