Lui chi è?

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Lui chi è?
È un altro uomo che è impazzito per te
Ma non penso che possa dirti
Tutto quello che ti dico io

🍊

Simone negli anni ha costruito la sua personale teoria, secondo la quale ciascuna città ha la sua personalità, che è capace di cucirsi addosso a chi la abita.

Così gli è sempre capitato, ogni qualvolta sia saltato come una scheggia impazzita da uno stato all'altro: è stato, volta dopo volta, plasmato a immagine e somiglianza della città di cui è stato ospite.

Più s'allontanava, più maturava tuttavia un'amara consapevolezza: nessuna città è come Roma.

Simone ha sempre bistrattato la caotica, calorosa, incasinata città eterna, pensandola il covo e in contemporanea la causa di tutti i suoi malumori e sofferenze, e perciò l'ha rifuggita, con la speranza di scappare anche dal suo disagio interiore. Peccato che non funzioni così e che i problemi ti seguano ovunque tu vada, perciò Simone si è trovato a fare i conti coi suoi mostri anche in un'altra città, in un altro stato, in un altro continente. E ben presto ha imparato a sentire la mancanza di casa sua, della sua Roma ricca di storia, cultura, ricordi, affetti, amori.

Gli manca da anni Roma, anche se forse Roma non è altro che il simbolo di qualcos'altro, qualcun altro, che incarna alla perfezione ciò che Roma è ed è sempre stata.

Roma gli manca un po' di più d'inverno, quando Milano si ricopre di una coltre di nebbia fitta, impenetrabile, che nemmeno le luci più abbaglianti riescono a fendere.

Simone la guarda dall'alto del suo attico, quella distesa di nebbia a terra.

Dovrebbe sentirsi superiore, in un certo senso, lui che può stare sopra quella maledetta nebbia perché è riuscito a scalare la piramide sociale così in fretta, così giovane, ed è riuscito a raggiungerne la vetta, dalla quale può vedere, oltre la nebbia, il cielo stellato. Dovrebbe, ma non lo fa: non si sente superiore, né contento, né realizzato.

È che lui il cielo stellato non lo vorrebbe più vedere, non ora che lo deve vedere in solitudine. Preferirebbe di gran lunga che la nebbia lo accecasse.

L'aria nel suo attico s'era fatta soffocante, è per questo che Simone si trova all'esterno, sul terrazzo, a respirare un po' di smog, polveri sottili, umidità... oh grande Milano, città delle opportunità e del cancro ai polmoni.

D'altra parte, Simone non può proprio lamentarsi dell'aria inquinante e dei rischi che essa comporta, non mentre ha tra le dita una sigaretta dalla quale sta avidamente prendendo una boccata dopo l'altra.

In casa gli mancava l'aria, si diceva?

Milano è malinconica, tremendamente.

Dal suo terrazzo Simone ha il privilegio di osservare lo skyline delle tre torri, in City Life, simbolo di modernità e futuro, e dall'altro lato, un po' più lontano, persino la guglia della Madonnina che brilla dorata nella notte, simbolo di storia e passato. Ma la bellezza del paesaggio non è abbastanza a farlo sentire appagato.

Tutto gli pare grigio, cupo, spento. Questa è Milano per Simone.

E Simone ha il brutto vizio di assorbire ciò che una città gli può offrire, perciò si sente grigio, cupo, spento.

CompletamenteOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz