17 dicembre 1994

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17 dicembre 1994

Mi chiamo Jonas Yoel Andersen, ho 14 anni e non so dove sfogarmi e questo quaderno sembra l'unico posto sicuro in cui io possa farlo.

Ok, forse questo non era esattamente l'inizio migliore per un diario, ma è esattamente quello che provo e qui scriverò tutto quello che sento senza filtri, perché ne ho davvero bisogno.

A scuola (apparte poche eccezioni) mi prendono in giro. Mi tirano insulti antisemiti e dicono cose orribili sulla mia sorella più grande tipo che "fa la puttana a Copenaghen" o che se n'è andata perché non voleva il fratello frocio e il fratello trans (non so se sono omosessuale e non so neanche che significhi la parola "trans").

Sono quasi tutti così con me, tranne i pochi amici che mi sono fatto; stanno tutti antipatici ai miei genitori, ma io me ne sbatto il cazzo.

Il mio migliore amico si chiama Keith, ed è forse il più bel ragazzo che io abbia mai conosciuto e la persona più gentile che abbia mai incontrato; ci siamo conosciuti per caso in prima media. Eravamo in piani diversi e in classi diverse quell'anno, quindi ci vedevamo raramente. Mi capitava ogni tanto di scorgere il suo viso in cortile prima che suonasse la campanella, era spesso in disparte, ad ascoltare musica rock dal suo walkman (spesso roba come Ramones, The Kinks e Queen), i moei genitori odiavano quella musica e le cose non sono cambiate, (anzi, il loro odio è peggiorato) odiano pure Keith per questo.
Abbiamo fatto amicizia la seconda settimana di scuola, lo avevo trovato a ricreazione in un angolo sperduto del cortile esterno che accordava la chitarra. Abbiamo iniziato a parlare e lui mi ha parlato dei suoi gusti musicali e mi ha fatto sentire qualcosa, ne rimasi incantato.
Ma è stato solo quest'anno che abbiamo scoperto il metal estremo, era andata così: ci eravamo recati a un negozio di dischi in cerca della roba che ascoltavano di solito, il proprietario ci ha approcciati e ci ha detto che c'era altra roba che ci pooeva piacere. Prese dallo scaffale "M-N" un vinile, rosso e nero, con un'immagine sfocata di un martello: Kill 'em All dei Metallica, 51 minuti di riff potenti, della voce raschiante di James Hetfield e di completa euforia, in cui facevamo head banging, non ci importava del dolore al collo. Dopo quei 51 minuti di follia, il proprietatio prese dallo scaffale "O-P", un altro album: Horrorscope degli Overkill, altri 53 minuti di totale euforia, on cui immaginavamo di essere in un pogo a spaccare teste come forsennati al ritmo della chitarra di Gant e delle vocals di Ellsworth

Ovviamente da quel momento in poi mi innamorai degli Overkill e ho iniziato farmi crescere i capelli lunghi.
Keith se li stava facendo già crescere in prima media, ma purtroppo, per tutto il bullismo subito, se li era tagliati in seconda con delle forbici da carta, solo in terza media è riuscito a farli ricrescere in maniera decente.

vorrei tanto che lui fosse
una ragazza

-Jonas

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⏰ Last updated: Feb 13 ⏰

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𝙹𝚘𝚗𝚊𝚜'𝚜 𝚍𝚒𝚊𝚛𝚢 - 🇮🇹Where stories live. Discover now