Gane over

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Quando un amore finisce lo fa in maniera violenta.
Indipendentemente che sia una storia passeggera, o un amore che dura da anni fa sempre male.
Ti senti persa.
Vuota.
Qualsiasi cosa fai ti fa sentire male perché non c'è più lui o lei vicino.
Per quanto sia una storia breve o lunga non è mai facile uscirne.
L'unica cosa che fai è piangere.
Hai il cuore infranto e arrivi al punto che non hai più lacrime da buttare fuori.
In quel momento comincia la fase dell'autocommiserazione.
Cominci a pensare di essere tu il problema.
E forse in fondo lo sei.
E quindi l'autocommiserazione lascia il posto all'accettazione.
Si accetta il problema e quindi a quel punto decidi di rialzarti.
Per me quel punto non sarebbe mai arrivato.
Christian non mi ha chiamato.
Ha deciso di non farlo e questo mi aveva procurato una ferita grossa come una casa.
Per la prima volta forse avevo provato l'amore vero...
E adesso stavo provando la sua fine.
Non avevo neanche pensato lontanamente di stare così male.
Di arrivare al punto che nemmeno la danza poteva aiutarmi.
Perché prima era passata così velocemente?
Perché prima bastavano un paio di frasi fatte?
Perché prima bastava semplicemente ballare?
Adesso invece, il discorso era diverso.
Adesso avevo cominciato a seguire un turorial su google.
Si intitolava
" come non fare morire una pianta in dieci semplici passi"
In più avevo deciso che senza corona non potevo stare.
E così avevo comprato ben tre cassette da sei al supermercato sotto casa e un apri bottiglie.
Poi ero tornata a casa e avevo iniziato a bere birre come se non ci fosse un domani.
Capisco subito che cosa intendeva Christian quando diceva che la birra è una stronza patologica.
Difatti ne bastano tre per farmi già girare la testa.
E ne bastano altre due per farmi salire i conati di vomito.
Ma è proprio quando tocchi il fondo che devi darti la spinta per risalire.
Ci provo...
Ma purtroppo c'è un altra cosa che non so.
Che la birra altera le emozioni.
E adesso io sto vivendo un turbinio di emozioni.
Quindi basta poco per crollare a terra piangendo di nuovo e maledicendo me stessa per tutti i casini che ho fatto.
Non mi rendo neanche conto che il telefono suona.
Forse è Christian!!!
Invece è Anita
"Ptooonfmoh" dico mezza ubriaca
" Gaia??" dice Anita preoccupata" ohi è tutto il giorno che ti cerco dove sei finita?? sei a casa??"
" mmmsiii..." biascico io" ma sto bene è tutto apposjfo"
" si certo come no... sto arrivando... cerca di aprirmi"
Poi Anita mette giù il telefono.
Perché non c'è lui
Perché non viene Christian!!!
Forse Anita lo ha chiamato...
Forse sta venendo qui!!!!
Oddio che figura di merda...
Mi vedrà qui accasciata a terra...
Devo darmi una mossa.
Cerco di alzarmi in piedi ma il senso di nausea mi ributta a terra.
E io finisco di nuovo sdraiata a terra.
A piangere.
Continuo così fino a quando il citofono suona.
È Anita.
Che palle...
Faccio appello a tutto me stessa e quindi decido di aprirgli.
Quando Anita apre la porta porta le mani al volto.
" Gaia che cazzo hai fatto!!!" esclama
"Miente...honsolo bevuto un po..." dico" un po troppoh"
" sta ferma... riesci a tirarti su???"
" ci ho provato... ma la stronza mi ributta subito a terra..." dico indicandole la bottiglia di birra a terra
" dove hai comprato tutta questa roba??" mi chiede Anita prendendo la bottiglia di birra
" Christian..." mormoro
" Christian?? Te la ha data lui?? È stato lui, Gaia??"
Scuoto piano la testa
" no... la ho comprata..." dico
"Dai ascolta... dammi una mano... tirati su..."
Poi Anita mi porge la sua mano e mi fa alzare.
" sdraiati a letto ti premdo qualcosa di caldo e mi spieghi tutto..."
Anita mi porta in camera da letto e io mi accascio a letto.
" do una ripulita e torno..." dice Anita.
Poi prende un sacchetto dell'immondizia e comincia a buttare via le bottiglie di birra vuote.
Io nel mentre sono ancora immersa nei miei pensieri.
Non riesco a smettere di pensare a Christian...
Non riesco a togliermelo dalla testa.
Quando Anita torna in stanza si siede accanto a me.
" ecco... ti ho portato del the caldo... bevilo... starai meglio..."
Posa la tazzina con il piattino sul comodino.
Bevo un sorso del the
" è tutta colpa mia..." dico" sono io il problema... Christian è un così bravo ragazzo..."
" perché non mi spieghi tutto dall'inizio?" dice Anita.
" è così bello..." dico" quel suo sorriso... quando è venuto qua mi ha portato un mazzo di rose rosse... le stesse che sono di là in cucina... e si è messo ad annusare l'odore dei miei capelli e in quel momento io volavo... volavo cazzo!!! Avevo pensato... oh ma finalmente ho trovato un ragazzo con la testa a posto... invece è andato tutto a puttane..."
" ma che cazzo è successo ieri sera?? Me lo riesci a spiegare??"
" hanno messo quella merdosissima canzone..." dico" e ho avuto un attacco di panico... sono corsa fuori... e lui... lui... gli ho detto delle cose orribili... e lui mi ha riportato a casa e se ne è andato... lasciandomi li come un ebete!!!"
" dio santo... ecco il problema... ti piace Christian..."
" no..." dico" o forse si... io... sono un caso perso..."
" beh per prima cosa fai sparire le bottiglie che ti sono rimaste" dice Anita" se c'è una cosa che Christian odia è bere fino allo sfinimento... e chi lo fa... soprattutto..."
" dici che gli piaccio??" chiedo ad Anita
" non lo so... non ho la sfera di cristallo e non so decifrare i pensieri dei ragazzi...."
" quindi cosa dovrei fare??" dico
" fatti un riposino... e quando ti svegli... possibilmente il più tardi possibile... vediamo il da farsi"
" Anita ti prego..." dico" non dire niente a Christian..."
" tranquilla" dice Anita" non gli dirò niente..."
Poi mi lascio andare sul cuscino.
Anita ha ragione.
Bisogna lasciare andare i pensieri.
Fare in modo che non diventino ossessioni.
E un buon riposino può aiutare.
E sia allora.
Buonanotte Christian.
Ovunque tu sia...

Hangout ~ Midaia~Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ