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"Sai come il diavolo tortura le anime nell'Inferno? [...]
Le mantiene in attesa."





Yumiko

Apro gli occhi, abituandomi alle prime luci del mattino.

Impiego un po' di tempo prima di riuscire a mettere a fuoco ciò che ho intorno.
Un profumo virile, un braccio che mi circonda la vita e una lieve carezza che mi solletica la guancia sinistra. Sposto lo sguardo e due pietre nere mi scavano dentro, rimpicciolendosi sempre di più.
Sta sorridendo.

"Buongiorno bambina."la sua voce bassa e roca mi arriva all'orecchio e scende in una scarica elettrica fino al basso ventre.

"Buongiorno." gli sorrido a mia volta.
"Stavo giusto aspettando che ti svegliassi.."mormora, con voce suadente.

Il suo sguardo non premette nulla di buono.
"Per fare cosa?"
"Questo." si sfila velocemente la felpa, rimanendo a petto nudo. Incombe sul mio corpo, premendo le sue labbra sulle mie, senza lasciarmi il tempo di riflettere o respirare.

Le sue mani scendono ai miei jeans, iniziando a sbottonarli. "Aspetta." ridacchio tra un bacio e l'altro, ma lui non sembra darmi retta.

Li abbassa di fretta e furia, ed io stringo istintivamente le gambe, provando a spingerlo via.

Cosa sta succedendo?
Perché si comporta così? Proprio ieri sera ha detto che non era un problema per lui... E se così non fosse?
Ma niente. Insiste. Sempre di più, a volermi toccare.
Nonostante i miei imprechi. Più lo allontano, più si avvicina.

Cerco di respingerlo con tutta la forza che ho, senza riscuotere successo. È troppo forte.
Mi stringe il fondoschiena con forza, strusciando la sua erezione lungo la mia intimità. "Ieri sera volevi scopare no? Eccoti accontentata." urlo a squarciagola, sperando che qualcuno venga ad aiutarmi.

"Non voglio! Non qui. Ti prego." prova ad abbassarmi le mutandine, ed io mi dimeno più che posso.

Ma all'improvviso, quello che ho davanti non è più
Izana.
Ma Kenji.
I suoi occhi vitrei mi fissano divertiti, e la sua faccia si deforma in un sorriso malizioso.

"Basta! Basta! Ti prego non toccarmi!" urlo a squarciagola, alzandomi solo col busto.
Ho la fronte impelata di sudore.
Il fiato corto e il cuore che sembra stia per avere un attacco cardiaco.

"Rei. Rei!" mi prende per le spalle Izana, con addosso un espressione preoccupata. Assottiglia gli occhi, alla ricerca di risposte che non sono in grado di dargli.

"È tutto a posto. Sei qui adesso.
Qualunque cosa fosse, ci sono io adesso. Niente di male ti accadrà." mormora con voce dolce, cercando il mio sguardo.
Sguardo che non gli concedo.
L'unica cosa che faccio è allontanarmi, ancora scossa dal mio incubo. Mi rannicchio su me stessa, cercando di regolarizzare il respiro.
Sono le tre del mattino.

Guardo un punto fisso davanti a me, sperando che così come mi succede con tutti gli altri sogni, 10 riesca a dimenticarmi anche di questo.
"Stai tremando..." constata, e quando sento la sua mano provare a toccarmi il viso, mi sposto velocemente, come se avessi preso la scossa.

Non guardo nemmeno la sua reazione a questo mio gesto, troppo presa da altro. Lui allora si alza dal letto, andando a sedersi di fronte a me rispettando
1l mio volere.
Lontano.
"Ti ho sognato." parlo dopo un po', sentendo i miei occhi inumidirsi.

𝐒𝐜𝐚𝐫𝐬. ||K. IzanaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora