He's a gentleman

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La carbonara é considerata simbolo sacro della cultura Romana. O almeno così la definivano spesso.
Andava fatta come dio comanda, seguendo perfettamente la ricetta classica per una buona uscita. Niente panna, niente pancetta. Solo uova, guanciale, un pizzico di pepe e tanto - tanto - pecorino.
Fa un po' ridere pensare come alcune persone possano prendersela seriamente se qualcuno osa stravolgere tale ricetta, ma dopotutto, il popolo italiano é così. Fedele alle proprie tradizioni, che sia un pregio o un difetto, sta alle stesse persone deciderlo.

Ding.
La pasta era pronta, era tempo di scolare gli spaghetti e andare a fare la magia.
Mimmo prese lo scolapasta, avvicinò la ciotola con il mix di tuorli, pecorino e pepe, e si cimentò nel mettere gli spaghetti appena scolati nella padella col guanciale perfettamente rosolato. Poi, mentre girava e con l'aiuto di Simone, che quasi gli brillavano gli occhi nel vedere non solo che stesse cucinando il suo piatto preferito, ma per come si stava impegnando nel farlo, andarono a creare la famosa cremina che rendeva la carbonara perfetta ma soprattutto: pronta.

"Non ti facevo così esperto."

"Tanto tempo libero Simò." rispose, mentre metteva nel lavello tutto ciò che avrebbe lavato con calma più tardi, sistemando poi i piatti come da ristorante: una giro con la forchetta andando così a creare una montagnetta e una ulteriore spolverata di pepe.

"Che lusso." commentò, prendendo i piatti e portandoli sulla tavola già sistemata in precedenza, solo una piccola candela alla vaniglia al centro dava quale tocco di classe in più. Romantico, é adorabile, pensò Simone, quando Mimmo stava accendendo la candela.

"Prego. E voglio un giudizio serio! É la prima volta che la assaggia qualcun altro." disse il più basso, mentre si metteva seduto dall'altra parte del tavolo, trovandosi comunque Simone davanti.

"Sarò severo eh." lo avvertì, sapendo bene che anche se fosse stato il piatto peggiore del mondo, avrebbe detto ugualmente qualcosa come 'poteva essere peggio', 'ho assaggiato cose peggiori', e così via.

Presero a mangiare, mentre si guardavano di sfuggita in silenzio. Era così surreale, loro due, dopo anni, seduti allo stesso tavolo a casa di Mimmo a mangiare una carbonara preparata insieme. Sembrava un tipico sogno di Simone, o fantasia, che spesso si dilungava a loro ancora insieme che passavano il resto dei loro giorni così, come una coppia felice a fare cose da coppie classiche. Dopotutto, non ha mai preteso troppo, era un ragazzo molto preso dalle semplici cose.

Uscire per una passeggiata, prendersi cura di un orto, cucinare, guardare un film, uscire a cena, tutte cose normalmente banali alla vista di tutti, ma che se fatti con la persona giusta possono risultare più magici di quanto si possa pensare.

Un boccone, poi due, tre e così via. Non solo aveva fame, ma non mangiava una carbonara ben fatta da troppo tempo.
"Cazzo é buonissima." commentò con la bocca ancora aperta, coprendosi solo di poco col palmo della mano per non sputare eventuali residui.
Non era come da ristorante, c'era da dirlo, ma per essere fatta in casa era decisamente una bontà.

"Allora posso definirmi o' cuoco ppe eccellenza." affermò, mentre dava anche lui un boccone.

E passarono la cena così, a parlare del più e del meno, a raccontarsi un po' di cose l'uno dell'altro, senza vergogna, come se fossero vecchi amici che si rincontrano a distanza di anni. Anche se entrambi sentivano ancora quella fortissima connessione, come se il loro filo rosso del destino non si fosse mai spezzato.

"Ti giuro!" rise "Era così preso dal giocare che non si é reso conto che il cane gli aveva pisciato la scarpa."

Mimmo scoppiò in una fragorosa risata immaginando la scena. Manuel, troppo preso da chissà quale gioco sul telefono, che non si accorge che un cagnolino che gli passò accanto si era tranquillamente messo a fargli pipì sulla scarpa, come se niente fosse.

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⏰ Last updated: Jan 12 ⏰

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